Palmi (Reggio Calabria) . Continua
incessantemente l’attività di controllo degli uomini della Guardia
costiera di Gioia Tauro, guidati dal comandante Diego Tomat, sull’intero
ciclo della filiera della pesca, dallo sbarco del pesce fino alla
commercializzazione al consumatore finale. L’attività di vigilanza di
uomini e donne della Guardia costiera in questo periodo è concentrata
soprattutto sull’esercizio della pesca illegale di novellame di sarda,
bianchetto, meglio conosciuto come “neonata”. In questi giorni sono
state portate a termine numerose attività di polizia finalizzata al
contrasto della pesca indiscriminata di tale specie ittica sottomisura
per la quale sono state impiegate pattuglie terrestri e unità navali
della Guardia costiera, nello specifico due operazioni distinte hanno
portato al sequestro di circa 6 Kg di bianchetto di sarda ed il
deferimento di due persone all’Autorità giudiziaria competente. Il
prodotto ittico, posto in vendita, era contenuto in alcune bacinelle di
plastica senza apposita copertura dagli agenti atmosferici e di
protezione dagli insetti ed il tutto sprovvista di ghiaccio. Il prodotto
ittico sequestrato veniva successivamente ispezionato dal veterinario
di turno dell’Asp di Reggio Calabria dichiarando lo stesso non idoneo
al consumo umano quindi, informato il magistrato di turno sull’attività
svolta, lo stesso ne autorizzava la distruzione. Il comandante Tomat ha
voluto ancora una volta ricordare che i controlli saranno ancora
maggiormente intensificati e sono mirati a salvaguardare il forte
fenomeno di depauperamento delle risorse ittiche, causato da una
eccessiva, irrazionale e, a volte illegale, attività di pesca:
“Continueremo ad effettuare la nostra attività, che sarà costante e
tenace, con tolleranza zero, non solo in mare ma anche a terra e non si
limiterà solo ai pescatori ma anche agli esercizi commerciali e
all’utenza, che acquistando specie ittiche di dimensioni inferiori a
quelle consentite compie azioni penalmente rilevanti, incentivandone la
cattura da parte dei pescatori di frodo”. Si ribadisce che il
consumatore, secondo le nuove disposizioni dei legge, acquistando il
novellame di pesce in genere, incorrerà in sanzioni penali. L’auspicio
che la mancanza di domanda da parte degli acquirenti ed i controlli di
polizia operati lungo il territorio scoraggino tale fenomeno di pesca
illecita a tutela delle risorse ittiche.

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