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CALCIO: FIFA STANGA IL BARCELLONA, NIENTE MERCATO PER UN ANNO/IL PUNTO

CLUB PUNITO PER IRREGOLARITÀ NEI TRASFERIMENTI DI MINORENNI Zurigo, 2 aprile 2014- Niente acquisti in estate, niente acquisti a gennaio 2015. La Fifa usa la mano pesante contro il Barcellona, reo di aver violato le norme relative al trasferimento di calciatori Under 18. La società catalana, un modello per la formazione dei giovani talenti, rischia di pagare un prezzo salatissimo proprio per le operazioni legate alla celebre 'canterà. I blaugrana non hanno rispettato le norme nel tesseramento di 10 ragazzi tra il 2009 e il 2013 e, come ha deciso la Commissione disciplinare della federcalcio mondiale, non potranno acquistare giocatori nelle prossime due finestre di mercato. Un disastro per la formazione allenata da Gerardo Martino, che avrebbe bisogno di un robusto restyling in tutti i reparti. La situazione sembra critica soprattutto tra i pali. Il portiere Victor Valdes, in scadenza di contratto, resterà fermo 7 mesi per la lesione del legamento crociato. Il suo rimpiazzo, Josè Pinto, non offre garanzie. Il Barça ha già bloccato il tedesco Marc Andre ter Stegen, sicuro di lasciare il Borussia Moenchengladbach a fine stagione

COMMISSIONE DISCIPLINARE SANZIONA «GRAVI» VIOLAZIONI  - La destinazione, però, adesso non è più così sicura. Come lui, si starà facendo qualche domanda anche Alen Halilovic: il gioiellino della Dinamo Zagabria ha già firmato con il Barcellona e questo elemento potrebbe risultare decisivo. Per ora, dalle parti del Camp Nou non si fasciano la testa: «Siamo tranquilli. Si tratta di un processo normale in cui avremo 90 giorni per replicare e spiegare i motivi per i quali abbiamo ingaggiato questi giocatori», afferma una fonte della società al quotidiano As. Nelle prossime 72 ore bisogna decidere se presentare ricorso. È scontato che il club cercherà di alleggerire la sanzione. Forse si può sperare in una riduzione della pena, ma al momento pare difficile ipotizzare una completa marcia indietro della Commissione disciplinare della Fifa. L'organo è passato all'azione sulla base delle informazioni ottenute attraverso il Fifa Transfer Matching System (il sistema che monitora il mercato mondiale). I campioni di Spagna non hanno rispettato l'articolo 19 delle norme che regolano i trasferimenti dei calciatori e si sono macchiati di violazioni «gravi», tali da giustificare il blocco del mercato in entrata per 2 sessioni. 

CLUB POTRÀ CEDERE GIOCATORI - Il Barcellona, come ha spiegato un portavoce della Fifa all'agenzia Dpa, potrà cedere giocatori. Non potrà acquisirne, però, prima dell'estate 2015. La società dovrà pagare anche un'ammenda di 450.000 franchi svizzeri (circa 369.000 euro) ed è tenuta a regolarizzare la posizione dei calciatori entro 90 giorni. Nella vicenda è coinvolta anche la federcalcio spagnola (Rfef), sanzionata con un'ammenda di 500.000 franchi svizzeri (circa 410.000 euro) e chiamata ad aggiornare, nell'arco di un anno, il sistema di controllo dei trasferimenti di calciatori minorenni. Dalla Commissione disciplinare, inoltre, è partita anche una reprimenda formale destinata ai due soggetti sanzionati. In attesa delle prossime tappe legali, i campioni di Spagna incassano l'ennesimo colpo in un periodo 'impreziositò da altre vicende a dir poco controverse. Leo Messi, che si accinge a rinnovare il contratto a cifre record, è stato coinvolto nell'inchiesta relativa ad una presunta evasione fiscale.

NUOVA BUFERA DOPO IL CASO NEYMAR - Il rapporto col fisco ha creato enormi problemi all'ex presidente del club, Sandro Rosell, che ha abbandonato la carica a gennaio, quando il 'caso Neymar' ha assunto proporzioni preoccupanti. La Audiencia Nacional vuole vedere chiaro e ipotizza un'evasione di 9,1 milioni nel complesso acquisto dell'attaccante brasiliano dal Santos. La società, secondo l'accusa, avrebbe fatto ricorso a «contratti simulati» e a «operazioni di ingegneria finanziaria» per dribblare il Fisco. Ora, la nuova 'granà legata ai baby calciatori è competenza del nuovo presidente, Josep Marìa Bartomeu. Il caso è monitorato anche dal governo spagnolo: «Non mi pronuncio perchè non conosco i dettagli, ma la tutela dei minori è una priorità e il governo spagnolo è pienamente impegnato in questo ambito», dice il presidente del Consiglio Superiore dello Sport, Miguel Cardenal.

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