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Perchè Pennisi non fu ascoltato dalla procura di Reggio Calabria?

A dicembre del 2012 i legali di Cisterna chiesero alla procura di Reggio Calabria di sentire Pennisi in merito alle informazioni acquisite da Silipo. Ma la procura non lo fece mai. 


Ecco parte della richiesta di audizione• 
Vorrà il Pubblico Ministero procedere all’escussione del dr. Roberto Pennisi, magistrato in servizio presso la Direzione nazionale antimafia, al fine di conseguire da costui la narrazione di quanto spontaneamente riferitogli dal dr. Luigi Silipo a proposito dell’attività di indagine svolta a carico del dr. Cisterna. Il dr. Cisterna non solo non ha alcuna consapevolezza di un’asserita innocenza del funzionario di polizia, ma anzi ritiene di avere – anche in virtù del racconto di quel colloquio del dr. Pennisi – conseguito la piena certezza circa la colpevolezza del dr. Silipo in ordine ai fatti riferiti. L’escussione del dr. Pennisi è, quindi, elemento imprescindibile per la ricostruzione della vicenda in questione.

OMISSIS

IN CONCLUSIONE

Non v’è atto, accertamento o il più superfluo dei commenti provenienti da quel funzionario che sia risolto in favore del dr. Cisterna e, guarda caso, nessuna delle asserite «sviste» è stata mai favorevole all’indagato; a dispetto di qualunque legge statistica e probabilistica. Immaginare che un funzionario così gratificato dall’Amministrazione per la sua professionalità possa aver errato tante volte sarebbe una grave offesa all’intelligenza e all’esperienza di ciascuno e ben lo intenderanno le SS.LL. non appena avranno assunto le dichiarazioni del consigliere Pennisi. Quindi, ogni altra diversa “lettura” dei fatti attribuiti al dr.Silipo nell’imputazione provvisoria come meri “errori”, non può prescindere dall’insieme delle vicende sin qui ricostruite le quali escludono una conduzione ordinata e legittima delle investigazioni.

Roma, 11 dicembre 2012

Nerina Gatti

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