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Melito, è nato Umberto Laface

Melito Porto Salvo è nato Umberto Laface, figlio di Tommaso e Lorenza, nipote, del geometra l'ex sindaco omonimo



Figlio di Tommaso e Lorenza Capua, nipote “rampollo” dell’ex sindaco di Melito, geometra Umberto Laface, di cui porta nome e cognome
MELITO PORTO SALVO, LUNGA E FELICE VITA AL NEONATO UMBERTO BENITO LAFACE!
Domenico Salvatore

MELITO PORTO SALVO-Un altro bel lieto evento in casa Laface. Un giorno speciale. Il pieno di emozioni come quelle che provengono dalle canzoni di: Lucio Battisti, Pooh, Morandi, Celentano, Ranieri, Mina, Pravo, Cinguetti, Nannini e così via. L’arrivo del pargoletto, non è solo la continuazione della specie. È la Grazia di Dio, che entra e riempie la vita di gioia e letizia; inonda la casa di felicità ed allegria. Ci verrebbe voglia di dire, (nel Paese dei poeti, santi, pittori, musicisti, navigatori): un altro scolaro; se non venisse  bollata  come…deformazione professionale; un altro cittadino che pagherà le tasse; non sarà un altro disoccupato. Molti marmocchi, nascono in trasferta, rispetto alla possibilità di venire al mondo nel nosocomio “Tiberio Evoli” come tantissimi altri; per non dire “in cattività”. La struttura sanitaria, era attrezzata con un reparto invidiato da tutti e con un primario (Il dottor Pasquale Baccellieri), dotato di esperienza, competenza e professionalità da luminare della medicina. Il cavallo di troia della spending review  ed altre alchimie burocratiche, come i famigerati “Piani di rientro” se non cavilli pretestuosi, come il celeberrimo “Tavolo Massicci”, sono serviti per “tagliare” ospedali interi, ali, mezze ali, reparti e divisioni con la mannaia del boia.

Non è stata una pazzia…semel in anno, licet insanire…ma un  calcolo degno di Diogene di Sinope. Non ha potuto vedere la luce nell’ospedale cittadino, per i problemi legati al punto nascita, che obtorto collo, è stato costretto a chiudere i battenti. Si spera che almeno, il “sacrificio di Isacco”, serva per salvare il presidio ospedaliero, dalla caduta, dall’oblio e dall’anonimato, dopo la decadenza. Così, il piccolo Umberto Benito Laface, (soffice e delicato come un batuffolo di cotone, in braccio a mamma, sotto lo sguardo amorevole di nonno Umberto ed ovviamente orgoglioso di papà Tommaso, in casa a Lembo) ha visto i suoi natali, “fuori casa”, nella clinica “ Villa Aurora”, dove opera un altro luminare dell’Ostetricia e Ginecologìa, dottor Nino Quartuccio, altro benemerito sanitario “purosangue” melitese, profondo conoscitore del “Corpus Hippocraticum”. Incontriamo per caso “da Mariù”, l’ex sindaco del comune di Melito Porto Salvo. Dallo scambio di convenevoli, salta fuori la meravigliosa, splendida notizia dell’arrivo della ‘cicogna’ in casa Laface. Il geometra Laface, non ha bisogno delle nostre presentazioni. Noto urbi et orbi. Professionista ammirato, stimato e benvoluto, tra i più preparati del settore, amministratore, uomo di partito, marito, padre e nonno. Vibra come le corde di un violino, per l’arrivo del primo nipote, che porta il suo nome e cognome. Il professionista ha altre tre figlie  sposate, che lo hanno “fatto” nonno. I nonni, amano tutti i nipoti, non c’è nemmeno bisogno di ricordarlo. Umberto Laface è felice, come un fanciullo, che corre dietro l’aquilone sbatacchiato dalla folata di vento. Non dimentica di ringraziare tutti. A partire dal Padreterno e da Maria Santissima di Porto Salvo, Nostra Signora e Patrona.

 I medici ed infermieri, ma soprattutto il figlio che ha rispettato la tradizione (coi tempi che corrono, non era affatto scontato) e la nuora, la gentile signora Lorenza Capua; un suo bisnonno, se la memoria non c’inganni, “memoria minuitur, nisi eam exerceas”, era il deputato e senatore Antonio Capua, medico, Sottosegretario di Stato all'Agricoltura e Foreste nel Governo Scelba e nel I° Governo Segni, ambasciatore (fratello dell’avvocato Alberto sindaco per diversi anni). Il geometra, ci accoglie nella casa di Lembo, sede di un avviato studio tecnico e dopo i convenevoli e la “bicchiriata”…”Domenico, scruscimu”, posa con il nipotino in braccio per la foto storica da mandare on line sul nostro giornale. Un messaggio per parenti, amici e conoscenti, scripta manent, verba volant. Il geometra Laface, ne ha tanti. Un altro lieto evento. Un altro giorno gioioso. Ascoltiamo il verso di Cicerone su Sardanapalo…”Edamus, bibamus, gaudeamus post mortem nulla voluptas”. Domenico Salvatore








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