Editors Choice

3/recent/post-list

Tra IMU e Prima casa, la situazione di chi vuole acquistare il primo immobile



Bisogna superare l’attuale sistema di tassazione della prima casa: intanto con lo stop ai pagamenti di giugno per dare il tempo a Governo e Parlamento di elaborare insieme e mettere in pratica rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti”.

Queste le parole del neo-eletto Presidente del Consiglio Enrico Letta, pronunciate a Montecitorio il 29 aprile scorso. Le ipotesi sul futuro dell’IMU sono diverse e vanno dal semplice slittamento alla rimodulazione, sino a giungere all’eliminazione completa auspicata da alcune parti politiche.

Il governo Letta inizia i lavori con una serie di questioni spinose da affrontare: l’IMU sulla prima casa infatti ha portato nelle tasche dello Stato circa 2 miliardi di lire, che in caso di annullamento della tassa dovranno essere reperiti in altro modo. Sull’operato del nuovo governo Letta vigila anche l’occhio severo di Bruxelles, che attende di vedere le misure che l’Italia intende adottare per onorare gli obiettivi stabiliti senza indebitarsi nuovamente.

Parallelamente al problema dell’IMU il governo sta cercando di risolvere anche la crisi del mercato immobiliare, dovuta soprattutto alla scarsa disponibilità delle banche nell’erogare i prestiti ai comuni cittadini, che sempre più spesso si trovano ad avere una posizione lavorativa precaria o comunque a tempo determinato.

Giovani coppie e prima casa

La situazione delle giovani coppie o comunque delle persone sotto i 35/40 anni che vogliono acquistare la prima casa è quella più complicata, data la difficile condizione lavorativa generalizzata che coinvolge intere generazioni di disoccupati e lavoratori atipici.

Da un paio d’anni circa lo Stato ha stanziato dei fondi pubblici per sostenere i nuclei familiari giovani nell’acquisto della prima abitazione, rivolgendo le proprie risorse sia a coppie coniugate senza figli che a famiglie con figli o ancora a genitori single con minori a carico.

I requisiti stabiliti inizialmente per poter accedere al Fondo si sono rivelati nel tempo più penalizzanti che altro, dato che, ad esempio, si richiedeva che il 50% del reddito della famiglia candidata fosse regolato da un contratto a tempo indeterminato (un fattore praticamente irrealizzabile nell’Italia odierna).

L’anno scorso c’è stata una riformulazione del regolamento d’accesso per le famiglie e sono state attuate alcune migliorie, come l’abolizione della clausola del 50%, l’innalzamento del tetto massimo di reddito da 35.000 a 40.000 euro l’anno e soprattutto il divieto per le banche di richiedere assicurazioni extra per la concessione del mutuo.

Prima casa ecologica e a prezzo calmierato con Ecocittà
Un’ottima soluzione per le giovani famiglie precarie può essere quella di acquistare una casa green, possibilmente alimentata con energia pulita e costruita con materiali ecologici, in grado non solo di sostenere l’ambiente ma anche di abbattere i costi delle utenze.
A Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata, sta sorgendo un vero e proprio quartiere eco-sostenibile, grazie a un progetto che unisce imprenditori locali e investitori internazionali.
Il nascente agglomerato urbano, dall’evocativo nome Ecocittà, è in fase di costruzione all’interno di un’ex area industriale, che fino a qualche anno fa ospitava una fabbrica di ceramiche.
Dopo la bonifica del terreno in fase di completamento, si sta ora procedendo all’edificazione di quattordici moduli abitativi, interamente realizzati con materiali geotermici. Gli edifici saranno adibiti non solo ad abitazioni private (alcune delle quali, grazie a un accordo col comune, saranno vendute in regime di edilizia convenzionata a prezzo calmierato), ma anche a negozi, uffici e attività private di vario tipo.
Ecocittà si sviluppa attorno al concetto di “abitare sostenibile”, che ripropone il sistema di “comunità equa e solidale” basata sulla condivisione delle risorse e sul sostegno reciproco. Un esempio di riqualificazione e modernizzazione urbanistica che consentirà di restituire ai cittadini un'area che in passato ha creato diversi disagi sotto forma di spazi verdi e parcheggi pubblici in linea con i principi estetici che distinguevano le città italiane.
Ecocittà rappresenta dunque un modo di vivere non solo sostenibile per l’ambiente ma anche utile per combattere la crisi economica, oltre che positivo dal punto di vista dell’integrazione sociale.

Posta un commento

1 Commenti

  1. 194.000 per un 70 metri quadrati scarsi....in edilizia convenzionata...sembra essere un prezzo davvero calmierato.

    RispondiElimina