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Pietro Anghelone, nonnino di Bagaladi, ha spento 106 candeline

L’anziano vegliardo, ha festeggiato l’evento in casa, circondato dall’affetto dei suoi cari. Compresi la figlia Agostino e suo marito Nino Perpiglia, nipoti, amici e conoscenti
BAGALADI (RC), LE PRIMAVERE DI NONNO PIETRO ANGHELONE (106)
Domenico Salvatore

Bagaladi (Reggio Calabria) Auguriiiiii! Sentirselo dire per 106 anni di fila, fa un bell’effetto. Memoria minuitur nisi eam exerceas. Alla festa del secolo c’eravamo pure noi. Scripta manent, verba volant. L’impresa, perchè di tale meraviglioso exploit si tratta, è riuscita a Pietro Anghelone. La comunità bagaladese, si è stretta intorno al suo totem. La curiosità della gente, peraltro legittima ed inalienabile, prorompe incontenibile e tracima, con il solito luogo comune…”Come avete fatto? Nonno come si arriva a 100 anni? Che avete mangiato? Che avete bevuto? Dove siete vissuto? Siete stato mai in ospedale?Avete qualche segreto? Come si chiamavano i vostri genitori, i nonni i bisnonni?...ed altre domande similari; se non bislacche, almeno stravaganti, bizzarre e strampalate. Comunque materiale per biologi, sociologi, antropologi, geriatri, gerontologi. E fors’anche per nutrizionisti, dietisti, studiosi di eno-gastronomia; e di rimbalzo e carambola, storici, geografi, naturisti, etnografi e chi più ne ha più ne metta. Ognuno dalla propria angolazione, potrebbe dare il suo contributo. Per capire quali fattori principali e magari anche secondari, concorrino alla longevità di un uomo. Il cibo, l’aria, il ritmo di vita, la residenza, il domicilio, l’abitazione, il paese, il rione, il quartiere, la città, la semplicità, la vita rustica  o cittadina, la dimensione, il rapporto con Dio, la religiosità, le relazioni col prossimo, con i parenti, con i familiari, l’ambiente (verde, natura, ossigeno), l’inquinamento, il temperamento, il carattere, la personalità. E naturalmente il dna, che tuttavia, può contenere in sé, gli elementi di cui stiamo parlando oppure altri.

Alcuni studiosi del fenomeno, prendono in considerazione la filosofia dei centenari. L’approccio con i problemi. Il numero di avvocati, di processi ecc.; se non il modus, come abbiano affrontato lo stress, l’ansia, le emozioni, senza il personal trainer; né alcun corso accelerato di training autogeno. Scienza e fede, spesso in contrasto, comunque tornano a confrontarsi. Alla buon’anima di Carlo Cannella (Professore ordinario di Scienza dell'alimentazione nella facoltà di Medicina dell'Università La Sapienza, Cannella dirigeva la Scuola di specializzazione in Scienza dell'alimentazione ed è stato anche direttore del Centro interuniversitario internazionale di studi sulle culture alimentari mediterranee, alla Sapienza, nel luglio 2006. Dal maggio 2007 era presidente dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), sarebbe piaciuto studiare e capire. La televisione, la radio, il cinema, i giornali, i cambiamenti storici e climatici, l’inquinamento per esempio, influiscono o no? Certamente, non basta la ricotta ed il formaggio stagionato del massaro; l’acqua di fonte, se non di roccia,  senza trattamenti con il bentazone, il molinate e l’atrazina; la cipolla, la lattuga, l’aglio, il prezzemolo, il basilico, la patata, il cavolfiore dell’orticello; il vino della vigna del trisavolo; il tetto con le “ciaramite”; i maccheroni di casa, preparati con il grano del podere del bisavolo; la frutta e verdura senza pesticidi; l’uso di vestiario con fibra naturale ed altre quisquilie e pinzillacchere; l’uso equilibrato di carbo-idrati, vitamine, proteine, sali minerali, grassi; equilibrio ed interazione fra i quattro principali alimenti liquidi: latte, acqua, olio, vino e così via, per spiegare il secolo di vita di un nonnino. La psicologìa gioca qualche ruolo? E l’affetto delle persone care? Il tipo o grado di libertà personale? Buonanotte ed buonasera… aiutooo, stiamo finendo in un labirintoooo! Bla-bla-bla!

Intanto ringraziamo il sindaco, dottor Federico Curatola ( pende un suo ricorso al TAR), per la foto che pubblichiamo assieme al “pezzo”. A nonno Pietro diciamo “cento di questi giorni”. Felicità per parenti, amici e conoscenti. I Commissari? Sono persone con un cuore ed un’anima. Siamo certi, che appresa la notizia, provvederanno ad esternare le congratulation. Domenico Salvatore

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