Compagnia di Taormina
Siracusa; donna di 47 anni e la
figlia 22enne arrestate dai Carabinieri per truffa aggravata e furto aggravato in
concorso.
Il
20 giugno 2013, in Siracusa, a conclusione di una articolata attività
investigativa, i militari della Stazione Carabinieri di Graniti, unitamente a
quelli della Stazione Carabinieri di Belvedere di Siracusa, hanno dato
esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP
del Tribunale di Messina, a carico di una donna di 47 anni residente a Siracusa,
indagata per truffa aggravata e furto aggravato in concorso ai danni di una pensionata 89enne di
Graniti (ME).
Il
provvedimento cautelare è stato notificato a RESIZZI SCALORA Giovanna, nata a Palermo, cl. 1966, residente a Siracusa,
pregiudicata, già sottoposta al regime degli arresti domiciliari. Analogo
provvedimento restrittivo è stato notificato in un Comune del nord’Italia anche
nei confronti della figlia di quest’ultima, SESTA Giuseppa, nata a Roma, cl. 1991, ma domiciliata a Belpasso
(CT).
Secondo
quanto riportato nel provvedimento cautelare, il 30 agosto 2012, le due donne, dopo
essersi presentate presso l’abitazione della pensionata 89enne quali assistenti
socio-sanitarie, avevano richiesto ed ottenuto dalla vittima il pagamento della
somma di 100,00 euro, paventando la possibilità di un incremento dell’ammontare
della pensione.
Nella
circostanza, altresì, una volta all’interno dell’abitazione della vittima, m
entre
una delle due donne, che si era qualificata quale medico, convinceva la vittima
a sottoporsi a dei massaggi, l’altra con un’azione fulminea, agendo
indisturbata, sottraeva alla malcapitata la somma contante di 44.000,00 euro, che l’anziana donna
deteneva all’interno di un baule della camera da letto.
I
Carabinieri, a seguito della denuncia di quanto si era verificato, avviavano
una complessa ed articolata attività investigativa, all’esito della quale,
hanno raccolto importanti elementi circa le responsabilità penali delle citate RESIZZI
SCALORA Giovanna e SESTA Giuseppa.
Nei
giorni scorsi, il GIP del Tribunale di Messina, concordando pienamente con la
richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata dall’A.G. peloritana,
che ha condiviso i risultati delle indagini dei Carabinieri della Stazione di
Graniti, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti
delle due prevenute.
Al
termine delle formalità di rito, pertanto, RESIZZI SCALORA Giovanna è stata
associata presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi come disposto dall’A.G.
mandante mentre la figlia è stata associata in un Istituto penitenziario del
nord’Italia.
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