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Gioia Tauro, continua la protesta contro la chiusura di nefrologia e cardiologia.

'Non ci troviamo assolutamente d’accordo con quanto dichiarato dall'Asp nella suddetta nota perchè falso e frutto solo di equilibrismi verbali figli della peggiore politica.'
La protesta  a Gioia Tauro.


Gioia Tauro (Reggio Calabria) 29 settembre 2013. Riguardo la nota dell'Asp RC sulla protesta contro la chiusura di nefrologia e cardiologia occorre affermare preliminarmente che  appare inquietante il silenzio di Scopelliti di fronte alla gravità del fatto di due Amministratori comunali che, da giorni ormai per difendere il diritto alla salute, stanno facendo lo sciopero della fame.

Successivamente,  in merito alla nota diffusa è evidente che la dott.ssa Squillacioti e il suo colpevole entourage con essa firmatario della contestata disposizione si stanno arrampicando sugli specchi nella difesa di quello che è l'ennesimo loro fallimento personale in campo sanitario ed il fallimento di una politica regionale sorda che ha ridotto la sanità calabrese ad un colabrodo.

Non ci troviamo assolutamente d’accordo con quanto dichiarato dall'Asp nella suddetta nota perchè falso e frutto solo di equilibrismi verbali figli della peggiore politica ma che se analizzati bene ed in fondo rivelano tutta la loro ipocrisia. Di fatto con il comunicato l'Asp conferma la chiusura del reparto di nefrologia senza degnarsi di spendere una sola parola al riguardo e conferma pure  l'accorpamento di cardiologia con medicina mediante lo spostamento dei medici dirigenti da quel reparto all'altro e consequenziale chiusura di 8 posti letto attivi che andranno perduti.

Per non parlare poi della giustificazione alquanto risibile e falsa che a parere dell'Asp reggina giustificherebbe tale operazione ossia: la numerosa presenza di turisti presenti dul territorio che in questo periodo farebbero richiesta a Gioia Tauro del reparto di medicina generale per malati cronici qual'è appunto il reparto di gioiese. Dove siano tutti questi turisti non è dato saperlo nè tanto meno perchè un turista in vacanza dovrebbe rivolgersi ad un reparto per malati cronici di un'altra parte del Paese . Semmai servirebbe potenziare l'emergenza urgenza perché solo di quella in caso di incidente i turisti potrebbero aver bisogno e non di altro.

Ricordo bene quando nel mese di luglio 2010 il Presidente Scopelliti in visita a Gioia Tauro tesseva le lodi del nosocomio gioiese e comunicava pubblicamente al sindaco di Gioia Tauro ed alla stampa il potenziamento del Giovanni XXXIII con nuovi servizi sanitari . Nulla di tutto questo c'è poi stato anzi tali scelte hanno comportato un netto peggioramento.

Ma  evidentemente ci troviamo ancora una volta dinanzi al solito modus operandi di quella categoria di politici che fanno promesse e poi non le mantengono, succede spesso in politica. Noi invece affermiamo che occorre davvero potenziare il Giovanni XXXIII ed al più presto disponendo sia la revoca dell'ordine di servizio di accorpamento di cardiologia in medicina del 24 settembre  u.s. che la riapertura di nefrologia. Invitiamo e sollecitiamo pertanto sia il Presidente Scopelliti sia il direttore generale Squillacioti a provvedere al più presto alla riaperura dei due reparti, perchè non siamo solo noi dell'Amministrazione comunale a chiederlo con forza ma i sindacati, le associazioni cittadine, i comitati, le associazioni sportive e l’intera cittadinanza di Gioia Tauro e la protesta non si fermerà qua ma arriverà a protestare a Catanzaro e se necessario a Roma.


Il sindaco e l'Amministrazione comunale di Gioia Tauro. 

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