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I CONSIGLI IN CASO DI "INCONTRO RAVVICINATO" CON UN ORSO

MONTAGNA: FORESTALE, I CONSIGLI IN CASO DI "INCONTRO RAVVICINATO" CON UN ORSO = AVVISTAMENTI PIÙ FREQUENTI MA RESTA UN EVENTO STRAORDINARIO 


Roma, 21 giugno 2014 - Incontrare un orso è «un evento straordinario», ma con l'arrivo dell'estate la montagna si popola di turisti ed è bene seguire «alcuni consigli per non mettere a rischio la propria incolumità in caso di incontri fortuiti». È il Corpo Forestale a fornire alcuni consigli da seguire in caso di "incontro ravvicinato" con un plantigrado. Innanzi tutto, niente paura se l'animale si alza sulle due zampe posteriori davanti a voi: «è una posizione difensiva che serve a capire cosa accade e, dopo aver individuato la provenienza, scappare in direzione contraria». Imbattersi in un orso è difficilissimo, «anche se negli ultimi giorni gli avvistamenti sono stati più frequenti, specialmente nella provincia di Vicenza, in particolare ad Enego sull'Appennino di Asiago dove nella scorsa settimana un orso bruno ha azzannato tre vacche al pascolo». «Nel caso in cui dovesse accadere di avere un incontro con un orso, trattandosi in ogni caso di un animale selvatico, andrà trattato con rispetto ed attenzione, specialmente a causa della sua forza e rapidità di movimento sia a terra che in acqua, a dispetto della sua mole imponente», raccomanda la Forestale.

L'IMPEGNO CONTRO IL RISCHIO DI ESTINZIONE  - L'orso, animale per sua natura schivo e di indole poco aggressiva, viene studiato e monitorato dal Corpo forestale dello Stato, «che tenta di arginare il rischio di estinzione e contribuisce alla sua sopravvivenza grazie al mantenimento dell'habitat naturale nel quale vive, principalmente l'Appennino e le Alpi Orientali». La Forestale avvisa che l'animale «potrebbe reagire ad un incontro con l'uomo alzandosi sulle due zampe posteriori. Questo atteggiamento serve solo per 'ascoltarè meglio ciò che gli sta attorno, capire da dove arriva un odore o un rumore e regolarsi di conseguenza. È una posizione difensiva che serve a capire cosa accade e, dopo aver individuato la provenienza, scappare in direzione contraria. Nella maggioranza dei casi riconoscendo la presenza come umana tornerà alla posizione quadrupede e si allontanerà». «L'uomo si porta dietro un sacco di odori che per l'animale sono sconosciuti e tutt'altro che piacevoli: saponi, dopobarba, deodoranti, detersivi ed ammorbidenti per gli indumenti. Ne deriva -viene precisato- che quando uno di noi entra nel raggio d'azione di un orso l'animale tende ad allontanarsi molto velocemente perché, e questo è un altro assunto molto importante da rimarcare, l'uomo è un incontro sgradito».

ATTENZIONE ALLE ORSE CON I CUCCIOLI  - Se si avvista un orso «è sempre meglio farsi sentire, anche se un avvistamento ravvicinato potrebbe causare allarme nell'animale ed indurlo, per difendersi, a simulare un attacco, che di solito -spiegano al Corpo Forestale- è un falso attacco». «Qualora si avvisti un orso o i suoi cuccioli ad una distanza ragguardevole è fondamentale non avvicinarsi ma godere della fortuna dell'avvistamento dal luogo sicuro. Quando c'è l'occasione di vedere cuccioli, certamente è forte l'istinto e la voglia di avvicinarsi, ma è altamente sconsigliato specialmente perché la mamma orsa sarà nei dintorni e non gradirebbe l'avvicinamento ai suoi piccoli. L'orso -avverte la Forestale- non è un animale territoriale, anche se ogni animale ha un'area che frequenta con una certa assiduità». Vive da solo, a meno che non si tratti di una femmina con i cuccioli, che restano con lei in genere per 14-15 mesi circa. Quello della femmina con i cuccioli «è l'unico caso in cui ci si può attendere un tentativo di aggressione, perché - come tutte le mamme - la femmina difende strenuamente i cuccioli. A questo va aggiunto che tra i sessi non c'è dimorfismo, cioè non è possibile dire se un orso sia maschio o femmina dalla semplice osservazione».

IN ITALIA NON SI SONO MAI VERIFICATI ATTACCHI  - Se si incontra un orso lungo un sentiero, fatto improbabile ma non impossibile, «conviene alzare le braccia, fare rumore in modo da allontanare l'animale. Mai ovviamente correre dietro allo stesso. Se l'incontro dovesse avvenire invece a distanza ravvicinata -consiglia la Forestale- è bene non scappare ma allontanarsi lentamente non ostruendo la via di fuga anche all'orso e nel malaugurato e insolito caso di attacco, che giova sottolineare in Italia non si è mai verificato, si può tentare di porre tra sé e il mammifero borse, zaini o altri oggetti per proteggersi». «Se si avvista un orso che si sta alimentando su una carcassa o su altro materiale (arnie, alberi da frutto, ecc.) si può tentare semplicemente di fare dei rumori per allontanarlo se ci si trova nei pressi di un centro abitato. Se tutto ciò avviene in ambiente rurale e montano, è consigliabile permettere all'orso di finire il cibo e poi togliere ciò che resta, in modo da evitare che l'animale torni». Chi vive in zone nelle quali è stata segnalata la presenza di orsi dovrebbe «avere delle protezioni, come recinti elettrificati o porte robuste, in modo da impedire l'accesso all'animale».