Nella serata del 24 aprile u.s., al culmine
di articolate ed incessanti
attività investigative, condotte in Italia ed Oltreoceano dalle Squadre Mobili
di Reggio Calabria ed Alessandria e del R.O.S. dei Carabinieri, con il
coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, è stato
rintracciato e catturato nella città di Medellín
(Colombia) il latitante TRIMBOLI Domenico, alias
Pasquale, nato a Buenos Aires (Argentina) il 23.07.1954, legato ad ambienti di ‘ndrangheta della fascia Jonica reggina
(Natile di Careri e zone limitrofe).
Il TRIMBOLI era latitante dal 2009 allorché veniva colpito da una ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio
Calabria per traffico di stupefacenti e
figurava nell’elenco nazionale, stilato dal Ministero dell’Interno, dei
ricercati più pericolosi della ‘ndrangheta
calabrese che, com’è noto, costituisce il maggiore sodalizio criminale che
controlla i mercati nazionali della cocaina.

Nelle fasi precedenti alla cattura, secondo plurime acquisizioni
investigative, corroborate dai pregressi e numerosi esiti giudiziari nei suoi
confronti, si era acclarato che il latitante vivesse, da qualche tempo, in una località della Colombia, dove si
ritiene potesse vantare della libertà di movimento necessaria ad organizzare
esportazioni di ingenti quantitativi di cocaina verso i mercati clandestini
italiani ed europei.
Pertanto, sono stati attivati tutti i flussi informativi dal Ministero
dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza verso la Colombia, attraverso il
Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (S.C.O.) che ha provveduto
ad interessare il collaterale Servizio Centrale per la Cooperazione
Internazionale di Polizia (S.C.I.P.), incardinato nella
Direzione Centrale della Polizia Criminale di Roma. A seguito di ciò, gli
agenti della Polizia nazionale colombiana e dell’INTERPOL, appositamente allertati, hanno organizzato specifici e prolungati
servizi di pedinamento ed osservazione tramite i quali, nella tarda serata del
24 u.s. (ora locale colombiana), si giungeva alla localizzazione ed alla
cattura del calabrese.
Il predetto trascorreva il suo periodo di latitanza dal 10 febbraio 2009
essendosi sottratto all’esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in
carcere n. 669/2004 RGNR e n. 2642/2004 RGIP-59/07 ROCC, emessa dal GIP presso
il Tribunale di Reggio Calabria per il delitto di traffico di sostanze
stupefacenti, nell’ambito dell’operazione di Polizia Giudiziaria“Chiosco grigio”, condotta dal G.O.A.
della Guardia di finanza di Catanzaro, nel corso della quale sono stati
deferiti all’Autorità Giudiziaria nr. 35 soggetti, ritenuti
responsabili, a vario titolo, dei delitti di traffico di stupefacenti.
L’operazione “Chiosco grigio”, che
prende il nome del luogo, sito ad Alessandria, in cui, abitualmente, alcuni degli
indagati si davano appuntamento per discutere dei loro affari illeciti, consentiva
di fare piena luce sulle attività illecite di una organizzazione legata ad
alcune cosche della Locride; il gruppo era ritenuto capace di avere anche dei
contatti con esponenti di spicco del traffico internazionale di droga dal Sud
America al Medio Oriente.
Il TRIMBOLI è un personaggio ben noto alle forze dell’ordine italiane e
straniere, in quanto annovera risalenti pregiudizi per detenzione abusiva di armi, ma soprattutto per i reati in materia di sostanze
stupefacenti in concorso con altri soggetti.
In particolare, già nel 1992, era stato arrestato a Fiumicino (RM),
presso l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”, poiché colpito da un provvedimento
di unificazione degli Ordini di esecuzione, emessi dalla Corte d’Appello di
Milano e dalla Corte di Assise di Lugano (Svizzera) per espiare pene residue
per traffico di stupefacenti.
Qualche anno dopo, in data 4 luglio 1997, il
TRIMBOLI veniva nuovamente arrestato insieme ad altre 14 persone calabresi, del
Nord Italia e colombiani (per i quali l’A.G. reggina avanzava richiesta di arresto
provvisorio ai fini dell’estradizione), per traffico di stupefacenti, nel corso
dell’operazione di Polizia Giudiziaria denominata “Domingo”, condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal
Commissariato P.S. di Bovalino (RC), su disposizione del G.I.P. del Tribunale
di Reggio Calabria.
Da ultimo, il TRIMBOLI, indicato quale referente dei potenti cartelli di
Medellín (Colombia) per il traffico
di ingenti quantitativi di droga dal Sud America all’Europa, non appena
estradato in Italia, dovrà scontare una condanna, in via definitiva, alla pena
di anni 12 di reclusione, 40.000 euro di multa e anni 3 di libertà vigilata,
per un cumulo di pene relative a delitti in materia di droga, commessi in
Italia ed all’estero.
Reggio
Calabria, 26 aprile 2013.
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