La seduta consiliare inizia con la discussione
degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Il consigliere del Pd Alberto Pandolfo
chiede un aggiornamento sul cantiere di largo della Zecca/via Vallechiara:
vorrei chiedere quali siano gli obiettivi di quel cantiere. È in un punto di
grande traffico, che interessa la viabilità pedonale di un’importante scuola e
del ristrutturato mercato del Carmine.
Risponde l’assessore Anna Maria Dagnino: è,o forse lo era, un nodo problematico
per la viabilità. Siamo partiti dalla messa in sicurezza dell’istituto
scolastico Vittorio Emanuele, richiesta da molti anni, con un marciapiede
rialzato ma in regola con le normative sulle barriere architettoniche. Da lì
l’intervento si è allargato ad altre parti dello snodo. La pedonalizzazione di
via Vallechiara avvantaggia varie scuole della zona e crea il percorso pedonale
da via Cairoli al mercato del Carmine. Fortunatamente siamo riusciti a
sostenere l’impegno economico dell’intervento.
Il consigliere del Gruppo Misto Francesco De Benedictis chiede chiarimenti sulla
realizzazione del progetto di pista ciclabile in via XX Settembre e sulle
soluzioni proposte dall’amministrazione per risolvere i pericoli e disagi sia
alla viabilità che agli esercizi commerciali: sui giornali si legge che si
partirà dopo le vacanze. Ci sono fondi europei finalizzati alla realizzazione
di 6-7 km di pista. “Molti dicono però che il percorso di via XX settembre non
sia il migliore: percorso in salita e in mezzo agli autobus. È definitiva la
scelta del percorso, o si può cambiare?”.
Risponde l’assessore Anna Maria Dagnino: La delibera è vecchia di anni e prevede 6 km in centro e altri percorsi.
Via XX settembre è un asse di collegamento fondamentale tra le due parti della
città. Si pensa già di collegarla a corso Italia. Si tratta di un intervento
molto leggero dal punto di vista urbanistico; probabilmente si penserà a una
riduzione del traffico privato, oggi presente solo in discesa. Tutti gli
interventi dell’amministrazione da diversi anni a questa parte prevedono una
riduzione del carico sulla via XX Settembre.
È la volta del consigliere
della Lega Nord Edoardo Rixi che
pone l’attenzione sugli attraversamenti pedonali da lui definiti “killer”: parto da episodi
recenti di pedoni investiti su attraversamenti non segnalati a dovere da parte
di Aster. Si parla adesso di attraversamenti in laminato con “occhi di gatto”.
Più di un investimento, per esempio, sull’attraversamento di via Puccini a
Sestri. Ci sono varie segnalazioni, anche di Aci e polizia municipale, di
attraversamenti pericolosi. Che cosa sta facendo Aster?
Risponde ancora una volta l’assessore Dagnino: in via Puccini l’attraversamento è normalmente regolato da semaforo.
Gli episodi citati sono legati ad altri fattori che non è il caso di discutere
in questa sede. Il piano degli attraversamenti potenziati è portato avanti da
Aster, con i dovuti studi per i singoli casi. Un ulteriore piano per il ponente
attende un finanziamento dalla Regione. C’è poi la normale pratica di
rifacimento, da parte di Aster, della segnaletica. Quest’anno ne sarà rifatta
per più della metà.
La consigliera del Pdl Lilli Lauro chiede
chiarimenti in merito alle multe inerenti alle irregolarità sui cantieri di
Mediterranea delle Acque / Iren: abbiamo letto sui giornali delle multe e del
rincaro delle bollette per i cittadini. “So che la competenza del Comune è
limitata, ma il problema alla fine è dei cittadini. Mediterranea delle Acque ha
un atteggiamento scorretto nella manutenzione delle condutture nelle zone di
proprietà pubblica. Mediterranea delle Acque non fa quello che deve. Come può
il Comune costringere l’azienda alla correttezza?”
Risponde l’assessore Valeria Garotta: come detto dalla consigliera, la
programmazione degli interventi spetta all’Ato, alla
Provincia. Le sanzioni derivano dai controlli che questo organismo effettua. Le
sanzioni sono relative all’assenza di documenti di cantiere e al superamento di
5 giorni di un termine stabilito per dotarsi della documentazione. La
manutenzione è una voce minore rispetto a investimenti per nuove opere, ma
indubbiamente è necessario prestare a essa la massima attenzione.
Il consigliere del Pdl Luigi Grillo interviene in merito alla decisione del Municipio Media Valbisagno del 21 luglio
2014 circa la costituzione di un osservatorio di cittadinanza attiva “Rifiuti
zero in Valbisagno”.
Chiede di essere informato sulla metodologia
adottata per la individuazione dei rappresentanti, del comitato e sulle
competenze assegnate all’osservatorio: “Il Consiglio del Municipio ha approvato
la costituzione di un osservatorio. Mi ha colpito che in tale osservatorio non
sia prevista alcuna figura tecnico-scientifica delegata a fornire dati certi
sulla salute della popolazione nei pressi degli impianti.”
Risponde l’assessore Valeria Garotta: si tratta di
un decisione del Municipio che, in coerenza con le linee d’indirizzo stabilite
da Comune, istituisce un tavolo che ha il compito anchje di far circolare le
informazioni. Ci auguriamo che i tecnici indicati da Amiu siano in grado di far
circolare informazioni corrette. I recenti equivoci sull’impianto di
separazione secco-umido a Volpara mi sembrano in gran parte dovuti a cattiva
informazione.
Il consigliere di Fds Antonio Bruno chiede quale sia la situazione del teatro Carlo Felice alla luce dell’ultimo
accordo.
Bruno: dopo il recente accordo con i sindacati, è stata
sollevata la questione dell’anatocismo. Che cosa pensa fare il Comune per
recuperare dalle banche gli interessi troppo elevati che sono stati applicati?
Risponde il sindaco Marco Doria. Il sindaco ha spiegato come intenda muoversi il Consiglio di
amministrazione della Fondazione Carlo Felice sulla questione degli interessi
anatocistici. La Fondazione agisce in contraddittorio con Carige, come è giusto
e come prevede la legge Bray. Sono stati avviati contatti con la banca. Il
percorso non è facile. Carige non manca di riconoscere il problema ma le stime
restano distanti. Da parte della Fondazione non basta un’unica perizia per quantificare
la richiesta di restituzione. In caso di una distanza di valutazione è
preferibile cercare una transazione piuttosto che un contrasto giudiziario che
avrebbe inevitabilmente tempi lunghissimi tra due soggetti che
l’Amministrazione comunale ha intenzione di tutelare al meglio.
Per quanto riguarda
l’accordo sindacale sottoscritto tra le parti e siglato dallo stesso sindaco,
Doria ha osservato che esso è “un tassello” previsto dalla legge Bray ed è
volto al contenimento dei costi del personale, che verrà realizzato attraverso
pensionamenti. I l commissario di governo ha ritenuto questo accordo
compatibile con gli obiettivi di contenimento della spesa previsti dal piano di risanamento di cui
pertanto entra a far parte.
La parola passa al consigliere della Lista Musso
Pietro Salemi che vuole conoscere quali iniziative / pianificazioni stia
ipotizzando la civica amministrazione per quanto riguarda la messa in sicurezza
e riqualificazione della ex caserma Gavoglio: “i cittadini, che vogliono
riavere la Gavoglio, fanno pressione. In occasione della recente festa si era
parlato di un primo stralcio di lavori che avrebbe reso praticabile almeno il
piazzale. Come si è visto, non era così.”
Risponde l’assessore Giovanni Crivello: non credo di
poter riuscire a rispondere con precisione. L’amministrazione è disposta
comunque a tornare a parlarne. Il Comune ha inoltrato formale richiesta al
demanio, che sta elaborando un programma anche per rimettere la proprietà in
condizione di essere restituita alla città. L’analisi che lei chiede è in
corso; si sta elaborando un documento di sintesi per informare, a partire da
settembre, la cittadinanza. Saranno attivati dal Municipio punti d’informazione
all’interno dei locali. Colgo l’occasione per comunicare che l’intervento di
via Ventotene, per cui erano parte in causa la civica amministrazione e il
demanio militare, è terminato.
Il consigliere del Sel Gian Piero
Pastorino relativamente all’arrivo a Genova della Costa
Concordia, chiede quali misure verranno
intraprese affinché vengano rispettate tutte le procedure di tutela ambientale
e per la sicurezza dei lavoratori interessati: necessaria la costituzione di un
osservatorio, anche per illustrare ai cittadini, al Municipio, le modalità del
lavoro di smantellamento. I pescatori professionisti del canale di Calma hanno
già problemi: la Capitaneria gli ha impedito l’uscita a ponente. Sembra che
potrebbero sbattere contro la Concordia. Che pescatori professionisti possano
fare questo mi sembra ridicolo. Hanno bisogno dell’uscita a ponente per andare
a pescare il pesce azzurro a Varazze, è la stagione giusta per questa pesca;
non possono perdere più di mezz’ora per uscire dall’altra parte.
Risponde l’assessore Giovanni Crivello:
l’osservatorio si è costituito ed è operativo. Sarà mio compito parlare con la
Capitaneria dei pescatori professionisti e del loro problema. Quanto alle
questioni di salute pubblica e dei lavoratori, sia pur certo il consigliere
Pastorino che il progetto è dettagliatissimo e conforme alle leggi. Con piacere
sarà via via reso pubblico.
Il presidente Giorgio Guerello, dopo l’appello, con cui ha verificato la
validità della seduta per la presenza di 33 consiglieri, ricorda la tragedia
della Concordia:
L’arrivo nel porto di Genova del relitto della Costa
Concordia è la conclusione di una storia che nessuno di noi potrà mai
dimenticare e il nostro primo pensiero va alle vittime di questa tragedia e
alle loro famiglie.
Ho ascoltato in questi giorni un’intervista serena
e di grande dignità del fratello di Russel Rebello, l’ultimo disperso di cui
non è ancora stato trovato il corpo; tutti ci auguriamo che in questi giorni si
possa concludere anche questa vicenda e si possa restituire alla famiglia
questo coraggioso ragazzo.
Come ha sottolineato il presidente del Consiglio
Matteo Renzi “questo è un nuovo inizio” che nasce da un dolore che non si
spegnerà mai, ma che dà speranza per il futuro.
Desideriamo in questa sede esprimere le più vive
congratulazioni a chi, con le proprie capacità di ingegno, professionalità e
dedizione ha ideato e realizzato questa impresa unica al mondo.
Desideriamo sottolineare infine la soddisfazione e
il compiacimento per la scelta di Genova quale sede per la demolizione della
nave perché è un riconoscimento alle capacità, alle strutture e alle competenze
degli operatori della nostra città.
Ringraziamo inoltre l’Autorità Portuale di Genova e
la Capitaneria di Porto per le capacità e la professionalità dimostrate in
questo frangente, nelle difficili operazioni del viaggio del relitto e del suo
attracco a Pra’ Voltri.
Il presidente Guerello dà poi la parola al sindaco per un’espressione di
sentimenti.
Doria: Non siamo indifferenti a quanto accade. Si
tratta di situazioni diverse ma accomunate dal prevalere di guerra, violenza,
approcci nazionalistici e dalla limitatissima capacità di intervento della
comunità internazionale.
Dopo aver
ripercorso le tappe dell’escalation in Ucraina e osservato la delicatezza del
principio di autodeterminazione dei popoli, il sindaco ha insistito sulla indispensabile
necessità che alla presenza di due popoli nell’area israeliana e palestinese
corrisponda l’esistenza di due stati, quello di Israele e quello palestinese.
“A Gaza si verifica una grave asimmetria delle forze in campo, l’uccisione di
ragazzi e civili è inaccettabile. È urgente un cessate il fuoco per far
giungere aiuti umanitari alla popolazione palestinese pesantemente colpita. Ma
la soluzione del conflitto richiede che vengano riconosciuti i diritti del
popolo palestinese in un contesto di pace”.
Si passa poi alla discussione dell’articolo 55 previsto, “aggiornamenti
situazione Esaote”.
Il presidente Giorgio Guerello dà la parola al sindaco.
Il sindaco
espone al Consiglio un aggiornamento di informazione sulla vicenda
Esaote. Sul piano delle relazioni sindacali il sindaco ha sottolineato che
l’Amministrazione comunale ha mantenuto un interlocuzione con le parti, innanzi
tutto per conoscere i contenuti e le rispettive posizioni sul piano presentato
dall’Azienda che prevede interventi pesanti
(tra cui la creazione di nuove
società che assorbirebbero importanti attività aziendali, esuberi di
personale e il passaggio di una cinquantina di dipendenti ad una ditta che ha
solo rapporti di fornitura con Esaote).
Il sindaco ha poi
fatto riferimento al recente incontro presso il Ministero rilevando che il
blocco delle procedure per la cassa integrazione crea migliori condizioni per
la discussione ma non scioglie i nodi di fondo. A proposito della polemica
circa l’esclusione degli assessori comunali di Genova e Firenze dall’incontro
in sede ministeriale, il sindaco ha confermato di aver appreso questa volontà
di parte aziendale e ha escluso che i due assessori abbiano potuto equivocare
quanto è stato loro comunicato. Questa la ragione della nota di protesta emessa
dai sindaci delle due città.
Il secondo punto di
aggiornamento informativo ha riguardato gli atti che la Giunta ha intrapreso a
seguito dell’ordine del giorno assunto all’unanimità dal Consiglio comunale il
10 luglio. Nella prima riunione successiva
alla seduta consiliare la giunta ha dato mandato agli uffici competenti di
avviare le procedure per la variante urbanistica per le aree attualmente occupate da Esaote, così
come indicato dal Consiglio comunale. La procedure dovrà seguire lo stesso
percorso della precedente variante urbanistica e quindi comporterà la
convocazione di una conferenza dei servizi sulla base di un piano urbanistico
operativo per concludersi con un accordo di pianificazione specifico. Il
Consiglio comunale sarà quindi chiamato a pronunciarsi sugli atti.
Il sindaco ha
osservato che il segnale dato dal Comune è stato inequivocabile e non
compromissorio. L’azione intrapresa è cogente.
Al contempo l'obiettivo resta quello di creare le condizioni perché,
sulla base di un accordo condiviso tra le parti, si possa salvaguardare una
presenza non temporanea ed effimera dell’azienda a Genova. L’azione condotta è
quindi volta a coinvolgere tutte le parti e lo stesso Consiglio comunale.
.
Bruno: l’atteggiamento fermo dei due sindaci ha avuto un
impatto positivo. Necessario adesso che il procedimento urbanistico proceda,
cioè che gli atti dovuti siano compiuti con rapidità, già nelle prossime
settimane e poi a settembre.
Grillo: a settembre ci sarà un appuntamento importante
presso il ministero. Pare che l’azienda si sia impegnata a non aumentare la
cassa integrazione. Mi auguro che ci sia la presenza dei due Comuni, e in
particolare di quello di Genova.
Rixi: abbiamo ottenuto un primo risultato; è bene che
le aziende di Genova rimangano a Genova e che altrimenti non abbiano il
sostegno pubblico in nessuna forma.
Pastorino: Esaote ha avuto la possibilità di un
rafforzamento della propria presenza in città, grazie a una delibera che le
permetteva la vendita di aree. Ciò rientrava in un accordo, un impegno con il
Comune. Vista la posizione di Esaote, quell’accordo non vale più.
Pignone: ben venga il cambiamento di orientamento di
Esaote, così come appare dalle ultime notizie. Noi abbiamo il dovere di
rimanere fermi sulla nostra posizione, al fine di perseguire un risultato
positivo per la città e per i lavoratori.
Farello: è frequente, in questi decenni, che
un’amministrazione debba patteggiare con un’azienda la vendita di aree in
cambio del mantenimento altrove della produzione. Lo strumento del patto è
proprio quello che permette di mantenere la posizione. È uno strumento che ha
bisogno di essere perfezionato, reso più attuale; prova ne sia che tutti e tre gli
accordi con grandi aziende assunti dal Comune di Genova sono attualmente in crisi,
e non certo per responsabilità dell’amministrazione.
Putti: la richiesta unanime del consiglio alla giunta è
di dare un segnale di fermezza: se l’accordo non vale pere l’impegno
dell’azienda, non vale neanche per l’impegno del Comune. Rinnovo la richiesta
al Sindaco e alla giunta di prendere una posizione chiara e conseguente.
Doria: su quell’area si possono fare solo attività
industriali. Questo è un punto che rimane fermo. Abbiamo avviato le procedure
per mantenere l’impegno a cui il Consiglio ci ha legati. È bene tenere conto
dei necessari tempi tecnici. La posizione del Comune è ferma, con l’obiettivo
non dello sfascio, ma del mantenimento delle produzioni e dei posti di lavoro.
Si passa quindi alla discussione dell’ordine del giorno, che comprende
una delibera di Giunta:
Delibera di Consiglio n. 0125 del 6/5/2014
Proposta di deliberazione dei consiglieri Alberto
Pandolfo e Gianpaolo Malatesta ai sensi dell’articolo 51 del regolamento del
Consiglio Comunale. Modifica della deliberazione del Consiglio Comunale n. 93
del 10 dicembre 2009, e successive modificazioni ed integrazioni, ad oggetto:
“Indirizzi per le nomine e le designazioni del Comune di Genova negli enti di
competenza”
Il documento viene approvato con 23 voti favorevoli,
4 voti contrari (Boccaccio, Burlando, Muscarà e Putti M5s) 4 astenuti
(Balleari, Lauro, Repetto Pdl e Gioia Udc), 2 presenti non votanti (Caratozzolo
Pd e Rixi Lega Nord) e viene anche accordata l’immediata eseguibilità.
….e due mozioni:
La prima mozione (n. 0018 del 17/4/2014) riguarda il Nucleo Tutela e
Decoro Urbano ed è presentata da Francesco De Benedictis. Il
consigliere De Benedictis chiede se non è possibile procedere anche a Genova
come in altre città ad istituire il Nucleo Tutela e Decoro Urbano.
La mozione è approvata con 24 voti a favore (Fds, Lega Nord, Lista
Doria, Lista Musso, Pd, Pdl, Sel, Udc,), 5 contrari (M5s) e un presente non
votante (Caratozzolo del Pd)
La seconda mozione (n. 0023 del 29/5/2014) attiene alle Iniziative in
ambito risparmio energetico in Sala Rossa e in edifici pubblici comunali ed è presentata da Paolo Putti,
Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro e Mario Baroni
Anche questa pratica viene approvata con 26 voti favorevoli, 1 astenuto (Balleari Pdl), 1
presente non votante (Russo Pd).
Il Consiglio Comunale si conclude alle ore 17.57.
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