Editors Choice

3/recent/post-list

PAPA: BENEDICE I «PALLII» PER I NUOVI ARCIVESCOVI METROPOLITI

CITTÀ DEL VATICANO, 29 giugno 2014- All'inizio della messa in basilica per la festa dei santi apostoli Pietro e Paolo, papa Francesco ha benedetto i «pallii» che poi imporrà a 24 nuovi arcivescovi metropoliti di tutto il mondo. Il pallio, una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle rappresenta la pecora che il pastore porta sulle sue spalle come il Cristo ed è pertanto simbolo del compito pastorale di chi lo indossa. Il vescovo di Roma lo concede ad arcivescovi metropoliti e primati come simbolo della giurisdizione in comunione con la Santa Sede. 


Il pallio, nella sua forma attuale, è una stretta fascia di stoffa, larga circa cinque centimetri, tessuta in lana bianca, incurvata al centro così da poterlo appoggiare alle spalle sopra la pianeta o la casula e con due lembi neri pendenti davanti e dietro, così che - vista sia davanti che dietro - il paramento ricordi la lettera «Y». È decorato con sei croci nere di seta, che ricordano le ferite di Cristo.

Subito dopo la benedizione, papa Francesco, assiso all'altare della Confessione della basilica vaticana, impone il «pallio» sulle spalle dei 24 nuovi arcivescovi metropoliti provenienti da tutto il mondo, simbolo della loro particolare giurisdizione in comunione con la Santa Sede. Gli arcivescovi si inginocchiano davanti al Papa per ricevere sulle spalle la striscia di lana bianca con le sei croci di seta nera. Con tutti il Pontefice, molto sorridente, scambia un abbraccio e parole di saluto.


PAPA:VESCOVI,NON CERCATE APPOGGI GRATIFICAZIONI POTERE  «Siate liberi da ogni schiavitù e tentazione mondana»


I vescovi, «per essere al sicuro», non cerchino «l'appoggio di quelli che hanno potere in questo mondo» nè si lascino«ingannare dall'orgoglio che cerca gratificazioni e riconoscimenti». Così il Papa nella messa per la festa dei ss.Pietro e Paolo:«la fiducia in Dio»,ha detto, «ci rende liberi da ogni schiavitù e da ogni tentazione mondana».

«Il Signore ci libera da ogni paura e da ogni catena, affinchè possiamo essere veramente liberi», ha detto papa Francesco nell'omelia, commentando le letture liturgiche e introducendo così «il problema, per noi, della paura e dei rifugi pastorali». «Noi - mi domando -, cari fratelli vescovi, abbiamo paura? Di che cosa abbiamo paura? E se ne abbiamo, quali rifugi cerchiamo, nella nostra vita pastorale, per essere al sicuro?», ha affermato. «Cerchiamo forse l'appoggio di quelli che hanno potere in questo mondo? O ci lasciamo ingannare dall'orgoglio che cerca gratificazioni e riconoscimenti, e lì ci sembra di stare sicuri? Cari fratelli vescovi, dove poniamo la nostra sicurezza?», ha proseguito. Secondo il Pontefice, «la testimonianza dell'Apostolo Pietro ci ricorda che il nostro vero rifugio è la fiducia in Dio: essa allontana ogni paura e ci rende liberi da ogni schiavitù e da ogni tentazione mondana». «Oggi - ha aggiunto -, il vescovo di Roma e gli altri vescovi, specialmente i metropoliti che hanno ricevuto il pallio, ci sentiamo interpellati dall'esempio di san Pietro a verificare la nostra fiducia nel Signore». Pietro, ha detto ancora il Papa, «ha sperimentato che la fedeltà di Dio è più grande delle nostre infedeltà e più forte dei nostri rinnegamenti. Si rende conto che la fedeltà del Signore allontana le nostre paure e supera ogni umana immaginazione».

 PAPA: VESCOVI,VITA COERENTE;NO INVIDIE E CHIACCHIERE INUTILI  - «L'amore di Gesù deve bastare a Pietro. Egli non deve cedere alla tentazione della curiosità, dell'invidia», ha detto papa Francesco nell'omelia della messa per la festa dei santi Pietro e Paolo. L'esperienza di Pietro, ha affermato il Pontefice, «costituisce un messaggio importante anche per noi, cari fratelli arcivescovi». «Il Signore oggi ripete a me, a voi, e a tutti i Pastori - ha proseguito -: Seguimi! Non perdere tempo in domande o in chiacchiere inutili; non soffermarti sulle cose secondarie, ma guarda all'essenziale e seguimi. Seguimi nonostante le difficoltà. Seguimi nella predicazione del Vangelo. Seguimi nella testimonianza di una vita corrispondente al dono di grazia del Battesimo e dell'Ordinazione». «Seguimi - ha aggiunto - nel parlare di me a coloro con i quali vivi, giorno dopo giorno, nella fatica del lavoro, del dialogo e dell'amicizia. Seguimi nell'annuncio del Vangelo a tutti, specialmente agli ultimi, perchè a nessuno manchi la Parola di vita, che libera da ogni paura e dona la fiducia nella fedeltà di Dio. Tu seguimi».

--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT