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Tripodi, ancora una spoliazione insensata dell'ospedale "Tiberio Evoli" di Melito di Porto Salvo

Reggio Calabria 18 gennaio 2013 - La sanità calabrese non gode di ottima salute a seguito di una politica che da anni non è stata in grado di rispondere con provvedimenti  specifici e quindi efficaci alle urgenze e alle criticità che questo settore da sempre presenta.

Onorevole Pasquale Maria Tripodi
Oggi dobbiamo constatare l'ennesimo atto aziendale e politico che invece di favorire una seria razionalizzazione delle risorse e delle spese superflue, attua provvedimenti volti a creare disagi alla popolazione e preoccupazione per coloro i quali operano all'interno della sanità. Mi riferisco in particolare  all'imminente soppressione, dopo quella del "punto nascite", dell'ambulatorio di Pediatria, Oculistica, Otorinolaringoiatria e Dermatologia. Di fatto, assistiamo ancora una volta alla spoliazione insensata dell'ospedale "Tiberio Evoli" di Melito di Porto Salvo, uno dei più importanti nosocomi calabresi (perlomeno lo era prima della Giunta Scopelliti). L'accorpamento, la soppressione dei reparti, è la soluzione più conveniente se l'unica finalità è il contenimento delle spese e il risanamento del debito della sanità calabrese. Insomma, una politica cieca e sorda ai reali bisogni della popolazione e insensibile alla realtà del territorio interessato.  L'ospedale di Melito paga un prezzo altissimo, dovuto a scelte sconsiderate e scellerate da parte del Governatore Scopelliti, nonché commissario "ad acta" della Sanità, e del commissario straordinario dell'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Dott.ssa Squillacioti. È inconcepibile, infatti, dover assistere al sistematico disfacimento dei servizi essenziali per l'utenza che il Tiberio Evoli è in grado di erogare. Il nosocomio di Melito è sempre stato un importante punto di riferimento per tutto il vasto territorio della fascia ionica reggina.

Questo intendeva il Presidente Scopelliti quando, durante la campagna elettorale per le regionali del 2010, promise un rilancio dell'Ospedale melitese a seguito della sua elezione? Gli atti aziendali e la politica regionale invece di rilanciare l'ospedale, stanno mettendo a serio rischio la sanità calabrese. Sono necessari interventi mirati di rilancio del nosocomio di Melito inerentemente alle potenzialità che è indubbiamente in grado di esprimere, soprattutto rispondendo alle esigenze di un territorio che altrimenti risulterebbe essere solo mortificato perché costretto a doversi rivolgere anche per i servizi essenziali all'ospedale di Locri o di Reggio Calabria che ben sappiamo, allo stato attuale non sarebbero in grado di garantire le cure agli utenti provenienti dalla fascia ionica reggina, i quali aggraverebbero ulteriormente le difficoltà già esistenti che riguardano la  carenza di personale e l'insufficienza dei posti letto. Poiché il diritto alla salute non prescinde dalla garanzia di poter ricorrere facilmente ed agevolemente alle cure necessarie, il Governatore Scopelliti e la dott.ssa Squillacioti, riflettano con coscienza sulle ricadute negative che tali determinazioni produrrebbero sia in termini di garanzia della salute ai cittadini sia in termini occupazionali e procedano di conseguenza ad una ripresa non solo delle funzioni originarie del Tiberio Evoli, ma anche ad un potenziamento ed una riqualificazione in ragione di una reale necessità territoriale, di una oggettiva considerazione delle risorse dell'ospedale e del servizio che esso rende alla popolazione di Melito e delle zone limitrofe, considerando per di più che tale utenza aumenta considerevolmente nel periodo estivo.
                                On.le Pasquale Tripodi

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