Riceviamo e pubblichiamo
Movimento Politico “AZIONE DEMOCRATICA PER IL VIBONESE”
I problemi che spesso ci sono negli enti pubblici sono quasi sempre imputabili ad una non adeguata legislazione, fenomeno questo che è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi vent’anni, evidenziando in modo inconfutabile la mediocrità del legislatore spesso catapultato nelle aule parlamentare senza avere la minima cognizione dell’importate Ufficio.
La legge n. 81 del 25 marzo 1993 ha introdotto una novità molto importante e significativa dal punto di vista della completezza del sistema democratico introducendo l’elezione diretta del sindaco e del presidente della provincia però, stranamente, il legislatore si dimentica di stabilire il numero dei consiglieri da eleggere in presenza di una sola lista partecipante alle elezioni. Questa manchevolezza, non di poco conto, ha comportato diversità di comportamenti all’atto della proclamazione degli eletti e tanta confusione nel caso in cui si determinava la volontà di chiudere una determinata esperienza amministrativa in quanto non si sapeva quale era il numero dei consiglieri per determinare lo scioglimento del consiglio comunale. A questa grave carenza legislativa ha posto rimedio il Testo Unico degli enti locali, approvato con Dlgs 267 del 2000, che all’art. 71 stabilisce “che in presenza di una sola lista vengono eletti tutti i candidati compresi nella lista ed il candidato a sindaco collegato”. Nelle more della opportuna integrazione legislativa la carente norma aveva causato una enormità di problemi in diversi comuni compreso il comune di Nicotera, nel quale era stata eletta una amministrazione comunale con la partecipazione alle elezioni di una sola lista elettorale, nel momento in cui si sono verificate le contestuali dimissioni di diversi consiglieri comunali per determinare lo scioglimento del consiglio.
I tempi passano ma il legislatore non è al passo con i tempi per sua stessa negligenza, infatti, se aveva un senso indire le elezioni per eleggere una amministrazione anche in presenza di una sola lista perché in qualche modo le forme di garanzia e di controllo, che dovrebbero essere esercitate dall’opposizione, venivano assolte dal CORECO, che per quanto definito spesso, comitato di comodo, esercitata un certo controllo sugli atti ma, nel momento in cui i Comitati di Controllo sono stati aboliti dalla legge costituzionale n. 3 del 18/10/2001 chi assolve agli importanti compiti di garanzia e di controllo? Nessuno! Perché sarebbe risibile se qualcuno pensasse che questo compito venga assolto dai revisori dei conti nominati, guarda caso, dagli amministratori stessi. Le elezioni del 26 e 27 u.s. hanno messo in luce ancor di più le carenze della norma infatti, in più comuni, che si è andato a votare in presenza di una sola lista, non si è raggiunto il quorum richiesto e, addirittura, nel piccolo comune calabresi di Roccaforte del Greco si è stabilito il record negativo di partecipazione al voto con l’11% degli aventi diritto.
E allora ci chiediamo e chiediamo al legislatore distratto di correre ai ripari o per istituire un organo di controllo terzo, al quale attribuire le funzioni di controllo sugli atti degli enti locali o per inserire nella norma “che in presenza di una sola lista elettorale le elezioni non vengono decretate”. Noi, che consideriamo la partecipazione popolare ed il confronto democratico alla base della democrazia, propendiamo per quest’ultima ipotesi in quanto amministrare un comune in assenza della opposizione e senza che ci sia una selezione democratica degli amministratori oltre ad essere anacronistico e veramente da rigettare.
Nel concludere invitiamo i parlamentari, in particolari quelli eletti in Calabria, a farsi parte attiva e presentare le opportune modifiche legislative affinché in futuro non ci siamo consessi comunali privi della opposizione che oltre ad essere “il sale della democrazia” e, sicuramente, da deterrente a possibili inciuci politici e non solo che specialmente nel meridione possono facilitare rapporti politico – affaristiche - mafiose.
Nicotera, lì 29.05.2013
Il Vice Presidente
(Vincenzo Comerci)
Movimento Politico “AZIONE DEMOCRATICA PER IL VIBONESE”
I problemi che spesso ci sono negli enti pubblici sono quasi sempre imputabili ad una non adeguata legislazione, fenomeno questo che è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi vent’anni, evidenziando in modo inconfutabile la mediocrità del legislatore spesso catapultato nelle aule parlamentare senza avere la minima cognizione dell’importate Ufficio.
La legge n. 81 del 25 marzo 1993 ha introdotto una novità molto importante e significativa dal punto di vista della completezza del sistema democratico introducendo l’elezione diretta del sindaco e del presidente della provincia però, stranamente, il legislatore si dimentica di stabilire il numero dei consiglieri da eleggere in presenza di una sola lista partecipante alle elezioni. Questa manchevolezza, non di poco conto, ha comportato diversità di comportamenti all’atto della proclamazione degli eletti e tanta confusione nel caso in cui si determinava la volontà di chiudere una determinata esperienza amministrativa in quanto non si sapeva quale era il numero dei consiglieri per determinare lo scioglimento del consiglio comunale. A questa grave carenza legislativa ha posto rimedio il Testo Unico degli enti locali, approvato con Dlgs 267 del 2000, che all’art. 71 stabilisce “che in presenza di una sola lista vengono eletti tutti i candidati compresi nella lista ed il candidato a sindaco collegato”. Nelle more della opportuna integrazione legislativa la carente norma aveva causato una enormità di problemi in diversi comuni compreso il comune di Nicotera, nel quale era stata eletta una amministrazione comunale con la partecipazione alle elezioni di una sola lista elettorale, nel momento in cui si sono verificate le contestuali dimissioni di diversi consiglieri comunali per determinare lo scioglimento del consiglio.
I tempi passano ma il legislatore non è al passo con i tempi per sua stessa negligenza, infatti, se aveva un senso indire le elezioni per eleggere una amministrazione anche in presenza di una sola lista perché in qualche modo le forme di garanzia e di controllo, che dovrebbero essere esercitate dall’opposizione, venivano assolte dal CORECO, che per quanto definito spesso, comitato di comodo, esercitata un certo controllo sugli atti ma, nel momento in cui i Comitati di Controllo sono stati aboliti dalla legge costituzionale n. 3 del 18/10/2001 chi assolve agli importanti compiti di garanzia e di controllo? Nessuno! Perché sarebbe risibile se qualcuno pensasse che questo compito venga assolto dai revisori dei conti nominati, guarda caso, dagli amministratori stessi. Le elezioni del 26 e 27 u.s. hanno messo in luce ancor di più le carenze della norma infatti, in più comuni, che si è andato a votare in presenza di una sola lista, non si è raggiunto il quorum richiesto e, addirittura, nel piccolo comune calabresi di Roccaforte del Greco si è stabilito il record negativo di partecipazione al voto con l’11% degli aventi diritto.
E allora ci chiediamo e chiediamo al legislatore distratto di correre ai ripari o per istituire un organo di controllo terzo, al quale attribuire le funzioni di controllo sugli atti degli enti locali o per inserire nella norma “che in presenza di una sola lista elettorale le elezioni non vengono decretate”. Noi, che consideriamo la partecipazione popolare ed il confronto democratico alla base della democrazia, propendiamo per quest’ultima ipotesi in quanto amministrare un comune in assenza della opposizione e senza che ci sia una selezione democratica degli amministratori oltre ad essere anacronistico e veramente da rigettare.
Nel concludere invitiamo i parlamentari, in particolari quelli eletti in Calabria, a farsi parte attiva e presentare le opportune modifiche legislative affinché in futuro non ci siamo consessi comunali privi della opposizione che oltre ad essere “il sale della democrazia” e, sicuramente, da deterrente a possibili inciuci politici e non solo che specialmente nel meridione possono facilitare rapporti politico – affaristiche - mafiose.
Nicotera, lì 29.05.2013
Il Vice Presidente
(Vincenzo Comerci)
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