Editors Choice

3/recent/post-list

NEL 2001 QUATTRO RAPINATORI SEMINARONO IL TERRORE DOPO AVER MESSO A SEGNO UN COLPO DA 50 MILIONI DI LIRE ALL’UFFICIO POSTALE DI VIA FERONIA .....

..... UNO FU ARRESTATO, L’ALTRO MORI’ IN UN CONFLITTO A FUOCO. GLI ALTRI DUE, NELLA NOTTE, ARRESTATI DAI CARABINIERI. DOVRANNO SCONTARE 14 ANNI E 5 MESI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, TENTATO OMICIDIO, SEQUESTRO DI PERSONA E RAPINA. 

ROMA 14 Febbraio 2013 – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci hanno individuato e arrestato due malviventi che il 18 ottobre del 2001, dopo una rapina all’ufficio postale di via Feronia, seminarono panico e terrore nel quartiere Tiburtino. I due, un 31enne ed un 50enne, entrambi romani e pregiudicati, riuscirono a far perdere le loro tracce grazie ad una rocambolesca fuga e alle sparatorie ingaggiate dai loro complici con le forze dell’ordine. I militari hanno dato esecuzione a due ordini di carcerazione, emessi nei loro confronti dal Tribunale di Roma: dovranno scontare la pena di 14 anni e 5 mesi di reclusione per  associazione per delinquere, tentato omicidio, sequestro di persona e rapina aggravata.

Sono trascorsi 12 anni dal giorno della “guerriglia”, così come la definirono alcuni dei testimoni: all’epoca dei fatti, la banda, composta da 4 elementi, poco dopo mezzogiorno sfondò la vetrina dell’ufficio postale di via Feronia con una Jeep rubata e, armi in pugno, fecero piazza pulita delle casse, portando via, in un borsone, circa 50 milioni di lire. L’intervento in massa delle forze dell’ordine determinò la rocambolesca fuga dei malviventi: nelle primissime fasi, un primo rapinatore fu bloccato dopo aver sparato una raffica di mitra contro le auto delle forze dell’ordine che gli sbarravano la strada in zona Santa Maria del Soccorso; un secondo, invece, bloccò un autobus della linea “542” in via dei Monti Tiburtini. A bordo del mezzo pubblico, prese in ostaggio una passeggera puntandole una pistola alla testa. Si vissero momenti concitati quando l’uomo, un 38enne romano, tentò di allontanarsi facendosi scudo proprio con la donna. Ad un tratto, però, il malvivente scaraventò a terra la donna iniziando a sparare contro carabinieri e poliziotti. Nel conflitto a fuoco fu ferito a morte. Due componenti della banda riuscirono comunque a fuggire rubando un’auto che, in seguito, fu rinvenuta dai Carabinieri con all’interno il borsone della refurtiva.

Grazie a una meticolosa attività di ricerca, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci li hanno raggiunti nelle rispettive abitazioni di Zagarolo e Roma, dove li hanno ammanettati. Dopo la notifica dei provvedimenti di carcerazione a loro carico, i rapinatori sono stati associati al carcere di Rebibbia, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.      


EVADE DAGLI ARRESTI DOMICILIARI E SCAMBIA I CARABINIERI PER DUE PUSHER. ARRESTATO.

OSTIA - Arresto singolare quello eseguito nella serata di ieri dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Ostia. Due Carabinieri in abiti civili, impiegati in un servizio antidroga nei “lotti” di via della Paranzella, sono stati avvicinati da un uomo che era alla ricerca di qualche grammo di “fumo”. Uno dei militari, in modo alquanto goliardico, gli ha detto di stare attento visto che in giro c’era un via vai di “guardie”. L’uomo ha vivamente ringraziato per il consiglio reso, anche in virtù del fatto che, come affermato dall’uomo, si trovava ancora al regime degli arresti domiciliari. A quel punto, i Carabinieri si sono qualificati, hanno identificato l’uomo, un 46enne di Fiumicino, e, dopo aver accertato che si fosse effettivamente allontanato dagli arresti domiciliari, lo hanno accompagnato in caserma e arrestato con l’accusa di evasione.

Posta un commento

0 Commenti