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Quel tabù del lavoro, come ti erudisco il pupo

Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo 23), 1948
MA L’ITALIA È UNA REPUBBLICA…(AF)FONDATA SUL LAVORO E LA SOVRANITÁ APPARTIENE AI “SIGNORI DELL’ECONOMIA”?
Domenico Salvatore

“Il Paese sta morendo”, farfugliavano i big della politica in quella  campagna elettorale nell’agorà e nell’arengo, alcuni senza
saperlo, in articulo mortis, di fronte ai gonzi per vocazione ed agli allocchi per professione. Mentre gli spifferi siberiani mordevano le ossa…”Gennaio mette ai monti la parrucca, fabbraio grandi e piccoli imbacucca…L’ideale per congelare la crisi, il malcontento, il malumore ed i…debiti. Salvo poi in perfetto stile doppiogiochista, andare  in passerella sui network più gettonati ed alla moda, a rimangiarsi tutto; a blaterare formule astratte ed astruse, sibilline, complicate ed oscure, che non avevano né capo e nè coda; e che non stavano n+ in cielo e né in terra. Sembrava che leggessero il…bugiardino; se non le istruzioni per l’uso.  I vincenti (Renzi, Berlusconi, Monti, Grillo) ed i perdenti se non desaparecidos (Fini, Casini, Cesa, Diliberto, Ferrero, Pannella, Nucara, Rutelli ecc.), avevano in comune un solo progetto:il lavoro per i giovani, per i disoccupati, i para occupati, i sottooccupati. Ma soprattutto per la ripresa. Non quella famosa, tra Cassius Clay e George Foreman a Kinshasa. Lo sbraitavano ai quattro venti, più per convincere se stessi che per effettiva volontà. Loro malgrado, venivano citati, pezzi di Storia, nel bene e nel male…Lenin, Stalin, Hitler, Kennedy, Papa Giovanni XXIII°, Francisco Franco, Churchill, Roosevelt, Nasser, Hiro Hito, Khomeyni, Mao Tse Tung, Abdul Aziz Ibn Saud, Tatcher, Brandt, Kohl; non sappiamo quanto a proposito. Ma avevano la loro audience, anche Smith, Ricardo, Marx, Walras, Pareto, Marshall, Fisher, Keynes, Sraffa, Modigliani, Malthus. Dottori Dulcamara, se non ciarlatani di piazza, Azzeccagarbugli, ma non chiamateli mitomani e megalomani, sempre pronti ad estrarre il coniglio dal cilindro; di fronte ai creduloni, sempliciotti e paesani, disposti a far boccucce sino alle ore piccole per sentire le loro…s.

Bravi, bravissimi anche nelle citazioni brevi manu, per erudire il pupo…”Il lavoro rende liberi; Il lavoro nobilita l'uomo; Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità (Thomas Carlyle, Passato e presente, 1843);L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.(Massimo d'Azeglio, I miei ricordi, 1867 (postumo);L'uomo sano e saggio non si allontana mai dalla ragione e non si concede nessuno svago se non quello del proprio lavoro. (Henry James, La lezione del maestro, 1888); Il lavoro caccia i vizi derivanti dall'ozio; Lucio Anneo Seneca, Lettere a Lucilio, ca. 62/65; Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno.Voltaire, Candido o l'ottimismo, 1759.

Prigionieri di un sogno. Ricorderete certamente amici lettori, ci riferiamo alle generazioni più attempate, quelle “Feste del lavoro” plateali, oceaniche con bandiere, striscioni, altoparlanti sulla 500 o 600 Fiat. Nel nostro immaginario collettivo...”Compagni, lavoratori, proletari, questa sera in piazza parlerà l’onorevole…”Beppe Grillo, in campagna elettorale, aveva bluffato…”Se mi accordate la vostra fiducia, daremo mille euri il mese ai giovani ed ai disoccupati!”. Non per relata refero, né per sentito dire. C’eravamo anche noi in piazza, quella sera, con telecamere e fotocamere. Ma il Governo di Enrico Letta, che ha già incassato la fiducia in Parlamento, gli vorrebbe “rubare” il progetto. Parola di…’politico’. Mica di mercante o di marinaio. Investimenti, produzione, lavoro, ripresa…bla-bla, che fanno a pugni con debiti, passivo, morosità, condizioni economiche avverse, obbligazioni assunte. E le agenzie di rating come Moody's, Standard and Poor's e Fitch, si divertono a declassare…AAA, AA+, AA,     AA-, A+, AA-, BBB+, BBB, BBB-, BB+, BBB, B-, B+, BB-, CCC+,  CCC, CCC-, CC, C, CI…
Domenico Salvatore   



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