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L'ennesima conferenza stampa sull'ospedale di Melito..."Eravamo quattro amici al bar, che volevano cambiare il mondo"

Ospedale di Melito? Nooo! Azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli-Evoli…“Sei come l'onda che non sosta mai/e come l'onda vieni e te ne vai/io son la riva ferma ad aspettare/ogni capriccio del tuo strano amore/un giorno m'ami e un giorno m'abbandoni/dovrei fuggirti e non ti so lasciar./Ondamarina, amarti come t'amo è una sfortuna/in ogni tua carezza c'è una spina/in ogni tuo sorriso c'è una pena./Ondamarina, sei bella e incanti più di una sirena/ma chi ti fece fu una fata strana/ti diede tutto e non ti diede un cuor./
QUELLA TELENOVELA DEL NOSOCOMIO DELLA DISCORDIA, ORA, PASSATA LA BURIANA DEL PIANO DI RIENTRO, TAVOLO MASSICCI ED ALTRE MANNAIE, IL PD LANCIA LA SFIDA A SCOPELLITI CON UNA PROPOSTA DI LEGGE SALVA-EVOLI
Domenico Salvatore


 Duopolio, bipartitismo, centrodestra, centrosinistra, inciucio, papocchio. L’enigma della Sfinge. Amici, nemici, ammèdici…Delizioso Beniamino...” Se vuoi goder la vita/vieni quaggiú in campagna,/é tutta un’altra cosa/vedi il mondo color di rosa,/quest’aria deliziosa/non é l’aria della cittá./Svegliati con il gallo,/specchiati nel ruscello,/bacia la tua compagna/che t’accompagna col somarello./Ogni figliolo è un fiore nato sulla collina,/baciane una dozzina. Oh! Che felicitá…/Mai nella storia plurisecolare  del nosocomio c’è stata tanta attenzione verso quest’area Grecanica; per il presidio sanitario. Giornali a tiratura nazionale come…Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, il Giornale,( i locali, possono titolare tutti i giorni sul “Tiberio Evoli”, un nuovo Eldorado) Striscia la Notizia, la RAI, Canale 5, le televisioni locali, le antenne radiofoniche, le agenzie di stampa, i giornali online; ed ancora senatori, deputati, presidenti della Regione e della Provincia, ministri e  sottosegretari, leaders nazionali dei partiti. Non vi dico amici lettori sovrani della fioritura di associazioni che…nascono, crescono, si riproducono e muoiono. Sebbene i tempi dell’opulenza, delle vacche grasse, spighe piene, bagordi, crapula, sciala e fa festa, siano stati fagocitati dalla crisi tipo Wall Street; virtuale, artificiale o reale che sia. L’ombelico del mondo? Il tempio di Apollo e Delfi non c’entra e la Pizia nemmeno.

Eppure il ben vasto comprensorio melitese, sta polarizzando l’attenzione di tutti. E tutti, ri diffe o di raffe, carambola, rimbalzo e sponda, si proiettano sulla ‘Riviera della Zagara’, per i profani, “improvviso” paradiso artificiale del turismo di massa. Avete contato i convegni a go-go, le tavole rotonde, meeting, conventions, assemblee di ogni ordine,tipo e grado, seminari, simposi, colazioni, pranzi e cene di lavoro, congressi, conferenze, riunioni e chi più ne ha più ne metta?  L’amore per l’ospedale è un’altalena…”…e' un girotondo la felicita'/oggi la tocchi domani non si sa/ti svegli un bel mattino con il sole/e il pomeriggio il sole non c'e' piu'/a questo mondo tutto va su e giu'/e nell'amore me lo insegni tu/oggi mi lasci domani sei con me/e' un altalena il nostro amor/mai mai mai mai mai/non ci lasceremo mai mai mai mai mai/non ci lasceremo mai/puo' morire anche l'ultima illusione/l'amore no/ma se un bel giorno tu mi lascerai/per un capriccio che ti prenderai/puo' darsi/che incontrandoci in stazione/ci metteremo a ridere perche'/a questo mondo tutto va su e giu'/…”Proprio come diceva Orietta Berti. “Tiberio Evoli” se ci sei batti un colpo! Al Festival di Sanremo del 1957, Claudio Villa, il reuccio indimenticabile della canzone italiana, interpretò una canzone, “Ondamarina”, che sembra calzare a pennello sulla telenovela dell’ospedale  cittadino…“Sei come l'onda che non sosta mai/e come l'onda vieni e te ne vai/io son la riva ferma ad aspettare/ogni capriccio del tuo strano amore/un giorno m'ami e un giorno m'abbandoni/dovrei fuggirti e non ti so lasciar./Ondamarina, amarti come t'amo è una sfortuna/in ogni tua carezza c'è una spina/in ogni tuo sorriso c'è una pena./Ondamarina, sei bella e incanti più di una sirena/ma chi ti fece fu una fata strana/ti diede tutto e non ti diede un cuor./Ma un'ora è come un giorno/e un giorno è come un anno/il tempo sembra eterno se tu non sei con me./Ondamarina, tu che sorridi sul mio cuore in pena/ricorda che la vita è a volte strana/un altro forse riderà di te./Ma un'ora è come un giorno/e un giorno è come un anno/il tempo sembra eterno se tu non sei con me./Ondamarina, tu che sorridi sul mio cuore in pena/ricorda che la vita è a volte strana/un altro forse riderà di te./E come il pescator non abbandona/il mare che gli da vita e gli da pena/così se non ti sento a me vicina/non vivo e cerco te... ondamarina./”. Siamo andati stamani sul favoloso ‘Lungomare dei Mille’ di Melito Porto Salvo; paradise beach della “Riviera della Zagara”, ai piedi di Pentidattilo, per vedere coi nostri occhi, quanto siano bugiardi i dispensatori teleguidati di bandierine azzurre, di vele blu ed altre quisquilie similari. Agli altri il pennacchio della bandierina; a Melito, decine di migliaia di bagnanti, turisti, gitanti e vacanzieri entusiasti, euforici ed in delirio. Così va il mondo. Sic transit gloria mundi! Siamo appoggiati alla balaustra.

Da una Mercedes, parcheggiata, escono suoni di canzoni immortali di Gino Paoli… “Sapore di sale,/ sapore di mare,/ che hai sulla pelle,/ che hai sulle labbra,/ quando esci dall'acqua/e ti vieni a sdraiare/ vicino a me/ vicino a me….”. E più in là dal juke box di un noto lido, l’ugola d’oro della divina Giuni Russo, irradia…” Un'estate al mare/Voglia di remare/Fare il bagno al largo/Per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni/Un'estate al mare/Stile balneare/Con il salvagente per paura di affogare/Sopra i ponti delle autostrade/C'è qualcuno fermo che ci saluta/Senti questa pelle com'è profumata/Mi ricorda l'olio di Tahiti/…”. Spaziando , la nostra angolazione incoccia un cortiletto del “Bar del Sole” , noto anche come “Nuovo Fiore”; biancheggiano al sole di giugnarello africano alcune file di comode poltroncine. Dietro lo steccato, un gruppetto di bagnanti, in attesa del primo bagno antimeridiano, chiacchiera allegramente…”Eravamo quattro amici al bar/che volevano cambiare il mondo/destinati a qualche cosa in più/che a una donna ed un impiego in banca/si parlava con profondità/di anarchia e poi di libertà/tra un bicchier di Coca ed un caffè/tiravi fuori i tuoi perché e /proponevi i tuoi farò/  davanti ad un tavolo per quattro persone.

La conferma, di una riunione, ma non chiamatela conferenza stampa, arriva per mezzo di uno spiffero, mentre sfogliamo il Corriere della Sera da Ciccio Demetrio, sul Corso Garibaldi. “Ovviamente”, Melitoonline-Mnews, non è stato invitato e nemmeno avvisato dagli organizzatori. Poco male. Non lo hanno fatto …nemmeno i presunti amici…”ci guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io”; che, turandoci il naso, al massimo potremmo definire “conoscenti”. Noi non pensiamo, che qualcheduno o qualcosa, da questa parte, tramite “ teste di legno ”, faccendieri e trafficoni, voglia controllare l’informazione. Anzi, lo neghiamo. Sebbene, la buon’anima del “divo Giulio” Andreotti, solesse dire che…”A pensare male, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”. Nonostante la presenza di due consiglieri regionali (Nino De Gaetano e Demetrio Naccari Carlizzi) e del commissario provinciale della Federazione del PD on. Girolamo De Maria, sono ben poche le persone presenti. Come si evince anche dalle immagini in nostro possesso. Quelle, non possono essere alterate dalle malelingue, abituate a pescare nel torbido e fare il bastian contrario, a prescindere. Sempre e comunque. Ci sono anche, questa sì è una notizia, i corrispondenti dei quotidiani cartacei e qualche altro. Sebbene ad un certo punto, come da prassi si alzano e se ne vanno, piantando in asso i relatori. Tuttavia, lo scrivente non ha posto domanda alcuna. Meglio per tutti, no? Nemmeno un notissimo sindacalista, lì presente. Qualche altro ha tentato di intrufolarsi; di…spezzare l’armonia; ma puntuale la ‘voce’ di… cerbero, lo ha zittito. C’era lì, ma stranamente, non è intervenuto, pure un “Masaniello” di grido, che si è battuto per l’ospedale e non solo. Benchè, i motivi dell’astensione, possano essere di altra natura. Una velina, contenente una proposta di legge, si posa sul nostro tavolino a bordo campo. L’accettiamo volentieri. Almeno lui, un presunto addetto stampa, ha una dignità che sposta le montagne;diversamente da altri, pagati profumatamente, che non ci hanno mai “passato” uno straccio di foglietto. Nemmeno di rimbalzo e carambola.

Le domande dei giornalisti erano a dir poco, alla camomilla; se non dejà vu. Trite e ritrite. Il serpente si morde la coda. Intendiamoci, Nino De Gaetano e Demetrio Naccari, sono due  abili nocchieri della politica e saprebbero bene come uscirne fuori dal labirinto delle più insidiose domande; senza il filo di Arianna. Tuttavia non sono stati…disturbati più di tanto. Si apprende, nelle more, del “breakfast” mattutino, direttamente in ospedale. Escluso!Siamo una voce fuori dal coro dei sottomessi, asserviti, schiavizzati, appiattiti, servi del sistema, schiavi del potere e questo è il nostro destino. Non c’è stato un grosso cambiamento  in mezzo secolo. Chi lotta e combatte per la democrazia e per la libertà, non è ben visto dai frustrati, complessati, inibiti, repressi e perché no, masochisti. Ospedale di Melito, un vaso di coccio fra due di ferro. Non saranno i carneadi o i dottori azzeccagarbugli a salvarlo. E men che meno, i ciarlatani di piazza. Figurarsi i don abbondio, succubi di don rodrigo. Tempo fa, se la memoria non c’inganni, l’Area Grecanica, aveva addirittura  quattro assessori regionali o cinque Giuseppe Nicolò di Bova Marina, Leone “Lillo” Manti (eletto anche al Parlamento) di Bova Marina,…Mimmo Crea di Melito, Saverio Zavettieri di Bova Marina (tre volte deputato), Pasquale Tripodi di Bova Marina. E prima ancora, due assessori provinciali (Domenico Crea l’altro  di Melito ed Alfredo Palumbo di Melito; quest’ultimo addirittura vicepresidente della Provincia). Troppa grazia Sant’Antonio! Mimmo Crea incappò nelle grinfie della Giustizia; Saverio Zavettieri, in quelle della ‘ndrangheta, che tentò di ammazzarlo a colpi di lupara; Pasquale Maria Tripodi fu inquisito, sebbene ne uscì assolto. C’è anche, la parentesi del tre volte consigliere provinciale, dottor Nino Romeo di Melito; se non quella del consigliere provinciale Nino Stillittano di Montebello; Saverio Zuccalà di San Lorenzo; Ercole Nucera di Roccaforte; Pasquale ‘Lillo’Nucera Condofuri; Antonio Ligato di San Lorenzo,. Poi venne lo tsunami e tutto finì. Zero consiglieri provinciali; zero consiglieri regionali. Eccezion fatta per Pierpaolo Zavettieri, “ripescato”. E tutta una serie di uffici pubblici desaparecidos o mai pervenuti…Catasto, ENEL, Usl 30, Distretto Scolastico, Ufficio Provinciale delle Poste, Comunità Montana, Circoscrizione per l’avviamento al lavoro, Polizia Stradale, Commissariato della P.S. Pretura e fors’anche il Giudice di Pace, il Tribunale, l’ospedale; a parte le scuole superiori, promesse e deliberate, mai pervenute. Tra l’indifferenza generale ed il disinteresse totale.

Ma “dietro” tanto sfascio, non c’è il disegno perverso di un grande vecchio o di una lobby, congrega o conventicola, oligarchia o massoneria. Nooo! Dietro, c’è: ignoranza, analfabetismo strumentale e di ritorno, arroganza, prepotenza, superbia, presunzione, sfrontatezza, sfacciataggine, irriverenza, pressapochismo, qualunquismo, relativismo, bla-bla, poco rispetto per la libertà e la democrazia, odio per la cultura, astio per la comunicazione, disprezzo per l’aggregazione, rancore per la Chiesa; avversione per i partiti, i sindacati, l’associazionismo, il volontariato. Senza fare di tutte le erbe un fascio, ci sono i buoni ed i cattivi, i bianchi ed i neri, i guelfi ed i ghibellini. Il voto non solo non è libero. I talenti? Ci sono ed anche in buon numero. Ed allora? O si chiudono a riccio nella loro turris eburnea sfiorati appena da don Abbondio, o, salgono sul primo aereo utile e chi s’è visto s’è visto. Amen! Ma non chiamatela fuga di cervelli. Machissenefrega?Tremila, dal 1990. Sebbene gli ultimi tre censimenti della popolazione, dicono che quella di Melito, sia sempre in aumento e le scuole cittadine, non perdano classi. I partiti? Sono andati a patrasso, se non a babboriveggioli. Forse, a “Chi l’ha visto?”. Benchè da questa parte, per vederli, servisse il cannocchiale di Monte Palomar. Quanti problemi! Quanti personaggi in cerca d’autore! Ab uno, disce omnes. Per la prossima riunione o conferenza stampa, se non convegno, non c’è da spettare molto. Sono tutti lì a stropicciarsi le palpebre; a strapparsi i capelli; a lacerarsi le vesti; a gridare…Aiuto! Aiuto!É scappato il leone. Per vedere di nascosto l’effetto che fa. Vengo anch’io, no tuo. Vengo anch’io, no tu no, ma perché? Perché no! Sul Corso Garibaldi deserto, sono tutti al mare, si sfoglia la classica margherita dell’ospedale…chiude, non chiude, chiude, non chiude…Domenico Salvatore


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