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Quando la "cattiva" notizia uccide.

Gazzetta del Sud, Paolo Toscano, Giuseppe Toscano. Le domande sono per voi e non solo.


Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) 7 giugno 2013 - Il signor Giuseppe Toscano, ex portavoce, profumatamente pagato, dell'ex sindaco di Melito Gesualdo Costantino, arrestato per ndrangheta, e fratello di Paolo Toscano, caposervizi (attualmente sembra con tutor) presso la Gazzetta del Sud ed infine il signor Domenico Vincenzo Vinci.

Cosa hanno in "Comune" questi signori? Semplice. Entrambi (Vinci e Giuseppe Toscano) un legame stretto con l'ex sindaco Costantino. E siccome noi siamo curiosi per natura vogliamo approfondire.

Come è nato il rapporto tra Costantino e il Toscano Giuseppe? Chi ha voluto che il Toscano Giuseppe occupasse quel ruolo? Perchè il Toscano Giuseppe anneriva il volto del sottoscritto sulla Gazzetta del Sud? Voleva dare dei segnali? Chi gli ha consentito di fare tutto questo? E' stato segnalato da qualcuno a Costantino? E se sì da chi e perchè?

Chi ha consentito a Giuseppe Toscano di fare sulla Gazzetta del Sud questo? Il fratello Paolo che è caposervizi per le pagine di Reggio Calabria e provincia?

Ricordiamo che la Gazzetta negli ultimi tempi qualche svista madornale l'ha anche presa. Una festa di Madonna raccontata con dovizia di particolari, ma mai esistita, dal giornalista Paolo Toscano. La morte annunciata di Rocco Musolino e mai avvenuta con Paolo Toscano caposervizi.

Insomma sembra che i fratelli Toscano in casa della Gazzetta del Sud abbiano un ascendente molto forte. Sarà per le loro capacita giornalistiche? Diversamente non mi spiego questo continuo soprassedere.

Abbiamo approfondito il loro percorso "professionale" e sinceramente abbiamo trovato: zero inchieste, solo "veline", qualche incidente e qualche festicciola. Almeno questo siamo riusciti a trovare. Chiaramente speriamo di essere smentiti e di dare ai fratelli Paolo e Giuseppe Toscano quello che è loro. Ad ognuno il suo.

Ultima chicca del signor Paolo Toscano. Pubblica (o fa pubblicare) in prima pagina della Gazzetta del Sud una sentenza di primo grado come se fosse, si evince dal titolo, una condanna definitiva. Sin qua nulla di strano direte voi. Ebbeno no.

La notizia riguardava il sottoscritto, Luigi Palamara, e guarda caso si trattava di una vicenda familiare molto delicata e per certo non così scontata. Chiedo. Signor Paolo Toscano, è questo il modo di fare giornalismo? E' sicuro che dietro non ci sia un fatto personale? Si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa visto i miei articoli, dei mesi scorsi, che riguardavano suo fratello Giuseppe e i legami all'ex sindaco Costantino, e il suo modo di pubblicare le mie foto sulla Gazzetta del Sud? Il suo essere portavoce di un sindaco arrestato per ndrangheta, e nel contempo corrispondente della Gazzetta del Sud?

Giusto per essere chiaro. Nessun altro quotidiano ha dato la notizia con la rilevanza data da lei. E per quello che può servire, neanche noi con la modestia dei nostri numeri (ottantamila lettori quotidiani) avremmo dato a mai daremo notizie di questo tipo. Ma sà signor Paolo Toscano ognuno ha il suo metro e i suoi metodi. Evidentemente in casa Gazzetta del Sud a lei è consentito questo.

A me sembra, se così fosse, che il Dottor Morgante in primis, e il suo direttore responsabile, non sappiano, o non le abbiano ancora detto, che fare giornalismo non è un fatto di questioni personali da risolvere con questo o quello articolo. Ma questa è solo una riflessione che le giro e giro ai suoi superiori e al suo tutor. Certo non vuole essere una accusa. Ce ne guarderemmo bene. Sappiamo bene come fare giornalismo noi. 

Lei, signor Paolo Toscano, con la mia foto (oltretutto di mia proprietà e non autorizzata alla pubblicazione su Gazzetta del Sud) e il suo titolo in prima pagina sulla Gazzetta del Sud, ha voluto gettare fango sul mio nome, sulla mia onorabilità?

Guardi questa foto e se la fissi bene nella sua memoria. Forse capirà quale siano le responsabilità di chi ha un ruolo nel fare giornalismo.

Ma di questo me ne darà conto nelle sedi opportune. E se anche da lì ne uscirà indenne le ricordo che c'è una GIUSTIZIA DIVINA, dalla quale certamente non sfuggirà.


Arriviamo al signor Domenico Vincenzo Vinci, già querelato e rinviato a giudizio per diffamazione nei miei confronti. Di lui mi limito a dire solo poche cose. Mi auguro che presto emerga e in forma ufficiale la sua posizione che lo vede legato al Costantino. E poi che continui così. Presto risolverà i miei problemi economici. La diffamazione continua per me sarà solo fonte di guadagno. Non altro. Sic et simpliciter.

Lezioni non ne diamo a nessuno. noi poniamo solo domande e affrontiamo questioni. LP

N.B. Finisce oggi dopo due giorni la mia auto sospensione da Direttore Editoriale di MNews.IT. Ritorno al mio posto e soprattutto a fare il lavoro che più amo al mondo. Scrivere.

Luigi Palamara
Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT




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