NUOVI
GUAI PER IL “GUINNESS MAN DEL RAGGIRO”.
I
CARABINIERI GLI NOTIFICANO UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE.
CENTINAIA
LE TRUFFE MESSE A SEGNO.
entrava
nei negozi e, spacciandosi per un creditore, si faceva consegnare denaro dalle
ignare cassiere.
PRIMA
DI FINIRE IN CARCERE, LO SCORSO NOVEMBRE, FU INTERVISTATO DA “STRISCIA LA
NOTIZIA”.
ROMA
– Trentanove anni,
viterbese, portamento distinto e, se necessario, elegante, un trascorso come
calciatore (senza grande fortuna), grande dialettica, naturalmente portato per
le pubbliche relazioni e per le …. truffe! Questo il profilo di un truffatore
seriale a cui i Carabinieri
della
Compagnia Roma Parioli,
a conclusione di una meticolosa attività d’indagine, hanno notificato
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per decine di colpi messi a segno
in bar, hotel, negozi e supermercati molti dei quali ubicati al centro storico
della Capitale. Sempre lo stesso il modus operandi studiato minuziosamente dal
truffatore: fingendosi un creditore del titolare assente si faceva consegnare
dai dipendenti consistenti somme di denaro dai 100 ai 350 Euro. Dopo
aver simulato l’interesse per la merce esposta, con una assoluta disinvoltura e
tranquillità, visitava i vari reparti, studiando al contempo l’ambiente
circostante per capirne le dinamiche principali ed individuarne i relativi
responsabili. Ed è proprio in questo momento che il truffatore riusciva ad
esprimere il meglio delle proprie qualità di recitazione, tramite le quali,
interloquendo con i commessi e gli addetti presenti, richiedeva la presenza del
titolare, che in realtà già sapeva essere assente, prospettando
contemporaneamente l’intenzione di riscuotere un presunto credito vantato
proprio nei suoi confronti.
L’abile truffatore, di conseguenza, approfittando del temporaneo disorientamento del personale presente, simulava un contatto telefonico con il titolare, nel corso del quale, con tono confidenziale ed amichevole, chiedeva conferme sia sull’effettiva esistenza del credito che sulla necessità di estinguerlo immediatamente, utilizzando dialoghi del tipo: “Io sono già qui … Sì, sì … Ci sono i tuoi collaboratori … Che dici? Mi faccio anticipare i soldi da loro o provvedi tu? Sei sicuro? Vuoi parlarci direttamente tu con loro? Tranquillo, riferisco io, non ti preoccupare …. Ci vediamo presto … Ciao, un abbraccio». Dopo aver rilasciato apposita ricevuta, naturalmente falsa, ed aver riscosso il fantomatico debito, si allontanava non prima di aver cordialmente salutato e soprattutto ringraziato l’ignara vittima. L’indiscussa abilità palesata dal truffatore seriale ne aveva comportato addirittura la ribalta in campo nazionale. Di lui si era infatti occupato il Tg satirico “Striscia la notizia”. Nel corso di un servizio mandato in onda lo scorso 2 novembre 2012, l’inviato della trasmissione lo aveva rintracciato ed addirittura intervistato, ammettendo centinaia di colpi.
L’astuto criminale, però, nell’assoluta quanto arrogante convinzione di “immunità” e nonostante i numerosi procedimenti penali pendenti a suo carico, ha continuato ad agire sereno, mietendo vittime in diverse zone della Capitale e sfidando a viso aperto anche un provvedimento di foglio di via obbligatorio che ne vietava la presenza nel comune di Roma per la durata di tre anni. Il criminale, però, non ha fatto i conti con i Carabinieri della
Compagnia Roma Parioli, i quali, tramite un’accurata e paziente attività investigativa, grazie anche alla certosina comparazione antropometrica effettuata da personale della 6^ Sezione del Nucleo Investigativo di Roma tra le descrizioni fornite dalle singole vittime e le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza degli esercizi truffati, sono riusciti a ricostruire il collaudato modus operandi ed ad individuare, al contempo, numerosissime truffe consumate ai danni di altrettanti esercizi commerciali capitolini. In base agli inconfutabili elementi raccolti dai Carabinieri della Compagnia Roma Parioli, il Gip del Tribunale di Roma, su richiesta del Sost. Proc. Dott. Antonino Di Maio, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per truffa aggravata , che gli è stata notificata direttamente presso il carcere di Viterbo, dove si trovava detenuto per altri reati.
L’abile truffatore, di conseguenza, approfittando del temporaneo disorientamento del personale presente, simulava un contatto telefonico con il titolare, nel corso del quale, con tono confidenziale ed amichevole, chiedeva conferme sia sull’effettiva esistenza del credito che sulla necessità di estinguerlo immediatamente, utilizzando dialoghi del tipo: “Io sono già qui … Sì, sì … Ci sono i tuoi collaboratori … Che dici? Mi faccio anticipare i soldi da loro o provvedi tu? Sei sicuro? Vuoi parlarci direttamente tu con loro? Tranquillo, riferisco io, non ti preoccupare …. Ci vediamo presto … Ciao, un abbraccio». Dopo aver rilasciato apposita ricevuta, naturalmente falsa, ed aver riscosso il fantomatico debito, si allontanava non prima di aver cordialmente salutato e soprattutto ringraziato l’ignara vittima. L’indiscussa abilità palesata dal truffatore seriale ne aveva comportato addirittura la ribalta in campo nazionale. Di lui si era infatti occupato il Tg satirico “Striscia la notizia”. Nel corso di un servizio mandato in onda lo scorso 2 novembre 2012, l’inviato della trasmissione lo aveva rintracciato ed addirittura intervistato, ammettendo centinaia di colpi.
L’astuto criminale, però, nell’assoluta quanto arrogante convinzione di “immunità” e nonostante i numerosi procedimenti penali pendenti a suo carico, ha continuato ad agire sereno, mietendo vittime in diverse zone della Capitale e sfidando a viso aperto anche un provvedimento di foglio di via obbligatorio che ne vietava la presenza nel comune di Roma per la durata di tre anni. Il criminale, però, non ha fatto i conti con i Carabinieri della
Compagnia Roma Parioli, i quali, tramite un’accurata e paziente attività investigativa, grazie anche alla certosina comparazione antropometrica effettuata da personale della 6^ Sezione del Nucleo Investigativo di Roma tra le descrizioni fornite dalle singole vittime e le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza degli esercizi truffati, sono riusciti a ricostruire il collaudato modus operandi ed ad individuare, al contempo, numerosissime truffe consumate ai danni di altrettanti esercizi commerciali capitolini. In base agli inconfutabili elementi raccolti dai Carabinieri della Compagnia Roma Parioli, il Gip del Tribunale di Roma, su richiesta del Sost. Proc. Dott. Antonino Di Maio, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per truffa aggravata , che gli è stata notificata direttamente presso il carcere di Viterbo, dove si trovava detenuto per altri reati.
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