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Roma, tutti con il nasino all'insù per sentire..."Habemus Papam", per vedere affacciato alla finestra il successore di Pietro

Quattro scrutini al giorno per eleggere il nuovo Papa che prenderà il posto del dimissionario (Papa emerito della Chiesa) Benedetto XVI°. Le modalità di elezione del papa hanno subìto numerose trasformazioni nel corso dei secoli. Inizialmente veniva eletto dal popolo e dal clero romano. Alcuni, fonte Wikipedia, vennero nominati dall'imperatore del Sacro Romano Impero, che si avvaleva di questa facoltà attraverso il Privilegium Othonis, un documento stipulato il 1º febbraio del 962 dall'imperatore Ottone I e del quale si avvalsero anche i suoi successori, fino a Enrico III. Nel caso di papa Fabiano, l'elezione avvenne allorché una colomba si posò sul suo capo. Questo venne considerato come un inequivocabile segno della designazione divina. Nella chiesa delle origini il Papa veniva eletto come tutti gli altri vescovi, con il concorso del clero e della comunità romana. Col passare degli anni la componente laica venne eliminata dall'elettorato attivo. Ciò nonostante l'influenza del potere temporale non venne meno, si pensi al fatto che la nomina del vicario di Pietro era ratificata con proprio placet dall'imperatore. Solo con il Decreto di Niccolò II del 1059 il clero e il popolo romano vengono definitivamente espulsi dal processo di elezione del Papa e l'elettorato attivo viene riservato ai cardinali-vescovi.

EGO ANNUNTIO VOBIS MAGNUM GAUDIUM, HABEMUS PAPAM…CARDINALEM…QUI SE IMPOSUIT NOMEN…

L'elezione del papa viene decisa dai cardinali riuniti in conclave (diritto risalente al 1059, stabilito con un sinodo in Laterano voluto da papa Niccolò II) tramite votazione segreta che richiede la maggioranza dei due terzi. Il conclave si riunisce non prima di quindici giorni e non oltre i venti dall'inizio della sede apostolica vacante. I cardinali durante tutta la durata del conclave non possono avere alcun contatto con l'esterno. Per gli scrutini si tengono quattro votazioni al giorno e il loro esito è segnalato ai fedeli all'esterno con una fumata, nera se negativo, bianca se positivo. Qualsiasi maschio battezzato celibe, secondo il diritto canonico, cioè che non ha contratto un matrimonio cattolico, può essere eletto papa (sebbene l'elezione di un non vescovo sia avvenuta raramente) e se non ha ancora ricevuto gli ordini sacri gli vengono subito conferiti e viene consacrato vescovo. Le norme in vigore per la sede vacante, per lo svolgimento del conclave e per l'elezione del nuovo papa sono state promulgate nella costituzione apostolica Universi Dominici Gregis da papa Giovanni Paolo II nel 1996.
Domenico Salvatore

ROMA-Tutti gli occhi del mondo, per il secondo giorno consecutivo, sono puntati sul più famoso comignolo del pianeta, da cui è già uscita la prima fumata nera. Segno, che il nuovo Papa, che prenderà il posto del Papa emerito Benedetto XVI°, dimissionario, ancora non sia stato eletto. La procedura per votazione segreta che richiede la maggioranza dei due terzi, prevede quattro scrutini il giorno. A partire dal tredicesimo giorno di conclave, si procede al ballottaggio, sempre mantenendo la maggioranza dei due terzi per la validità dell'elezione, tra i due cardinali più votati nell'ultimo scrutinio. Quindi l’eletto passerà nella Camera lachrimatoria; una piccola stanza sulla sinistra dell'altare della cappella Sistina, dove dopo l'accettazione all'elezione, il nuovo papa si reca per vestire i paramenti bianchi e rossi; e dove è stato posizionato lo stender con i paramenti sacri, realizzati dalla storica sartoria Gammarelli. Poi il cardinale camerlengo, di Santa Romana Chiesa, Tarcisio Bertone, che ha il principale compito di presiedere la Sede vacante nel periodo tra la fine di un pontificato e la conclusione del conclave in cui viene eletto il pontefice successivo, si affaccerà alla loggia delle Benedizioni sulla facciata di San Pietro. Per decretare ed annunciare l’avvenuta elezione I pontificati più lunghi. Secondo i dati della Chiesa cattolica (in ordine decrescente di durata gli undici pontificati più lunghi):Pietro apostolo (dal 33 al 67): circa 34 anni (circa 12.418 giorni)
    papa Pio IX (dal 1846 al 1878): 31 anni, 7 mesi e 23 giorni (11.560 giorni)
    papa Giovanni Paolo II (dal 1978 al 2005): 26 anni, 5 mesi e 17 giorni (9.665 giorni)
    papa Leone XIII (dal 1878 al 1903): 25 anni, 4 mesi e 29 giorni (9.280 giorni)
    papa Pio VI (dal 1775 al 1799): 24 anni, 6 mesi e 14 giorni (8.962 giorni)
    papa Adriano I (dal 772 al 795): 23 anni, 10 mesi e 25 giorni (8.738 giorni)
    papa Pio VII (dal 1800 al 1823): 23 anni, 5 mesi e 6 giorni (8.559 giorni)
    papa Alessandro III (dal 1159 al 1181): 21 anni, 11 mesi, e 2 giorni (8.029 giorni)
    papa Silvestro I (dal 314 al 335): 21 anni e 11 mesi e 1 giorno (8.005 giorni)
    papa Leone I (dal 440 al 461): 21 anni e 1 mese e 13 giorni (7.713 giorni)
    papa Urbano VIII (dal 1623 al 1644): 20 anni, 11 mesi e 23 giorni (7.663 giorni)
Chi più di altri, può seguire bene ed in tempo reale l’elezione del successore di Pietro, se non l’Ansa?...Secondo giorno di conclave e nuovo turno di votazioni per i cardinali riuniti nella Cappella Sistina. Il programma prevede che alle 8.15 i porporati si riuniscano nella cappella Paolina per la messa. Intorno alle 9.30 si trasferiranno nella Sistina dove, dopo le preghiera dell'ora media, inizieranno il nuovo turno di scrutini: è previsto che ci siano due votazioni la mattina e due il pomeriggio. In caso di elezione del nuovo Papa si avrà subito la fumata bianca. Se, invece, il primo scrutinio non dovesse avere risultato positivo, le schede verranno bruciate insieme a quelle del secondo scrutinio qualunque sia l'esito. Questa procedura sarà seguita sia la mattina che il pomeriggio.
E' arrivata alle 19.41 ieri la prima fumata del conclave 2013, ed è stata nera. I cardinali, riuniti nella Sistina dal pomeriggio, hanno deciso, quindi, di fare il primo scrutinio.
Boato di delusione dalla folla per la fumata nera dal comignolo della Cappella Sistina in piazza San Pietro. Le migliaia di persone che affollano la piazza hanno commentato deluse la fumata dopo aver aspettato per ore sotto la pioggia.

Piazza San Pietro si era riempita di gente in attesa della 'fumata'. Oltre ai turisti ed ai fedeli che in centinaia si erano già assiepati nella piazza e davanti ai maxischermi, stanno arrivando anche altre centinaia di persone, molti dei quali sono impiegati che escono dagli uffici, religiosi, giovani coppie e associazioni cattoliche. Gli occhi sono tutti puntati sul comignolo ripreso anche nei maxischermi e sul tetto della Cappella Sistina. In piazza anche tanti bambini e ragazzi.
I 115 cardinali elettori sono entrati nella Cappella Sistina per il Conclave. Subito dopo aver intonato il 'Veni Creator', i cardinali elettori hanno pronunciato il giuramento prescritto per l'inizio del Conclave. La formula comune è stata recitata in latino dal card. Giovanni Battista Re, primo dell'ordine dei vescovi tra i cardinali elettori. Dopo di che ciascun cardinale ha pronunciato la formula di adesione passando davanti al leggio posto al centro della Sistina e ponendo la mano sul Vangelo.

Il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, mons. Guido Marini, quindi, ha quindi intimato il "fuori tutti" e chiuso la porta della Cappella Sistina, dando così l'inizio al Conclave. Dalla Sistina sono usciti tutti gli addetti alla cerimonia e i prelati di Curia.  Prima di procedere alle operazioni di voto, i cardinali assisteranno alla seconda meditazione prevista dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, che sarà tenuta dal cardinale maltese Prosper Grech.
C'era anche mons. Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario personale di Benedetto XVI, tra i prelati di Curia e gli addetti al cerimoniale che hanno assistito ai riti preliminari del Conclave e al giuramento dei cardinali nella Cappella Sistina. Mons. Gaenswein è uscito con gli altri al momento in cui è stato intimato l'"extra omnes", prima che il cerimoniere pontificio mons. Guido Marini chiudesse la porta della Sistina.

I cardinali elettori erano partiti in processione dalla Cappella Paolina, nella Prima Loggia del Palazzo Apostolico Vaticano. La processione ha attraversato la Sala Regia e si è svolta al canto delle Litanie dei Santi. Oltre ai cardinali elettori, hanno partecipato alla processione il cardinale maltese Prosper Grech, ultra-ottantenne, che nella Sistina terrà la meditazione prevista all'inizio del Conclave, il segretario del Conclave, il vice camerlengo, l'uditore della Camera Apostolica, il maestro delle Celebrazioni liturgiche con alcuni cerimonieri pontifici, più altri addetti membri dei Collegi dei Protonotari, dei Prelati uditori della Rota, dei Prelati Chierici di Camera, e la Cappella Musicale Pontificia.

I cardinali hanno marciato nell'ordine inverso di precedenza (diaconi, presbiteri, vescovi. Chiude il card. Giovanni Battista Re con il maestro delle Cerimonie pontificie mons. Guido Marini.
Si susseguono a ritmo frenetico le”voci”, ma dal comignolo non esce niente, La stampa estera, non si perde una battuta. Gl’inviati speciali delle varie testate, hanno preso d’assalto le case intorno a Città del Vaticano. Giorni frenetici, ore convulse, in attesa del nuovo vicario di Cristo. Gl’Italiani, sono incollati alla televisione, al telefonino, all’i-pad, alla ricerca di notizie di prima mano. La stragrande maggioranza per fede. Alcuni per curiosità. Altri per opportunità. Ma anche nel resto del mondo.
Domenico Salvatore 














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