L'escalation della 'ndrangheta, su un territorio a naturale vocazione turistica, non è argomento, che possa essere preso sottogamba; tuttavia, il sindaco avvocato Salvatore Mafrici, difenderà unguibus et rostris, coi denti e con le unghie, la libertà e la democrazia, seriamente minacciate, come dissero anche Giuseppe Pignatone, Nicola Gratteri e Ottavio Sferlazza: "Il nostro Comune, in questi giorni, è balzato agli onori della cronaca non per il suo inestimabile patrimonio culturale, ma per l'operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di 22 presunti appartenenti alla cosca locale di Gallicianò. Nel manifestare, innanzitutto, piena fiducia ed apprezzamento alle Forze dell'Ordine e alla Magistratura per il lavoro costante a tutela dei nostri territori, vorrei ricordare però che Condofuri merita di avere pari risalto per le sue peculiarità, a partire dalla cultura grecanica, con le sue risorse artistiche e le sue bellezze naturalistiche".
CONDOFURI (RC) L'IMPROVVISA ' FIORITURA' DI 'NDRINE, NON FERMERÁ L'AZIONE POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Domenico Salvatore
Il giovane e dinamico sindaco, avvocato Salvatore Mafrici, elemento di punta del PD dell'area jonica reggina, non si sente un eroe e non rivendica di certo nessuna medaglia, ma ha le sue idee, circa la lotta alla mafia, che rimane uno dei punti cardine del suo programma. Senza nulla togliere ad altri sindaci, che in precedenza, si sono battuti con ardore. Verba movent, exempla trahunt. Tuttavia ritiene, che al di là del gioco "attenuanti generiche-aggravanti " ecc., si debba dare ampio e dettagliato risalto alle iniziative dell'amministrazione comunale, all'incomparabile bellezza dei suoi luoghi ameni e soavi; alle risorse artistiche ed alle sue bellezze naturalistiche. Ci sta mettendo la faccia, sostenuto dal PD e dalla comunità 'condofuriota', che lo ha sostenuto e sorretto. Non resta indifferente, distaccato e disinteressato, rispetto alla terza operazione della DDA reggina "Eldorado" ( 6 maggio 2013), che si unisce a 'Kontakorion e Parola d'onore' ( 15 aprile 2010), in soli tre anni. L'improvvisa (ma non troppo a sfogliare le pagine dei giornali di qualche anno fa)fioritura di locali di 'ndrangheta sul territorio, comunque, invita a riflettere e meditare…Condofuri, Amendolea, Limmara, San Carlo, Gallicianò…
Perfino la stessa magistratura, (che sul territorio coadiuva e coordina il lavoro della Polizia di Stato del locale Commissariato, diretto dal vice-questore aggiunto Filippo Leonardo; con la supervisione del questore di Reggio Calabria, Guido Longo e del capo della Squadra Mobile Gennaro Semeraro; e dell'Arma Benemerita dei Carabinieri, diretta dal maresciallo Carlo Livia, che si muove sotto le direttive del capitano Gennaro Cascone, comandante della Compagnia di Melito; tutti agli ordini del colonnello Lorenzo Falfèri, comandante provinciale), è rimasta sorpresa, ma non troppo dell'improvvisa moltiplicazione dei pani e dei pesci. In mezzo alla zizzania, non sarà agevole, separare il grano dal loglio. Quella di Salvatore Mafrici, si sente però, non è una 'vox clamantis in deserto'. Egli vuole assurgere a paladino della legalità e della trasparenza e fa affidamento sulla buona memoria…'memoria minuitur nisi eam exerceas' di se stesso e degli addetti ai lavori. Ricorda anche il Vangelo di Matteo…" Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande". "Il nostro Comune, in questi giorni, è balzato agli onori della cronaca non per il suo inestimabile patrimonio culturale, ma per l'operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di 22 presunti appartenenti alla cosca locale di Gallicianò. Nel manifestare, innanzitutto, piena fiducia ed apprezzamento alle Forze dell'Ordine e alla Magistratura per il lavoro costante a tutela dei nostri territori, vorrei ricordare però che Condofuri merita di avere pari risalto per le sue peculiarità, a partire dalla cultura grecanica, con le sue risorse artistiche e le sue bellezze naturalistiche». Così il sindaco Salvatore Mafrici all'indomani dell'inchiesta denominata "El Dorado".«Troppo spesso, infatti, – continua il primo cittadino - il nostro territorio è menzionato solo per i suoi aspetti negativi». In questo senso, l'Amministrazione si sta impegnando per rilanciare in particolare il borgo di Gallicianò attraverso progetti di varia natura. Nell'ambito della promozione turistica, rientra l'iniziativa che porterà, nella giornata di venerdì, all'arrivo di 70 visitatori provenienti dalla Grecia, in virtù di quel rapporto privilegiato che da sempre lega Condofuri alla Penisola Ellenica. Ricordiamo, inoltre, il PISL per la tutela e la valorizzazione dell'antica frazione che prevede 250mila euro da destinare ad attività di impulso socio-culturale.
Ma non è tutto. Il sindaco Mafrici menziona ancora un nuovo e ambizioso progetto che coinvolgerà l'intera area: «Proprio in questi giorni un team di professionisti sta lavorando in rete alla ricerca di idee innovative per rilanciare il territorio. Agronomi, tecnici specializzati, esperti del settore stanno ponendo le basi per lo sviluppo comunale a partire da tre borghi predefiniti: l'Amendolea con il suo castello e con l'istituzione di un museo archeologico; Condofuri superiore come centro di ospitalità diffusa e Gallicianò con la sua spiccata identità della cultura grecanica».
Infine, la giunta attende il rinnovo della convenzione per procedere al restauro della Cattedrale di San Giovanni Battista in contrada Gallicianò e si sta impegnando per recuperare, in fase di redazione del bilancio, le somme necessarie per intervenire sulla strada di accesso al borgo, ripristinandone la viabilità". La piccola Gallicianò, capitale dell'isola ellenofona, assieme a Bova, conosciuta in tutto il mondo della cultura per la sua valenza etnografica, architettonica e monumentale, è finita sulle pagine dei mass-media per tutt'altre questioni:mafia per esempio.
Da decenni, , repetita iuvant, ci battiamo sulla stampa, per la piccola, invisibile, infinitesimale parte di nostra competenza, affinchè, questa piccola capitale grecofona, venga collegata al mondo civile con una strada degna di questo nome. Scripta manent, verba volant. Le 'mulattiere' di dipietrina' memoria, lasciano il tempo che trovano. Poi, c'è una seconda questione, che attiene all'amianto ondulato; di cui, hanno parlato, in campagna elettorale (ed anche dopo) i "ragazzi della Via Paal" di Look Around You, a proposito dei tumori e delle leucemie, che hanno sterminato la popolazione del centro grecanico. Turismo e progresso; strada ed emancipazione. Non potest servire duobus dominis. Regione, Provincia e Comune, non possono giocare a nascondino od a rimpiattino, se non al gioco della lippa. Facta non verba. Servono i fatti, per poter conservare la credibilità, sale della politica. A Gallicianò, serve pure una politica occupazionale. A partire dalle cooperative locali. Comunque, una valvola di sfogo per la disoccupazione, che potrebbe avere effetti positivi ( o letali) sulla conservazione della lingua madre. Altra segnalazione, beati pauperes spiritu, senza avere la pretesa di essere il "Pharos di Alessandria", né il "Colosso di Rodi" riguarda l'apertura all'Univeristà e la proliferazione di relazioni con scuole, enti, associazioni, volontariato, politica e chi più ne abbia, più ne metta.
Non serve chiudersi nella turris eburnea, aspettando la manna dal cielo. Ultima segnalazione last non least…I finanziamenti, non possono essere 'una tantum', ma debbono essere, imperativo categorico, 'una semper'. Il cavallo di troia della crisi economica, se non il luogo comune dei tempi di vacche magre e spighe vuote, non si applicano. Figurarsi la spending review. Si tagli altrove. È l'ultima ratio. Poi, l'Apocalipse now. Ognuno, deve fare la sua parte, invece di rispondere come Rhett Butler a Rossella O'Hara, in "Via col vento"…"Francamente, me ne infischio". I Pooh e prima ancora i The Rokes, cantano… "La notte cade su di noi/ la pioggia cade su di noi/ la gente non sorride più /vediamo un mondo vecchio che/ ci sta crollando addosso ormai.../ ma che colpa abbiamo noi?/ Sarà una bella società/ fondata sulla libertà /però spiegateci perché/ se non pensiamo come voi/ ci disprezzate... come mai?/ Ma che colpa abbiamo noi?/… ". Gallicianò e Bova, caput mundi della grecanicità? Sarà! Ma non si fanno le nozze coi fichi secchi. A meno che non si trovi il Mecenate di turno, che si accolli tutte le spese. Il grande Orazio ammoniva che…"Carmina non dant panem". Dante Alighieri, infatti, non ricavò un centesimo dalla Divina Commedia, e così il Petrarca, il Parini ed altri illustri poeti. Non stiamo perorando la causa di nessuno…cicero pro domo sua, ma soltanto, quella della cultura. E sa Dio, quanti "crotali e naja-naja" sibilando, ogni giorno, sputano palate di fango e soffiano veleno, contro di noi e contro la testata giornalistica, che abbiamo l'onore ( e l'onere) di rappresentare…semel in die, licet insanire?
Mestatori, faccendieri, trafficoni, affaristi, doppiogiochisti, sempre pronti a gettare l'acqua sporca col bambino dentro; a lanciare sassi in piccionaia. Di quale colpa ci siamo macchiati? Cocciuti, a voler fare informazione, cultura ed opinione in Calabria. Nella derelitta provincia reggina poi…Ma quando mai ?!?!? Nemmeno, se potessimo esprimere un desiderio al genio della 'Lampada di Aladino'. La fioritura di clan di mafia, ha colto di sorpresa solamente gli allocchi ed i gonzi. Non gli addetti ai lavori che sui singoli personaggi, hanno scritto fascicoli, dossier e faldoni grossi così. La cronaca asettica ed impersonale ha "cantato" più di una volta per fatti e persone coinvolte in vicende di vario sapore…sequestro di persona, rapina, scippo e furto, omicidio, sparatorie anche in pieno giorno, atti vandalici, lesioni, reati e delitti contro il patrimonio e la persona, truffa all'AIMA ed alla CEE, ricatti, minacce ed intimidazioni, lettere anonime, telefonate estorsive, associazione per delinquere di stampo mafioso, voto di scambio, traffico di armi e droga, rakett delle estorsioni, riciclaggio di denaro sporco e così via. Tutto accertato e dimostrato, ma soprattutto certificato nelle aule dei tribunali e passato in giudicato. A parte le ultime operazioni s'intende. E senza voler criminalizzare niente e nessuno. Domenico Salvatore
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Luigi Palamara
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CONDOFURI (RC) L'IMPROVVISA ' FIORITURA' DI 'NDRINE, NON FERMERÁ L'AZIONE POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Domenico Salvatore
Il giovane e dinamico sindaco, avvocato Salvatore Mafrici, elemento di punta del PD dell'area jonica reggina, non si sente un eroe e non rivendica di certo nessuna medaglia, ma ha le sue idee, circa la lotta alla mafia, che rimane uno dei punti cardine del suo programma. Senza nulla togliere ad altri sindaci, che in precedenza, si sono battuti con ardore. Verba movent, exempla trahunt. Tuttavia ritiene, che al di là del gioco "attenuanti generiche-aggravanti " ecc., si debba dare ampio e dettagliato risalto alle iniziative dell'amministrazione comunale, all'incomparabile bellezza dei suoi luoghi ameni e soavi; alle risorse artistiche ed alle sue bellezze naturalistiche. Ci sta mettendo la faccia, sostenuto dal PD e dalla comunità 'condofuriota', che lo ha sostenuto e sorretto. Non resta indifferente, distaccato e disinteressato, rispetto alla terza operazione della DDA reggina "Eldorado" ( 6 maggio 2013), che si unisce a 'Kontakorion e Parola d'onore' ( 15 aprile 2010), in soli tre anni. L'improvvisa (ma non troppo a sfogliare le pagine dei giornali di qualche anno fa)fioritura di locali di 'ndrangheta sul territorio, comunque, invita a riflettere e meditare…Condofuri, Amendolea, Limmara, San Carlo, Gallicianò…
Perfino la stessa magistratura, (che sul territorio coadiuva e coordina il lavoro della Polizia di Stato del locale Commissariato, diretto dal vice-questore aggiunto Filippo Leonardo; con la supervisione del questore di Reggio Calabria, Guido Longo e del capo della Squadra Mobile Gennaro Semeraro; e dell'Arma Benemerita dei Carabinieri, diretta dal maresciallo Carlo Livia, che si muove sotto le direttive del capitano Gennaro Cascone, comandante della Compagnia di Melito; tutti agli ordini del colonnello Lorenzo Falfèri, comandante provinciale), è rimasta sorpresa, ma non troppo dell'improvvisa moltiplicazione dei pani e dei pesci. In mezzo alla zizzania, non sarà agevole, separare il grano dal loglio. Quella di Salvatore Mafrici, si sente però, non è una 'vox clamantis in deserto'. Egli vuole assurgere a paladino della legalità e della trasparenza e fa affidamento sulla buona memoria…'memoria minuitur nisi eam exerceas' di se stesso e degli addetti ai lavori. Ricorda anche il Vangelo di Matteo…" Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande". "Il nostro Comune, in questi giorni, è balzato agli onori della cronaca non per il suo inestimabile patrimonio culturale, ma per l'operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di 22 presunti appartenenti alla cosca locale di Gallicianò. Nel manifestare, innanzitutto, piena fiducia ed apprezzamento alle Forze dell'Ordine e alla Magistratura per il lavoro costante a tutela dei nostri territori, vorrei ricordare però che Condofuri merita di avere pari risalto per le sue peculiarità, a partire dalla cultura grecanica, con le sue risorse artistiche e le sue bellezze naturalistiche». Così il sindaco Salvatore Mafrici all'indomani dell'inchiesta denominata "El Dorado".«Troppo spesso, infatti, – continua il primo cittadino - il nostro territorio è menzionato solo per i suoi aspetti negativi». In questo senso, l'Amministrazione si sta impegnando per rilanciare in particolare il borgo di Gallicianò attraverso progetti di varia natura. Nell'ambito della promozione turistica, rientra l'iniziativa che porterà, nella giornata di venerdì, all'arrivo di 70 visitatori provenienti dalla Grecia, in virtù di quel rapporto privilegiato che da sempre lega Condofuri alla Penisola Ellenica. Ricordiamo, inoltre, il PISL per la tutela e la valorizzazione dell'antica frazione che prevede 250mila euro da destinare ad attività di impulso socio-culturale.
Ma non è tutto. Il sindaco Mafrici menziona ancora un nuovo e ambizioso progetto che coinvolgerà l'intera area: «Proprio in questi giorni un team di professionisti sta lavorando in rete alla ricerca di idee innovative per rilanciare il territorio. Agronomi, tecnici specializzati, esperti del settore stanno ponendo le basi per lo sviluppo comunale a partire da tre borghi predefiniti: l'Amendolea con il suo castello e con l'istituzione di un museo archeologico; Condofuri superiore come centro di ospitalità diffusa e Gallicianò con la sua spiccata identità della cultura grecanica».
Infine, la giunta attende il rinnovo della convenzione per procedere al restauro della Cattedrale di San Giovanni Battista in contrada Gallicianò e si sta impegnando per recuperare, in fase di redazione del bilancio, le somme necessarie per intervenire sulla strada di accesso al borgo, ripristinandone la viabilità". La piccola Gallicianò, capitale dell'isola ellenofona, assieme a Bova, conosciuta in tutto il mondo della cultura per la sua valenza etnografica, architettonica e monumentale, è finita sulle pagine dei mass-media per tutt'altre questioni:mafia per esempio.
Da decenni, , repetita iuvant, ci battiamo sulla stampa, per la piccola, invisibile, infinitesimale parte di nostra competenza, affinchè, questa piccola capitale grecofona, venga collegata al mondo civile con una strada degna di questo nome. Scripta manent, verba volant. Le 'mulattiere' di dipietrina' memoria, lasciano il tempo che trovano. Poi, c'è una seconda questione, che attiene all'amianto ondulato; di cui, hanno parlato, in campagna elettorale (ed anche dopo) i "ragazzi della Via Paal" di Look Around You, a proposito dei tumori e delle leucemie, che hanno sterminato la popolazione del centro grecanico. Turismo e progresso; strada ed emancipazione. Non potest servire duobus dominis. Regione, Provincia e Comune, non possono giocare a nascondino od a rimpiattino, se non al gioco della lippa. Facta non verba. Servono i fatti, per poter conservare la credibilità, sale della politica. A Gallicianò, serve pure una politica occupazionale. A partire dalle cooperative locali. Comunque, una valvola di sfogo per la disoccupazione, che potrebbe avere effetti positivi ( o letali) sulla conservazione della lingua madre. Altra segnalazione, beati pauperes spiritu, senza avere la pretesa di essere il "Pharos di Alessandria", né il "Colosso di Rodi" riguarda l'apertura all'Univeristà e la proliferazione di relazioni con scuole, enti, associazioni, volontariato, politica e chi più ne abbia, più ne metta.
Non serve chiudersi nella turris eburnea, aspettando la manna dal cielo. Ultima segnalazione last non least…I finanziamenti, non possono essere 'una tantum', ma debbono essere, imperativo categorico, 'una semper'. Il cavallo di troia della crisi economica, se non il luogo comune dei tempi di vacche magre e spighe vuote, non si applicano. Figurarsi la spending review. Si tagli altrove. È l'ultima ratio. Poi, l'Apocalipse now. Ognuno, deve fare la sua parte, invece di rispondere come Rhett Butler a Rossella O'Hara, in "Via col vento"…"Francamente, me ne infischio". I Pooh e prima ancora i The Rokes, cantano… "La notte cade su di noi/ la pioggia cade su di noi/ la gente non sorride più /vediamo un mondo vecchio che/ ci sta crollando addosso ormai.../ ma che colpa abbiamo noi?/ Sarà una bella società/ fondata sulla libertà /però spiegateci perché/ se non pensiamo come voi/ ci disprezzate... come mai?/ Ma che colpa abbiamo noi?/… ". Gallicianò e Bova, caput mundi della grecanicità? Sarà! Ma non si fanno le nozze coi fichi secchi. A meno che non si trovi il Mecenate di turno, che si accolli tutte le spese. Il grande Orazio ammoniva che…"Carmina non dant panem". Dante Alighieri, infatti, non ricavò un centesimo dalla Divina Commedia, e così il Petrarca, il Parini ed altri illustri poeti. Non stiamo perorando la causa di nessuno…cicero pro domo sua, ma soltanto, quella della cultura. E sa Dio, quanti "crotali e naja-naja" sibilando, ogni giorno, sputano palate di fango e soffiano veleno, contro di noi e contro la testata giornalistica, che abbiamo l'onore ( e l'onere) di rappresentare…semel in die, licet insanire?
Mestatori, faccendieri, trafficoni, affaristi, doppiogiochisti, sempre pronti a gettare l'acqua sporca col bambino dentro; a lanciare sassi in piccionaia. Di quale colpa ci siamo macchiati? Cocciuti, a voler fare informazione, cultura ed opinione in Calabria. Nella derelitta provincia reggina poi…Ma quando mai ?!?!? Nemmeno, se potessimo esprimere un desiderio al genio della 'Lampada di Aladino'. La fioritura di clan di mafia, ha colto di sorpresa solamente gli allocchi ed i gonzi. Non gli addetti ai lavori che sui singoli personaggi, hanno scritto fascicoli, dossier e faldoni grossi così. La cronaca asettica ed impersonale ha "cantato" più di una volta per fatti e persone coinvolte in vicende di vario sapore…sequestro di persona, rapina, scippo e furto, omicidio, sparatorie anche in pieno giorno, atti vandalici, lesioni, reati e delitti contro il patrimonio e la persona, truffa all'AIMA ed alla CEE, ricatti, minacce ed intimidazioni, lettere anonime, telefonate estorsive, associazione per delinquere di stampo mafioso, voto di scambio, traffico di armi e droga, rakett delle estorsioni, riciclaggio di denaro sporco e così via. Tutto accertato e dimostrato, ma soprattutto certificato nelle aule dei tribunali e passato in giudicato. A parte le ultime operazioni s'intende. E senza voler criminalizzare niente e nessuno. Domenico Salvatore
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