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Reggio Calabria, Ordine dei Medici: un protocollo d’intesa sulla legalità

Un protocollo d’intesa sulla legalità fra Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi. Il primo esempio in Italia di una sinergia di questo tipo, fra enti, giunge dalla riva dello Stretto e costituisce una pietra miliare per garantire medici e pazienti. Da oggi, in poi, infatti, la Procura della Repubblica di Palmi, notizierà l’Ordine dei Medici reggino sul coinvolgimento in procedimenti penali di camici bianchi in modo tale che questo possa prendere i provvedimenti conseguenziali previsti, fra l’altro, dalle regole in materia deontologica.
Ad aprire l’incontro è stato il segretario dell’Ordine dei Medici, Vincenzo Nociti, che ha evidenziato come sia lo stesso codice deontologico che impone al medico un comportamento consono al decoro ed alla dignità della professione medica legandolo a valori cardine come la solidarietà, l’umanità e l’impegno civile.

“E’ motivo di grande soddisfazione e orgoglio – ha chiosato Vincenzo Nociti – essere i precursori di un percorso di legalità fra un ente ordinistico e l’istituzione deputata, in assoluto, al rispetto delle regole. C’è stato un grande spirito di collaborazione fra le due parti che ha portato alla redazione di un protocollo che testimonia come l’Ordine dei Medici abbia ormai assunto una matrice propositiva nell’ambito della cultura civile andando a valorizzare tutte le positività del vivere quotidiano”.
“E’ un passo avanti verso la legalità – ha sottolineato Giuseppe Creazzo, Capo della Procura di Palmi – che è stato possibile grazie alla sensibilità dimostrata dall’Ordine dei Medici in questa direzione; un input che è stato subito accolto positivamente dal mio ufficio D’ora in avanti, sarà più facile, per l’Ordine dei Medici tutelare l’onorabilità dell’ente e dell’intera categoria, attingendo con maggiore facilità i procedimenti penali che riguardano i propri iscritti sempre nel rispetto della riservatezza e della segretezza delle indagini. L’Ordine dei Medici si è proiettato al futuro anche se ritengo che, questo passaggio, rappresenti solo una buona base di partenza per andare avanti verso una maggiore sinergia fra uffici giudiziari ed ordini rappresentativi di categorie professionali affinché si ponga in essere un sistema di maggior controllo e rigore. Mentre in passato, infatti, si assisteva all’indifferenza degli ordini professionali dinnanzi a vicende giudiziarie, anche gravi, che coinvolgevano propri iscritti, oggi non è più così”.
“Sembra che andiamo a scoprire l’acqua calda – ha concluso Creazzo – ma, in realtà, è la prima formalizzazione di una sinergia di questo tipo”.
L’utilità del protocollo d’intesa è stata illustrata dal Presidente dell’Ordine dei Medici, Pasquale Veneziano.
“Molto spesso – ha evidenziato il massimo rappresentante dei camici bianchi reggini – abbiamo appreso l’esistenza di procedimenti penali, anche per reati gravi, a carico di nostri iscritti solo attraverso gli organi di informazione con le ovvie difficoltà ad adottare i provvedimenti disciplinari conseguenziali in quanto si poneva il problema di avere delle fonti ufficiali. Proprio per questo, si è potuto verificare, non per colpa nostra, che non venissero presi, tempestivamente, i dovuti provvedimenti a carico di questi medici, indagati o imputati per fatti molto gravi. Con il protocollo che firmiamo, oggi, con la Procura della Repubblica di Palmi, compiamo un passo fondamentale a che ciò non accada più in quanto è imprescindibile per l’Ordine dei Medici, in casi del genere, avere notizie di prima mano”.
“Questo protocollo d’intesa – ha chiuso il Presidente dell’Ordine – ci consentirà di lavorare meglio nell’interesse della categoria e dei pazienti”.
Davanti ai flash ed alla telecamere, poi, il Procuratore Capo di Palmi, Giuseppe Creazzo, ed il Presidente dell’Ordine dei Medici, Pasquale Veneziano hanno siglato ufficialmente il protocollo, mettendo nero su bianco una sinergia, per certi versi, rivoluzionaria. 

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