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Melito Porto Salvo. si è spento il vice-ispettore della Polizia di Stato in pensione Filippo Giordano

Gli acciacchi ed i capricci di ‘Barbabianca’, hanno indebolito le sue già fragili difese
MELITO PORTO SALVO, IL QUARTIERE DEI PESCATORI E LA POLIZIA DI STATO, IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DEL VICE-ISPETTORE DI POLIZIA IN PENSIONE, FILIPPO GIORDANO
Domenico Salvatore

MELITO PORTO SALVO. Conoscevamo le gesta della Polizia di Stato di quel periodo, di cui lui, Filippo “Pippo” Giordano, era parte integrante; al servizio del Corpo, della Divisa, della Giustizia, della Bandiera, della Legalità e di tutti gli altri valori morali ed ideali, che animano la vita dei questurini; di un poliziotto. Ce le raccontava lui stesso; se non i giornali ed il comune amico, Francesco ‘Ciccio’Demetrio, che lo ricorda con nostalgìa. Nonostante l’età, quasi ottuagenaria, conservava intatta, la dignità, la severità ed il rigore morale, tipici del poliziotto. I suoi giudizi, i pareri, le opinioni erano improntati all’equilibrio, alla professionalità, all’esperienza, alla competenza. Calmo e serafico, non andava mai sopra le righe.

Nel quartiere dei Pescatori ed anche oltre, stamani, i commenti della gente, sono tutti per lui…era buono, era bravo, era affettuoso, un galantuomo….Un nobile esempio da additare alle generazioni future. L’arciprete don Benvenuto Malara, ne celebrerà i funerali, domani 10 marzo 2013 nella chiesa dell’Immacolata alle ore 1500…”In Paradiso ti accompagnino gli angeli,/al tuo arrivo ti accolgano i martiri,/e ti conducano nella santa Gerusalemme./Oppure:Ti accolga il coro degli angeli,/e con Lazzaro povero in terra/tu possa godere il riposo eterno nel cielo./Oppure:Io sono la risurrezione e la vita./Chi crede in me anche se muore vivrà;/e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno./. Ant. Questa è la porta del Signore:per essa entrano i giusti. I suoi resti mortali, riposeranno nel cimitero di Melito Porto Salvo. La personalità dello scomparso sarà tratteggiata all’omelia, durante la funzione liturgica, dal parroco, titolare della parrocchia. Domenico Salvatore

    Pippo Giordano

    Rricca i buntà,
    a so duci umanità.
    Rriccu i cultura,
    a so manu i scrittura.

    A so divisa degna,
    partìu d’a Sardegna.
    O Statu nostru servìu,
    e debbuli sempri capìu.

    Tennira a so palòra,
    e u so rispirù u ccora.
    A l’aria du mari,
    putiva rispirari.

    U mari u sanava,
    a so menti si scialava.
    Si mintiva e pittava,
    sta terra culurava.

    A Pintidattilu i so uri,
    i so jorna i pitturi.
    U so passu lentu,
    i so cunsigghji eu sentu.

    Dda cu Giuvanni,
    belli uri e anni.
    Fu na bella scola,
    ricordu chi mi cunsòla.

    Cu Gualdini a ngiru,
    e i so disegni fini.
    Etturi dda u spetta,
    ch’i culuri a giacchetta.

    Ddu tempu passau,
    Pippu ndi dassau.
    Melitotu è assai valenti,
    nti stu paisi d’assenti.
Orchisimia

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1 Commenti

  1. Mi piace ricordare lo zio Pippo come una persona veramente speciale e sensibile , un Uomo che ha sempre saputo trasmetterci messaggi forti sia con i suoi silenzi che con le sue parole , che facevano trasparire un’ immensa cultura e saggezza , e anche tanta tenerezza e affetto per tutti noi nipoti e mi dispiace che i miei figli non abbiano potuto conoscerlo da adulti come invece per mia fortuna e’ capitato a me , racconterò ai miei figli i valori , l’arte, i colori, la dignita’, l’immensa carica umana che lo zio Pippo mi ha donato.

    Tina Giordano ( Sanremo)

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