ULTRÀ: È MORTO CIRO ESPOSITO - ROMA, 25 giugno 2014 - È morto Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito il 3 maggio scorso a Roma prima della finale di Coppa Italia. Lo si apprende dal policlinico Gemelli dove il tifoso era ricoverato nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni ieri si erano aggravate lasciando poche speranze di sopravvivenza
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Esposito è morto «per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali», spiega in una nota Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione del Gemelli, dove il tifoso era ricoverato da 50 giorni. Il professor Antonelli, a nome di tutto il reparto «esprime profondo cordoglio e la vicinanza ai genitori di Ciro in questo momento di dolore per la perdita del proprio figlio»
ULTRÀ: ZIO ESPOSITO, NO A VIOLENZA IN NOME DI CIRO - «Non si faccia violenza nel nome di Ciro». È l'appello lanciato da Enzo, lo zio di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito a colpi d'arma da fuoco prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina e deceduto al policlinico Gemelli dopo 50 giorni di rianimazione. «Invitiamo a mantenere la calma - sottolinea lo zio, poco dopo la morte del ragazzo - non vogliamo altra violenza, ma solo rispetto per Ciro»
ULTRÀ: ZIO DI CIRO, OBIETTIVO È RIPORTARLO PRESTO A CASA - «Il nostro obiettivo è riportare Ciro al più presto a casa». Lo ha detto Enzo, lo zio di Ciro Esposito, il tifoso partenopeo ferito a colpi di pistola prima della finale di Coppa Italia all'Olimpico e deceduto al policlinico Gemelli dopo 50 giorni di ricovero in rianimazione. «Per noi adesso è il momento del dolore - aggiunge - ma stiamo lavorando per poter accelerare i tempi e ripartire per Napoli». Bisogna avere però l'autorizzazione visto che cè un'inchiesta in corso e potrebbe essere richiesta un'autopsia. «Speriamo che almeno su questo ci sia un pò di pietas umana e ci venga evitato un lungo strazio anche per tornare a casa». L'uomo non nasconde un pò di amarezza: «Mi aspettavo un pò di vicinanza in queste settimane da parte delle istituzioni, ma non è mai arrivata salvo qualche eccezione come il sindaco di Napoli De Magistris» e ha ribadito: «questore e prefetto di Roma devono dimettersi».
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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