PALERMO: ARRESTATI DAI CARABINIERI DUE COINQUILINI ESPERTI PRODUTTORI E CON IL POLLICE VERDE. AVEVANO REALIZZATO UNA SERRA IN CASA, SCOPERTI ARBUSTI DI "CANAPA INDICA".
E' il risultato dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, che nel week-end hanno arrestato due coinquilini palermitani, esperti produttori e con il pollice verde, scoprendo una serra in casa cd. indoor, con la presenza di arbusti di "canapa indica", dotata di ogni sistema per la produzione, illecitamente occultati, in un appartamento prossimo al quartiere "Borgo Nuovo". I Carabinieri della Stazione Resuttana Colli, in collaborazione ai colleghi della Compagnia Palermo San Lorenzo, a seguito di mere indagini eseguite d'iniziativa, eseguivano un mirato servizio finalizzato alla repressione dello spaccio e produzione di sostanze stupefacenti, facevano irruzione all'interno di un appartamento sito al 3° piano di via Castellana.
Nell'appartamento in questione, venivano identificati due giovani, risultati in possesso di una grande quantità di sostanza stupefacente pronta per essere spacciata per tutto il week-end, responsabili di una coltivazione indoor, di "canapa indica".
I militari dell'Arma erano giunti all'individuazione dell'abitato, eseguendo una serie di servizi antidroga di non facile fattibilità, vista la presenza di diversi acquirenti che, soprattutto in orari serali, dove venivano registrati in un gran "via vai" di persone, con atteggiamento guardingo e sospettoso, nel predetto quartiere.
Si predisponeva un servizio di osservazione ad hoc! che permetteva quindi, di individuare un giovane giungere a piedi, che stava per entrare nel portone in questione. Prontamente bloccato dagli investigatori, ed identificato in LAZZANO Severino, questi riferiva di essere un inquilino del terzo piano. Da subito, si presentava agitato ed insofferente, pertanto, veniva sottoposto a perquisizione personale e addosso, trovato in possesso di due dosi di sostanza stupefacente del tipo "marijuana", sottoposte a sequestro.
Si provvedeva a irrompere nell'appartamento in questione, dove subito si avvertiva un forte odore acre e pungente tipico di sostanze stupefacenti.
L'appartamento era composto da sei ambienti, all'interno di una camera che si presentava completamente rivestita da un grosso telo di plastica che coibentava tutte le pareti, quindi non permettendo la fuoriuscita dell'odore della piantagione, vi era occultato un vero impianto per la coltivazione e produzione di "marijuana", composto da nr. 42 (quarantadue) piante alte circa cm. 40 ciascuno, dotata di un impianto di riscaldamento ed illuminazione con sistema "REFLEX - A -WING" che è uno schermo riflettente progettato per le serre che richiedono prestazioni avanzate alla coltivazione, nello specifico di "marijuana".
Detto impianto era collegato al soffitto con dei cavi tiranti, in modo da regolarne l'altezza in base alla crescita della piantagione, per fare in modo di poter emanare più calore e luce possibile, al fine di consentire una maggiore crescita ed in tempi più rapidi, mentre l'impianto era regolato da diversi TIMER che gestivano il funzionamento di accensione/spegnimento dell'illuminazione.
Un'altra stanza, era stata adibita all'essicamento delle piantine, dove erano state allestite delle corde posizionate da parete a parete ad altezza uomo, e sulle stesse posizionate alcune piantine già essiccate e pronte per essere imbustate.
In due cassettoni di un mobile appoggiati in terra, sono state rinvenute all'interno, varie dosi di sostanza stupefacente già essiccata pronte per essere spacciate al dettaglio nel week-end, il tutto per un peso complessivo di gr. 250 circa .
Nei pressi del letto vi era una scrivania con un cassetto, nel cui interno vi era altra sostanza stupefacente del tipo "marijuana" già essiccata e pronto per l'uso, per il peso complessivo di gr. 150 circa.
Nel salone, vi era un mobile con a sua volta all'interno alcuni rami secchi privi di foglie di marijuana, ed alcune lampade alogene, dello stesso tipo di quelle utilizzate per le lampade della stanza adibita a serra, inoltre vari sacchetti in cellophane per il confezionamento delle stesse e della sostanza per un peso complessivo di gr. 330 circa, il tutto sottoposto a sequestro. Anche nel bagno, è stato rinvenuto del concime e dei sacchi di terreno ed argilla espansa, necessaria per la fertilità del terreno, nonché alcuni contenitori di fertilizzanti per la produzione.
All'interno dell'appartamento vi era inoltre, una stanza chiusa a chiave, che a dire del LAZZANO Severino era del coinquilino tale FIACCABRINO Chalj, non presente al momento poiché al lavoro. Quest'ultimo al fine di proseguire le operazioni di P.G., veniva prelevato presso la sua sede lavorativa la società A.N.A.S., di Via Alcide De Gasperi, e condotto presso l'appartamento in questione.
Sulla propria persona a seguito di perquisizione personale, veniva rinvenuto un mazzo di chiavi, tra cui vi era la chiave d'ingresso dell'appartamento, ed all'interno della tasca del giubbotto vi era la chiave che permetteva di aprire la stanza chiusa.
All'interno della stessa, veniva rinvenuta dell'altra sostanza stupefacente già essiccata e pronta per essere spacciata del peso complessivo di gr. 100 circa, ed una lampada alogena uguale a quella usata per il sistema di produzione, un bilancino elettronico di colore nero marca "CANDY DROPS" posto sul tavolo d'ingresso con dei frammenti di sostanza e tre trita erba, tutto sottoposto a sequestro.
Alla luce di quanto sopra, LAZZANO Severino, nato a Palermo il 18.08.1985, ivi residente in Via Resuttana; FIACCABRINO Chalj, nato a Palermo il 25.07.1989, ivi residente in Via dell'Autonomia Siciliana, venivano dichiarati in stato di arresto per essere stati colti in flagranza di reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Per i due coinquilini "esperti produttori e con il pollice verde", si sono aperte le porte della Casa Circondariale "Ucciardone" di Palermo.
Palermo, 19 maggio 2013
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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