Non è
reato il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti. Lo ha stabilito con una
sensazionale soluzione le Sezioni unite penali. La legge Fini Giovanardi ha
fallito.
Nell'ipotesi di mandato
all'acquisto sia in quella dell'acquisto comune il consumo di gruppo di
sostanze stupefacenti non può essere punito penalmente.
Lo hanno stabilito oggi
le Sezioni unite penali della Corte di cassazione che hanno respinto il ricorso
della parte civile contro una sentenza del gup di Avellino, che il 28 giugno
2011, aveva dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un uomo perche
il fatto non sussiste.
In particolare dopo
l'introduzione della legge Fini-Giovanardi, nel 2006, era sorto un contrasto
giurisprudenziale che oggi la Cassazione ha risolto adottando la soluzione
nella pubblica udienza di oggi che "Se a seguito della novella introdotta
dalla legge n. 49 del 2006, il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti sia o
meno penalmente rilevante, nella duplice ipotesi di mandato all'acquisto o
dell'acquisto comune". La vicenda riguardava un presunto spacciatore di
Avellino, assolto dall'accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti
e da omicidio colposo per aver acquistato e consumato con un conoscente una
dosa di eroina, in seguito alla quale quest'ultimo era morto.
Giovanni D'Agata,
fondatore dello “Sportello
dei Diritti”, è evidente che la legge Fini Giovanardi ha fallito nei
suoi intenti di ultra proibizionismo e si rende necessario al contrario una
revisione della normativa che prenda atto che l’eccesso di rigore in
pratiche assai diffuse specie tra i giovani e giovanissimi non porta ad alcun
beneficio se non addirittura ad una crescita esponenziale del fenomeno.
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