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Campionati Mondiali 'brasiliani' di calcio 2014. Sono rimaste otto squadre. Si ricomincia domani 4 luglio con Francia-Germania e Brasile-Costarica

Venerdì 4 luglio 2014, ore 1800 al Maracanà, Francia-Germania; alle 2200 a Castellao, Brasile-Colombia. Sabato 5 luglio 2014 andranno in onda gli spareggi Argentina-Belgio, alle ore 1800 al Nacional de Brasilia ed Olanda-Costarica all’Arena Nova alle ore 2200
MONDIALI ‘BRASILIANI’ DI CALCIO ALLA TERZA FASE, SIAMO GIÁ AI QUARTI: CHI ANDRÁ IN SEMIFINALE? CARIOCAS ANCORA IN CORSA PER IL SESTO TITOLO
Domenico Salvatore

Il pieno di emozioni,  souspences e brividi. Sugli spalti ed in TV ed in streaming od on line. Occhio alle coronarie! Per combattere l’aritmia dei sedicesimi e la fibrillazione degli ottavi, c’è voluto altro che i fibrinolitici, gli analgesici per calmare il dolore,  vasodilatatori come i nitrati, o che riducano il lavoro del cuore, come i beta-bloccanti, e farmaci anticoagulanti; se non l'uso del defibrillatore; aspirina, eparina e via dicendo. Ma lascia stare, ma chi te lo fa fare…” Mi piacerebbe far guerra alla guerra/  (ma lascia stare ma chi te lo fa fare)/ Mi piacerebbe un uomo fedele/ Far ingozzare serpenti di mele/ Mi piacerebbe far belli i brutti/ E quelli tristi farli ridere tutti/ E mi piacerebbe che al telegiornale/ Un giorno si annunciasse lo sciopero del male/ Ah ah/ (ma lascia stare ma chi te lo fa fare) Abbasso abbasso lo sciopero del male/ Abbasso abbasso se no va tutto male/ Quattro mandolini dai sorrisi di bambini/ Ed un grillo cui parlare in una stanza/ Ed andare avanti anche poveri ma in tanti/ Dopo tutto la miseria è una speranza/ (ma lascia stare ma chi te lo fa fare)/ Mi piacerebbe incontrare il re voglio/ Per dare a tutti barbera e petrolio/ Mi piacerebbe inventare canzoni/ Per raccontare le mie illusioni/ E mi piacerebbe ho detto piacerebbe/ Se non si può fare lasciatemi sognare/ Ah ah/…Il rischio è di farsi saltare la valvola mitralica dallo sterno. Miliardi di persone, abitanti del pianeta; tutti, pure quelli che soffrono di miopia, presbiopia, astigmatismo, ipermetropia, daltonismo e cataratta dietro ad un pallone; ad una sfera di cuoio. Nemmeno il pifferaio magico li metterebbe in fila così. Ci sono state folle e ci sono ancora che impazziscono dietro il pugilato, che nasce come sport di difesa personale, e risulta essere il mezzo di difesa personale più antico al mondo, in quanto i pugni sono il primo istinto dell'uomo nella difesa personale stessa…Primo Carnera, Joe Louis, James Braddock, Rocky Marciano, Floyd Patterson, Sonny Liston, Cassius Clay, Mike Tyson, George Foreman. O, dietro mostri sacri del tennis…   Nicola Pietrangeli,  Ilie Năstase, Manuel Santana, Alex Metreveli, Ion Ţiriac, Adriano Panatta, Jan Kodeš,  Manuel Orantes, John McEnroe,  Orlando Sirola, Guillermo Vilas, Boris Becker, Stefan Edberg, Juan Gisbert, Björn Borg, Mats Wilander,  Roger Federer,  Corrado Barazzutti, Jimmy Connors,Yannick Noah, Rod Laver, Roy Emerson, Andre Agassi, Rafael Nadal, Pete Sampras, Ivan Lendl, John Newcombe, Mats Wilander, Renè Lacoste; ed i maghetti alla Harry Potter della Formula UnoMichael Schumacher,  Juan Manuel Fangio, Alain Prost,          Sebastian Vettel, Ayrton Senna, Jackie Stewart, Nelson Piquet, Niki Lauda, Jack Brabham, Fernando Alonso, Graham Hill,  Emerson Fittipaldi, Jim Clark,  Mika Häkkinen, Alberto Ascari, Nigel Mansell, Kimi Räikkönen, Damon Hill Jody Scheckter,          JensonButton, Giuseppe Farina, Lewis Hamilton,  Jacques Villeneuve, John Surtees, Alan Jones  Denis Hulme  Mario Andretti, Jochen Rindt,  Keke Rosberg,  Mike Hawthorn,  James Hunt, Phil Hill, Stirling Moss, Rubens Barrichello, Ronnie Peterson, Jacky Ickx, David Coulthard, Carlos Reutemann, Riccardo Patrese, Bruce McLaren, Felipe Massa, Tony Brooks, Clay Regazzoni, Heinz-Harald Frentzen, Froilán González, Gilles Villeneuve, Michele Alboreto,  Eddie Irvine, Didier Pironi, Wolfgang Von Trips, Mark Webber, Gerhard Berger, Juan Pablo Montoya,  René Arnoux, John Watson, Peter Collins, Elio De Angelis, Eugenio Castellotti.

E che dire degl’indimenticabili assi della bici.. Magni, Bartali, Coppi, Baldini, Nencini, Kubler, Koble, Bobet, Anquetil, Gimondi Aimar, Pengeon, Jansen, Merkx, Ocana, Indurain, Bahamontes, Walcowiak, Thevenet, Van Impe, Hinault, Zotemelk, Fignon, Lemond, Roche, Delgado, Favero, massignan, Lemond, Riis, Ulriche, Armstrong, Pereiro, Contador, Sastre, Shlek, Evans, Wiggins, Nibali, Basso, Virenque, Rominger, Chiappucci, Bugno, Poulidor, Brake, Pambianco, Balmamion, Adorni, Motta, Saronni, Battaglin, Moser, Gotti, Simoni, Savoldelli, Quintana, Berzin, Tonkov, Ugrumov, Petrucci, Altig, Raas, De Wlamink, Fondriest, Zabel, Cipollini, Bettini, Cancellara, Van Steembergen, Van Looy, Darrigade, Stablinsky, Dancelli, Argentin, Freire, Bitossi, Dancelli, Thurau, Cunego…Ma il calcio, lo sport numero uno nel mondo, è un’altra cosa. Il flash dell’Agenzia Ansa ci riporta alla realtà. Al campionato del mondo di calcio. Cinque volte il Brasile; quattro l’Italia; tre la Germania; due Argentina ed Uruguay; uno, l’Inghilterra, la Spagna e la Francia…Neymar, Rodriguez, Benzema, Messi, Hazard, Sneijder e l' "intruso" (un po' per ruolo e soprattutto per rendimento) Podolski: sono i numeri 10 delle otto squadre che hanno raggiunto i quarti di finale di Brasile 2014, finora il Mondiale dei 'talentuosi' e che si avvia alla fase decisiva con una griglia di partenza che disegna la solita sfida tra Europa (4 squadre) e Sudamerica (3), a cui si è aggiunta la grande sorpresa centroamericana del Costarica. Il grande equilibrio che ha contrassegnato gli ottavi (cinque gare su otto decise dopo il '90, ai supplementari o ai rigori) è stato rotto dalle giocate dei "10", i più attesi, spesso i più bravi a trovare i varchi giusti in difese sempre più preparate tatticamente e fisicamente.Non a caso, Leo Messi (da poco 27enne) al 118' ha regalato a Di Maria una palla d'oro per abbattere il muro della Svizzera e continuare a rincorrere il mito del numero 10 migliore di tutti i tempi, Diego Maradona, che trionfò a Messico '86 a 26 anni. Ne festeggerà, invece, 21 il prossimo 12 luglio (vigilia della finalissima del Maracanà) James Rodriguez (capocannoniere con cinque gol), superstella delle nuove stelle dalla sorprendente Colombia, che venerdì proverà a far piangere, questa volta di tristezza, tutto il Brasile.Da sabato scorso i verdeoro stanno invece ringraziando Julio Cesar, numero 1 decisivo nei rigori contro il Cile. Un altro numero 1, Neuer (Germania), viste le spericolate uscite fuori area contro gli algerini, in altri tempi avrebbe indossato la "6", quella del libero. Nonostante anche i portieri siano stati grandi protagonisti, questo Mondiale sta divertendo però soprattutto per i tanti gol, 154 in totale (2.8 a partita), già 9 di più dei 145 complessivi di Sudafrica 2010 (2.3 a partita). Quando mancano ancora otto partite, altri dati, che si aggiungono alle sensazioni di bel gioco in arrivo dal Brasile, devono far riflettere anche in relazione al calcio italiano: si è notevolmente abbassato il numero della ammonizioni (2.9 a partita contro le 3.8 di quattro anni fa) e soprattutto si è alzato il numero dei minuti effettivi giocati (56.9 contro i 54 del Sudafrica).Insomma, nonostante il caldo ("storico" il time out nell'ottavo tra Olanda e Messico) e l'importanza dei match, si gioca di più e molte volte anche bene. E secondo il presidente della Fifa, Sepp Blatter, c'è anche ''un successo organizzativo''. Le imminenti gare designeranno le magnifiche "quattro" che si contenderanno il sogno di alzare la Coppa del Mondo.

A meno di ulteriori e sempre più clamorose sorprese, fuori l'Africa e l'Asia, anche in questo Mondiale la squadra campione uscirà dal solito dualismo tra Europa e Sudamerica. Le quattro nazionali del Vecchio Continente (Germania, Francia, Olanda e Belgio) smentiscono la tesi che non sia un mondiale per europee, anzi vanno alla ricerca di una "prima volta", di un successo nel continente americano che sarebbe in controtendenza. Sicura una semifinalista che uscirà dallo scontro tra Germania (a proposito, è la squadra che ha portato a termine il più alto numero di passaggi, 2.560) e la Francia (che tira 19 volte di media a partita). L'Olanda (che ha segnato più di tutti, 12 gol) dovrà vedersela con il Costarica (solo due gol subiti, 14 parate del portiere Navas, "top" tra i numeri 1).L'unica sfida incrociata Europa-Sudamerica è quella tra Argentina (la squadra che corre di più, con 117,5 chilometri di media a partita e che ha il miglior "passatore" del Mondiale, Mascherano, con l'88,3%) e il Belgio (protagonista negli ottavi con gli Usa della partita in cui si è tirato di più, 52 volte). Ma, senza alcun dubbio, il quarto più atteso è quello tra Brasile (David Luiz è il migliore del Mondiale, almeno secondo i parametri della Fifa) e Colombia (con 15 tentativi, Rodriguez è anche quello che ha tirato di più). Tra i 90 minuti sicuri, più i 30 possibili di supplementari e l'opzione rigori, nei Mondiali 2014 c'è ancora tanto calcio per divertirsi.”. Ogni volta scoppiano: commenti, polemiche, congetture, pettegolezzi, critiche. Il sale del calcio non giocato. Nei bar, nei ritrovi, al crocicchio sul Corso e sul Lungomare, dentro i cinema, al supermarket, in ufficio, in palestra, allo stadio, nei tornei serali, notturni, festivi e prefestivi ed in Chiesa. Ovunque e comunque, calcio, calcio e calcio. Pure sulla spiaggia, sotto l’ombrellone. Processo alla squadra eliminata (Spagna che deteneva il titolo; Inghilterra che ne aveva vinto uno, Italia vittoriosa per ben quattro volte e Portogallo, che aveva in squadra mister Europa “Pallone d’oro”, Ronaldo. Ma anche in Russia, sebbene nel calcio, ai Mondiali non ha mai vinto niente. Personalmente, fra le partite viste fin qui, quella che ci è piaciuta di più è stata Germania-Algeria (2-1). Giocata con il cuore, con la gambe e con la passione. Niente tatticismi. Niente perdita di tempo, partita a viso aperto, tutta impeto e passione e addirittura i supplementari. Ma ora,i Teutoni, dovranno vedersela con i ‘galletti’ francesi…ringalluzziti da mister Didier Deschamps. Mors tua, vita mea. Il fascino del ‘numero dieci’. La speciale classifica stilata dalla FIFA comprende: Pelè, Mario Kempes, Gheorge Hagi, Roberto Baggio, Lotar Mattaws, Lionel Messi, Roberto Rivelino, Michel Platini, Ferenc Puskas, Zinedine Zidane, Armando Maradona. Sulla scia dei celeberrimi “Dieci Comandamenti, una delle parole più gettonate è “decalogo” se non top ten di questo e di quest’altro. La magìa del numero, formato dal ‘primo’ ( 1) e dall’ultimo se non dal… niente (0). Infine la classifica dei cannonieri sino ai quarti di finale. Con 4 reti: Neymar (Brasile), Messi (Argentina) e Thomas Müller (Germania). Con 3, Robben e van Persie (Olanda), Benzema (Francia). Domenico Salvatore