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MELITO OSPEDALE, LA PROSSIMA RIUNIONE-PROTESTA E' PER IL'8 FEBBRAIO IN VIA DEL FORTINO ALLE ORE 0900

“Con questa iniziativa – spiegano le “mamme” -  vogliamo opporci alle continue spoliazioni di servizi e di offerta sanitaria cui il nostro ospedale è oggetto ormai da tempo e con lui tutta l'area.
La salute è un diritto sancito dalla Costituzione e dalle leggi che “qualcuno” vorrebbe ignorare.

MELITO SI PREPARA ALLA PROTESTA DELL’8 FEBBRAIO, IN DIFESA DELL’OSPEDALE

Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). Si mobilita il comitato “Mamme per un futuro”,  a difesa del Tiberio Evoli.
Ieri pomeriggio, durante una conferenza stampa, all’Ex mercato Coperto, il movimento popolare, sostenuto dai vari comitati, ha annunciato che, il prossimo venerdì 8 Febbraio, alle ore 9, nel piazzale del Fortino (ex campo nomadi) di Melito di Porto Salvo, darà vita  ad una manifestazione a difesa del nosocomio melitese.
“Mamme per un Futuro” ed i vari comitati, insieme,  in unico sodalizio per non disperdere le forze e poter intraprendere una battaglia di civiltà.

Dopo il raduno, il corteo si snoderà lungo la via Nazionale ed il Corso Garibaldi per giungere davanti all'ingresso principale dell' Ospedale.
“La sanità è un diritto ed un bene primario del quale una società civile non può privarsi. La direzione sanitaria e la classe politica stanno portando il Tiberio Evoli ad una inesorabile e silenziosa chiusura. Il tutto a danno di un’utenza che vede progressivamente crollare un’offerta sanitaria qualificata”.
 “Con questa iniziativa – spiegano le “mamme” -  vogliamo opporci alle continue spoliazioni di servizi e di offerta sanitaria cui il nostro ospedale è oggetto ormai da tempo e con lui tutta l'area.
La salute è un diritto sancito dalla Costituzione e dalle leggi che “qualcuno” vorrebbe ignorare.
La rimodulazione della rete ospedaliera - evidenziano -  penalizza fortemente non solo l’ospedale, ma la realtà di tutto il territorio e  preoccupa di molto le donne e le madri dell'area grecanica per la “deminutio” che ciò comporterebbe.
I nostri comitati – continuano -  respingono, quindi, questo piano aziendale, nè condiviso,  né concertato.
In un campo così delicato come la sanità auspichiamo certezze, atteso che le promesse ormai si sono rivelate vane.
Non permetteremo alcuna passerella politica, nessuna strumentalizzazione, non ci sarà spazio per personalismi o opportunismi. I politici facciano un atto di umiltà giusto in ragione di ciò che non hanno saputo garantire.
Chiediamo ai Sindaci di farsi promotori presso le sedi competenti di questa nostra richiesta attraverso un atto concreto ed eclatante, rimettendo la fascia tricolore al Prefetto, schierandosi per una volta dalla parte della gente, condividendo la nostra preoccupazione ed ascoltando i bisogni anche dei meno abietti”


La nostra proposta sarà accompagnata da un gesto simbolico di protesta al quale chiediamo a tutti di aderire, ovverosia la consegna delle tessere elettorali, quale gesto di disappunto verso una politica regionale che non garantisce più sul territorio il diritto di potersi curare.
“Si tratta di un’iniziativa popolare – ha concluso il presidente del comitato civico Pro Condofuri, Salvatore Tuscano - che, nasce dall’unione dei comitati. Di conseguenza non accetteremo nessuna strumentalizzazione e ci opporremo a chi sta cercando di utilizzare l’iniziativa per scopi personali e politici”. MARIA MANTI

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