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Per il procuratore Alberto Cisterna si conclude dopo oltre due anni un lungo calvario mediatico e giudiziario

Reggio Calabria 5 ottobre 2013 - ''Si conclude dopo due anni e mezzo un lungo calvario mediatico e giudiziario''. Cosi' l'ex Procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Alberto Cisterna, ha commentato la sua assoluzione dall'accusa di calunnia nei confronti di Luigi Silipo, l'ex dirigente della Squadra mobile di ReggioCALABRIA attualmente a Torino, dove svolge le stesse funzioni.   ''Ho sempre saputo che davanti a giudici terzi e imparziali - ha aggiunto - si sarebbero accertati i fatti, sgombri da pregiudizi e da suggestioni. Ho persino impugnato il decreto di archiviazione che la Procura di Reggio CALABRIA aveva richiesto al gip molto prima che il signor Lo Giudice Antonino (ndr, il pentito che da alcuni mesi ha fatto perdere la sue tracce) cambiasse opinione sulla mia persona e su quella di coloro i quali si sono occupati della sua collaborazione. Auspico sempre che sia possibile arrestarlo e poterlo condurre in un'aula di giustizia per raccontare finalmente i fatti in contraddittorio e con tutti gli indispensabili riscontri che nel caso delle accuse che mi ha rivolto e che ora ha ritrattato sono sempre mancati''.   ''Mi auguro - ha concluso Cisterna - che questa vicenda dia fiducia a quanti sono rimasti perplessi e disorientati per tutto quello che e' accaduto in questi due anni e mezzo, sapendo che davanti ai giudici contano esclusivamente le prove''.   L'ex numero due della Procura nazionale antimafia ha anche reso noto di avere presentato ricorso, tramite il suo avvocato Anna Larussa, alla Corte europea dei diritti dell'uomo ritenendo ''iniquo il procedimento per corruzione conclusosi col decreto di archiviazione''. 

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862

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