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La tela di Penelope delle dimissioni del Consiglio Comunale di Melito Porto Salvo

Le dimissioni del Consiglio Comunale, ad eccezione di Patrizia Crea, che ha vinto il suo secondo consecutivo ricorso al TAR, sarebbero state effettuate, ma non possiamo ancora dire ufficializzate. Sebbene l’assessore Giulio Greco contattato telefonicamente ci abbia dato la conferma
TANTO TUONÓ CHE PIOVVE? SI SONO DIMESSI? FORSE CHE SI, FORSE CHE NO! MA L’ASSESSORE GIULIO GRECO, CONFERMA
Domenico Salvatore

Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) - Chi si aspettava la conferenza stampa, per ufficializzare le dimissioni della maggioranza, (ma quando mai?!?!) rimasta senza sindaco è rimasto con un palmo di naso. Si era “chiusa” la settimana, senza le dimissioni e così anche l’inizio della nuova settimana. Nessuno sapeva niente di niente. Nessuno si era dimesso. Forse domani. In attesa di che cosa? Il prefetto Vittorio Piscitelli, vuole rispettare la Normativa e la Legge, su questo non ci piove. Fa male l’esecutivo a tirare a campare. Non ci sono margini, affermano gli esperti. Lo capirebbe anche un cieco. Il Comune verrà sciolto, dicono i pessimisti. Non sappiamo se per mafia  e con altra motivazione. Sebbene  le vicende degli altri enti locali, sciolti, dovrebbero fornire risposte esaurienti ed esaustive. Non sappiamo nemmeno che peso dare alle “voci” che s’inseguono già da questa mattina, secondo le quali, i consiglieri di maggioranza avrebbero gettato la spugna.

Ma Stamani,  gli assessori, Tito Nastasi vicesindaco in testa, si sono presentati all’incontro con il Governatore della Calabria, investiti del loro ruolo istituzionale. Menare il can per l’aia, non serve a fare chiarezza. L’invito a dimettersi, formulato da più parti, dopo il tourbillon politico-mafioso, che ha travolto il sindaco Gesualdo Costantino, è caduto nel vuoto. Domani, ne sapremo di più. Forse.  Ancora non è stato notificato il decreto del TAR. Ha vinto di nuovo Patrizia Crea. A livello ufficiale, tanto per cambiare, non abbiamo niente per le mani. Se non la comunicazione dell’assessore Giulio Greco, da noi raggiunto telefonicamente. Lo ringraziamo pubblicamente per la sua onestà intellettuale. Così funziona l’informazione da queste parti.

Eppure, il sindaco aveva assunto un addetto stampa, se non portavoce, che per la verità, non ci passò mai, nemmeno una velina in bianco. Abbiamo i numeri del vicesindaco e degli assessori, ed anche dei consiglieri (non tutti), ma i loro cellulari sono muti; perfino il telefono fisso di casa. La minoranza, aveva messo la segreteria telefonica, oppure era all’oscuro di tutto. Benchè la notizia, fosse clamorosa, se non esplosiva ed autorizzasse a stare sul chi va là, se non sulla corda o sui carboni accesi. Ma sì, chissenefrega! Tanto, Melito è stata sciolta per mafia, già due volte. Nessuno ci farebbe caso, se uscisse il tris
 Domenico Salvatore

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