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Roberta Ragusa. |
PISA, 17 Maggio 2013 - È durato poco più di un'ora l'interrogatorio in procura, come persona informata dei fatti, di Giancarla Tabucchi, la madre di Antonio Logli, unico indagato con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere per la scomparsa della moglie Roberta Ragusa avvenuta la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012.
Sul contenuto del colloquio con il pm Aldo Mantovani non è trapelato nulla se non il fatto che la donna ha risposto alle domande del magistrato. All'uscita dalla procura la mamma di Logli, accompagnata dall'avvocato Roberto Cavani, difensore dell'indagato, non ha risposto alle domande dei giornalisti protetta dallo stesso legale che ha ribadito più volte, e con malcelato nervosismo, che «non avevano nulla da dire».
In mattinata erano invece stati ascoltati altri tre testi, due geologi vicini di casa di Logli e un dipendente della scuola guida di famiglia sulla circostanza riferita da Loris Gozi, il teste che vide Logli litigare di notte in strada con una donna la sera della scomparsa di Roberta Ragusa, secondo la quale qualcuno la mattina seguente lo accompagnò presso la sua abitazione a chiedere notizie della moglie svanita nel nulla la sera precedente. I tre hanno però negato di essere stati in compagnia dell'indagato la mattina del 14 gennaio.
CASO RAGUSA: PISA, SENTITI IN PROCURA TRE TESTIMONI.
Tre persone sono state sentite in Procura a Pisa come testimoni nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa di Roberta Ragusa, la donna di 45 anni sparita dalla sua abitazione di Gello (Pisa) nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Si tratta di due geologi e di un dipendente dell'autoscuola di proprietà della famiglia Logli; Roberto Logli, marito della Ragusa, è l'unico indagato con le accuse di occultamento di cadavere e omicidio volontario. Le tre persone sentite oggi sono state ascoltate dopo che il 'supertestimonè Loris Gozi ha riferito agli inquirenti che la notte della scomparsa di Roberta vide il Logli litigare con una donna fuori dalla sua abitazione, intorno all'1.30, mentre il marito della Ragusa ha sempre riferito di essere andato a dormire poco prima di mezzanotte. Gozi ha poi raccontato che il mattino dopo Logli venne a casa sua accompagnato da un'altra persona, che non è stata ancora identificata. Le tre persone sentite oggi in Procura hanno negato di essere mai andate con il Logli a casa del supertestimone.
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