Andrea Stramaccioni. CALCIO: STRAMACCIONI, ROMA-INTER SCONTRO DIRETTO MA NON DECISIVO. 'SPERO CHE CASSANO POSSA GIOCARE MA NON POSSI...
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Andrea Stramaccioni. |
Milano, 19 Gennaio 2013. «Contro questa Roma se vuoi giocartela devi disputare 90 minuti di grandissima attenzione perchè sono in grado di creare pericoli in ogni momento e attaccano con moltissimi giocatori». Il tecnico dell'Inter Andrea Stramaccioni fotografa così la sfida dell'Olimpico contro i giallorossi. «Noi scendiamo a Roma con rispetto ma per giocarci la partita -prosegue il tecnico nerazzurro-. Ce la giochiamo con tutti, la Roma contro Milan e Fiorentina ha segnato 8 gol, dimostrando il suo valore. Preparando la gara ho visto le partite che hanno perso: tranne Napoli, dove l'incontro ha preso subito una piega negativa, hanno sempre fatto buone prestazioni. Non credo che il mister sia in discussione, ne ho grande stima e credo che chi ama il calcio non può non stimarlo. È uno scontro diretto ma siamo alla seconda giornata di ritorno, è importante un risultato positivo ma non credo che sarà decisivo per la classifica finale». «Globalmente arriviamo bene alla sfida dell'Olimpico. Abbiamo sicuramente, come ci è già capitato, tante defezioni davanti, sono fuori sicuramente Milito, Coutinho e Alvarez. Il desiderio di tutti -precisa il mister- è avere Cassano in campo perchè è un giocatore fondamentale per qualità tecniche e per la leadership espressa in campo. La scelta la prenderò io sentiti i consigli del medico, non prossimo permetterci di perdere anche Antonio». «La gara di andata è stata strana -prosegue Stramaccioni-, eravamo partiti non bene con una seconda parte del primo tempo buona, poi nella ripresa quando sembrava fossimo vicini al vantaggio, la Roma con una verticalizzazione ha trovato il gol che ha segnato la gara. In questi mesi loro hanno avuto modo di consolidare le idee del mister; è difficile paragonare le due gare perchè la mia squadra è cambiata tanto». Stramaccioni auspica che il momento di flessione dell'Inter sia ormai alle spalle. «Penso sia passato, il giro di boa è stato importante -prosegue il tecnico-. Questo è un campionato equilibrato dove si possono lasciare punti a ogni gara. È un match da tripla, bello da giocare e da vivere. All'Olimpica arriverà un Inter carica e vogliosa di fare risultato». L'allenatore dell'Inter affronta poi la questione Sneijder. «La nostra posizione è diversa da quella del Galatasaray, Sneijder ha con noi un contratto lungo ed ha tutto il diritto di prendersi il tempo necessario. È chiaro che per Terim è importante capire se può avere uno come Wesley a disposizione da subito oppure no». Per quanto riguarda la vittoria ai supplementari contro il Bologna Stramaccioni non nasconde le difficoltà che può portare nel match dell'Olimpico: «È stata una sfida dispendiosa che ci ha portato problemi muscolari, questo vale anche per la Roma, la stanchezza potrebbe farsi sentire nel finale ma non influenzerà la gara».
CALCIO: STRAMACCIONI, CAPISCO POSIZIONE DI TERIM SU SNEIJDER PER LUI IMPORTANTE SAPERE SE PUÒ AVERE UNO COME WESLEY .
APPIANO GENTILE (COMO), 19 GEN - «La nostra posizione è diversa da quella del Galatasaray, Sneijder ha con noi un contratto lungo ed ha tutto il diritto di prendersi il tempo necessario. È chiaro che per Terim è importante capire se può avere uno come Wesley a disposizione da subito oppure no». È quanto ha dichiarato in conferenza stampa l'allenatore dell'Inter Andrea Stramaccioni in merito alla posizione di Wesley Sneijder e alla volontà del Galatasaray di chiudere la trattativa per il suo acquisto in tempi brevi.
CALCIO: INTER; STRAMACCIONI, CASSANO PROVERÀ AD ESSERCI 'NON POSSIAMO PERMETTERCI DI PERDERE UNO COME ANTONIÒ.
APPIANO GENTILE (COMO), 19 GEN - «Abbiamo tante defezioni davanti, Cassano proverà ad esserci. Deciderò assieme a lui e al medico, ma in nessun caso possiamo permetterci di perdere anche Antonio». Lo ha detto il tecnico dell'Inter Andrea Stramaccioni nella conferenza stampa alla vigilia della partita in casa della Roma, parlando della possibile assenza per infortunio dell'attaccante.
CALCIO: INTER; STRAMACCIONI, CONTRO ROMA SCONTRO DIRETTO 'IMPORTANTISSIMO FARE RISULTATO POSITIVO MA NON È DECISIVÀ.
APPIANO GENTILE (COMO), 19 GEN - «Quello di domani è uno scontro diretto. Sarebbe importantissimo uscire con un risultato positivo, ma siamo alla seconda di ritorno, non credo che la gara di domani sarà decisiva per la classifica». Lo ha detto il tecnico dell'Inter Andrea Stramaccioni nella conferenza stampa ad Appiano Gentile alla vigilia della sfida in casa della Roma
CALCIO: ALLEGRI, KAKÀ SAREBBE UN GRANDE RITORNO, 'CONTRO IL BOLOGNA IMPORTANTE PORTARE A CASA I TRE PUNTÌ
Milano, 19 gen. «Sarebbe un grande ritorno». L'allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, commenta così la trattativa di mercato che potrebbe riportare in rossonero Ricardo Kakà. «Io non conosco, so che è un grande uomo, un giocatore di classe. Se verrà, vedrò dove farlo giocare -precisa Allegri nella conferenza stampa di vigilia del match di campionato che vedrà i rossoneri ospitare a San Siro il Bologna-. Quella col Bologna è una partita importante, è una squadra con qualità, cercheremo di portare a casa i tre punti. Servirà una partita di grande attenzione e buona tecnica, indipendentemente dalle altre squadre -precisa il tecnico toscano-. Con la Sampdoria è stata una partita equilibrata, dove abbiamo subito poco, nel secondo tempo la disattenzione di Mexes ci costava quasi il gol. Quelle partite lì a volte si decidono con una giocata, ma un punto a Genova penso sia un punto accettabile, visto anche che la Samp ha battuto la Juventus in dieci a Torino». Allegri parla poi del momento di appannamento di El Shaarawy. «È normale che El Shaarawy stesse 2-3 partite senza segnare, ritornerà al gol ma per lui non deve essere un ossessione -precisa l'allenatore del Milan-. Non scordiamoci che è un ragazzo di 20 anni, questo può essere un momento difficile, dovremo esser bravi noi che gli stiamo vicini a dargli serenità. Credo che domani partirà dall'inizio».
CALCIO: ATALANTA; COLANTUONO, VINCERE PER RIPARTIRE.
ZINGONIA (BERGAMO), 19 GEN - Vincere contro il Cagliari per uscire dal momento no. La missione dell'Atalanta ha un solo obiettivo. «Dobbiamo smuovere la classifica - spiega Stefano Colantuono -. Con il Cagliari dovremo imporre il nostro gioco e stare attenti ai loro attaccanti, bravi e velocissimi». Il tecnico è fiducioso: «Con la Lazio abbiamo perso ma abbiamo giocato bene, quindi non sono preoccupato. È un momento così, in un campionato può starci. Ma sono sicuro che ne usciremo. E poi restiamo in una posizione tranquilla: la sfida di domani è importante ma non facciamola diventare la partita della vita». L'Atalanta è comunque concentratissima sul match. «I ragazzi mi hanno chiesto di fermarsi in ritiro con un giorno di anticipo, e io ho accettato di buon grado» spiega Colantuono, che non svela le sue carte tattiche. «Difesa a tre o a quattro? Vediamo...». Con Bellini e Lucchini infortunati e Raimondi squalificato, le opzioni sono però ridotte: Canini e Stendardo saranno la coppia centrale, Ferri si sistemerà a destra. A centrocampo Cigarini sarà affiancato da uno tra Biondini e Cazzola (Carmona è squalificato), mentre Giorgi troverà spazio sul centrodestra, con Moralez e Bonaventura liberi di inventare alle spalle di Denis. Non ci sarà Schelotto, ai box per influenza. «Non sarà una partita semplice - avverte il tecnico -. Il Cagliari è molto insidioso e si esprime molto bene fuori casa: ha messo in difficoltà anche la Juve. Davanti hanno gente fortissima come Pinilla e Ibarbo: poche squadre in serie A hanno un attacco del genere. E il centrocampo non è da meno. Noi però in casa siamo sempre andati bene: sarà una bella sfida». Colantuono ha poi spiegato la scelta di dare la fascia di capitano a Denis: «In assenza di Bellini ho voluto darla a lui per gratificarlo e per dargli una spinta in più. Ma prima di decidere ho sentito anche i giocatori. All'Atalanta - aggiunge ridendo - vige una democrazia diciamo così,'dittatorialè: ascolto tutti, anche se poi l'ultima parola resta la mia».
L'Atalanta è comunque concentratissima sul match. «I ragazzi mi hanno chiesto di fermarsi in ritiro con un giorno di anticipo, e io ho accettato di buon grado» spiega Colantuono, che non svela le sue carte tattiche. «Difesa a tre o a quattro? Vediamo...». Con Bellini e Lucchini infortunati e Raimondi squalificato, le opzioni sono però ridotte: Canini e Stendardo saranno la coppia centrale, Ferri si sistemerà a destra. A centrocampo Cigarini sarà affiancato da uno tra Biondini e Cazzola (Carmona è squalificato), mentre Giorgi troverà spazio sul centrodestra, con Moralez e Bonaventura liberi di inventare alle spalle di Denis. Non ci sarà Schelotto, ai box per influenza. «Non sarà una partita semplice - avverte il tecnico -. Il Cagliari è molto insidioso e si esprime molto bene fuori casa: ha messo in difficoltà anche la Juve. Davanti hanno gente fortissima come Pinilla e Ibarbo: poche squadre in serie A hanno un attacco del genere. E il centrocampo non è da meno. Noi però in casa siamo sempre andati bene: sarà una bella sfida». Colantuono ha poi spiegato la scelta di dare la fascia di capitano a Denis: «In assenza di Bellini ho voluto darla a lui per gratificarlo e per dargli una spinta in più. Ma prima di decidere ho sentito anche i giocatori. All'Atalanta - aggiunge ridendo - vige una democrazia diciamo così, 'dittatorialè: ascolto tutti, anche se poi l'ultima parola resta la mia».
CALCIO: GALLIANI, MOLTO DIPENDE DA SPIRITO SACRIFICIO KAKÀ ALLO STADIO TORNEREBBERO 15 MILA ORFANI DEL GIOCATORE.
CARNAGO (VARESE), 19 GEN - «È dura, durissima». Dopo l'euforia, oggi Adriano Galliani fa i conti con la fiscalità che rende complicato il ritorno al Milan di Kakà. Un affare che, stima l'ad rossonero, può riportare allo stadio «i circa 15 mila orfani di Kakà che, abbonati da 6-7 anni che non hanno rinnovato dopo la sua cessione». «La fiscalità ammazza», ha osservato a Milanello Galliani, sottolineando che «tutti devono fare un grande sforzo, il Milan, il Real Madrid e Kakà, molto dipende dal suo sacrificio economico».
«Ho giorni di up e giorni di down. Oggi è di down perchè guardo la fiscalità, che ammazza. In Italia nessun calciatore guadagna più 5 milioni di euro netti», ha notato Galliani, rivelando di aver parlato con Kakà e aver battuto sul tasto che restare in panchina al Real non è l'ideale per un giocatore di 30 che aspira al Mondiale in Brasile del 2014. «Gli ho detto tutte queste cose - ha aggiunto l'ad rossonero - Il presidente è informato della trattativa, se è fattibile si farà».
CALCIO: GALLIANI, A 37 MLN BALOTELLI NO, VEDIAMO LUNEDÌ AD MILAN, FINO A IERI MANCHESTER CITY CHIEDEVA QUESTA CIFRA.
CARNAGO (VARESE), 19 GEN - «Alla chiusura di venerdì la borsa di Manchester diceva ancora 37 milioni di euro, vediamo lunedì. A queste condizioni Balotelli resta al Manchester City». Così l'ad del Milan Adriano Galliani ha parlato di Mario Balotelli, indicato come uno dei possibili obiettivi di mercato rossoneri. «Quelli che partono sono Carmona, Valoti e Strasser, gli altri ci servono», ha aggiunto l'ad rossonero.
CALCIO: HOENESS, GUARDIOLA NON IN PROGRAMMA GRANDI CAMBIAMENTI, BAYERN IN CONTATTO CON IL TECNICO CATALANO DA MAGGIO
Monaco, 19 gen. Il tecnico spagnolo Josep Guardiola non ha pensato di realizzare grandi cambiamenti al Bayern Monaco, per la prossima stagione, come ha sottolineato il presidente del club tedesco, Uli Hoeness. «Credo di aver capito che non pensi che la nostra squadra debba essere rinforzata con molti giocatori. Vuole lavorare con i nostri giocatori. Gli piacciono», ha detto il dirigente tedesco al 'Suddeutsche Zeitung'. L'ex tecnico del Barcellona, prenderà il posto, dal 1 luglio, di Jupp Heynckes per tre anni. Anche Heynckes pensa che non ci sia la necessità di stravolgere la squadra. «Gioca un calcio moderno, con un concetto di gioco che ha mietuto successi. E è uno spogliatoio integro. Pep Guardiola potrà continuare questo progetto con le sue capacità», ha detto l'attuale allenatore. Hoeness ha raccontato che Guardiola sta guardando tutte le partite del Bayern a partire da agosto da New York, dove si è stabilito con la sua famiglia, dopo aver annunciato la sua decisione di lasciare il Barcellona. Il catalano non porterà con se molte persone dello staff, forse due assistenti. Hoeness è inoltre convinto che Guardiola andrà d'accordo con il direttore sportivo del Bayern, Matthias Sammer. «Si è entusiasmato sin dall'inizio alla possibilità di prendere Guardiola. Non mi preoccupo per niente. Se i due vogliono la stessa cosa, funzionerà». Hoeness si è detto inoltre stupito dalle reazioni all'ingaggio del tecnico più desiderato del mondo. «Ci ammirano come se fossimo marziani. È impressionante». Il dirigente bavarese ha anche raccontato che Guardiola aveva detto loro già da due anni che «avrebbe potuto lavorare per il Bayern». Da maggio passato, entrambe le parti sono state in contatto costante fino a che non è arrivato l'annuncio del contratto mercoledì.
CALCIO: ZEMAN, ROMA PUÒ ARRIVARE IN ALTO E CON INTER NON È DECISIVA. 'ZANETTI È ESEMPIO PER TUTTI, ANCHE PER TOTTI...VISTO CHE HA QUALCHE ANNO DI PIÙ«
Roma, 19 gen. »La sfida con l'Inter decisiva per un posto in Champions? È il discorso che facciamo ogni settimana, mancano 18 partite, e in ogni gara cerchiamo di avvicinarci e recuperare sulle squadre che abbiamo davanti. Si vedrà alla fine«. Zdenek Zeman non valuta come decisiva la gara di domani in campionato contro l'Inter. La Roma all'andata ha fatto una brillante prestazione a San Siro. »Anche lì, le valutazioni le fate sui risultati -dice ai giornalisti il tecnico-, abbiamo vinto con 2 gol di scarto ma la partita era equilibrata, non è stata la nostra migliore prestazione, speriamo di fare meglio domani«. La sfida con i nerazzurri si ripeterà pochi giorni dopo in Coppa Italia, ma la stagione »non dipende dalla Coppa, dipende dall'andamento del campionato. Io sono convinto che la Roma può andare in alto, ma è il campo che mi deve dare ragione«, aggiunge Zeman che su Stramaccioni, dice: »è andato via dalla Roma ed ho sentito parlare tutti molto bene di lui, è un ragazzo che ha delle qualità e ha grandi possibilità di farle vedere. Se credo nel progetto giovani anche negli allenatori? Sì, anche se l'Inter di giovani ne ha pochi e forse se ne avesse avuti di più sarebbe venuto meglio«. Belle parole da parte del tecnico boemo nei riguardi del capitano dell'Inter. »Zanetti è un giocatore importante, ai tempi della Lazio ci pensavo e anche lui ci pensava, ma è diventato una bandiera dell'Inter, è un giocatore moralmente e anche fisicamente da esempio per tutti, anche per Totti...visto che ha qualche anno di più«, ha detto con il sorriso Zeman
Zeman non svela la formazione di domani. Il tecnico ha convocato tutti. «Pjanic ha la febbre e un fastidio alla gola, ha lasciato l'allenamento ma non è grave, ritengo sia disponibile. Totti? Per domani è disponibile poi si vedrà. Dobbiamo pensare alla partita di domani, poi vedremo se ci dovranno essere cambi o aggiustamenti in Coppa», ha aggiunto il tecnico che su De Rossi e la sua battuta: 'se non gioca Pjanic non gioco neanche io...', aggiunge: De Rossi? Era una battuta e la prendo come tale, ma la formazione non la do. Ho 21 giocatori convocati e domani si vedranno quali sono gli 11 che andranno in campo. Dodò? È un giocatore offensivo, le sue migliori qualità sono in avanti. Se riesce a superare i problemi fisici è un giocatore che ci può dare tanto«. Il boemo ha inserito nei convocati anche Marquinho, escluso per motivi disciplinari in Coppa Italia. »L'ho convocato, la non convocazione e la punizione economica della società lo deve far riflettere. Il ragazzo fa parte del gruppo ed io non ho problemi«. Per la gara con i nerazzurri, comunque, Zeman non si affida ai singoli ma sempre al gioco. »Entrambe le squadre hanno giocatori importanti che possono risolvere le partite, ma io penso che le gare si risolvono con un atteggiamento di squadre nel suo insieme«. Zeman tocca vari temi in conferenza stampa, dall'arrivo di Carlos Zago: «farà il collaboratore, mi serve per il rapporto con i brasiliani che hanno bisogno di inserirsi nel contesto della squadra»; allo slittamento della gara di ritorno di Coppa Italia con l'Inter. «Noi siamo a disposizione, quello che decidono facciamo. Magari ad aprile può essere una partita migliore solo perchè spero che il tempo sia migliore. Ora con i terreni difficili c'è sempre il problema dei recuperi in breve tempo e i campi pesanti non aiutano lo spettacolo e i giocatori». Nessun problema invece per il fatto che la società giallorossa non sia rappresentata in Lega calcio. «Se la Roma è uscita è perchè ha dei motivi, come la Juve e l'Inter. Certo fa impressione che non siano rappresentate le squadre più importanti, quelle che hanno, come prospettive, più idee per andare avanti». Infine Zeman sulla crisi del calcio aggiunge: «sono problemi nel calcio, in tutta Europa, poi dal Brasile che ha superato la crisi, è più difficile portare via giocatori, però è normale che bisogna adattarsi ai momenti. Ma tutta Italia soffre, non solo nel calcio ma anche in altre attività. Ma fa piacere perchè si da più spazio ai giovani che prima sedevano in panchina e non potevano far vedere le loro potenzialità», conclude Zeman.
CALCIO: ROMA; ZEMAN, DIFESA A TRE? FATTA SOLO PER EMERGENZA BOEMO:CHI HA SCRITTO STORIA NON HANNO CAMBIATO PROPRIA IDENTITÀ.
ROMA, 19 GEN - «Riproporre con l'Inter la difesa a tre come in Coppa Italia? Per me era un'emergenza e l'abbiamo fatta. Nel primo tempo siamo andati molto bene giocando a tre, nel secondo a 5 con due difensori abbassati abbiamo sofferto troppo. Domani cercheremo di giocare a modo nostro». Sono le parole del tecnico della Roma, Zdenek Zeman, alla vigilia del posticipo serale in programma domani all'Olimpico contro l'Inter. «Le squadre che hanno fatto la storia del calcio, hanno sempre proposto il loro calcio, hanno cambiato poco, come il Barcellona o il Real Madrid dei tempi d'oro, non si è mai adattato, o come l'Ajax - ha ricordato il boemo - Io voglio che la mia squadra impari a giocare a calcio». Sul voto da dare alla stagione della sua Roma, poi, Zeman ha confessato che «non dipende dalla Coppa Italia ma dall'andamento del campionato. Io sono convinto che la Roma può andare in alto, ma poi è il campo che mi deve dare ragione».
CALCIO: MILAN;ALLEGRI SPERA IN KAKÀ, SAREBBE GRANDE RITORNO BECKHAM? CARTA IDENTITÀ NON SI PUÒ CANCELLARE
CARNAGO (VARESE), 19 GEN - Massimiliano Allegri è pronto ad accogliere al Milan Ricardo Kakà mentre conferma i suoi dubbi sul ritorno di David Beckham, 38 anni a maggio. «L'unica trattativa in corso è quella per Kakà, sarebbe un grande ritorno - ha notato l'allenatore rossonero -. Beckham è un giocatore di gran classe ma la carta d'identità non si può cancellare. Anche perchè la società ha deciso di ricostruire con giocatori giovani e anche, spero, con un campione come Kakà»
CALCIO: NAPOLI; MAZZARRI, CANNAVARO PARTIRÀ DALLA PANCHINA.
NAPOLI, 19 GEN - Paolo Cannavaro andrà, almeno inizialmente, in panchina domani al Franchi contro la Fiorentina. Lo dice Walter Mazzarri in conferenza stampa, spiegando anche i motivi di questa decisione. «Cannavaro - è il ragionamento del tecnico - partirà dalla panchina pronto a rientrare. Paolo si è allenato bene ma è stato un mese fuori e per questa partita sarebbe stato imprudente metterlo in campo. Poi dalla prossima settimana ripartirà al massimo. Lui oltre ad essere il capitano è anche il giocatore con cui parlo più spesso e conosce le dinamiche delle mie scelte».
CALCIO: MAZZARRI, FIORENTINA GRANDE SQUADRA MA VOGLIO NAPOLI IN CRESCITA.
Napoli, 19 gen. «La Fiorentina in casa è fortissima, voglio vedere la crescita del Napoli». Sono le parole di Walter Mazzarri. Il tecnico del Napoli inquadra così la partita di domani alle 12,30. Dopo tre vittorie consecutive gli azzurri trovano di fronte un avversario di grande valore. «Giocare al Franchi è molto difficile. La Fiorentina in casa ha fatto più punti della Juventus e questo dimostra che hanno un grande rendimento. Sono curioso di capire come affronteremo la gara, ma sono molto fiducioso. All'andata la Fiorentina ci ha messo in difficoltà per un tempo e sappiamo che abbiamo di fronte una squadra di valore. Ma sappiamo anche che se noi giochiamo al nostro ritmo possiamo segnare contro chiunque». Mazzarri spiega poi quali sono i punti di forza della squadra di Montella. «È una squadra che ha fatto tantissimi gol sui calci piazzati. Loro hanno incassato punti grazie alle palle ferme più che ai gol su azione. Ciò significa che hanno colpitori di testa forti e giocatori bravi nei movimenti. Ma al di là di questo hanno uomini di altissima qualità in rosa, nel palleggio possono incartarti e sanno saltare l'uomo in molti elementi. Questo la dice lunga sulla loro qualità -aggiunge-. Da parte nostra abbiamo rinforzato l'organico con due nuovi acquisti e vogliamo consolidare il nostro potenziale. Se manteniamo il passo delle ultime partite possiamo arrivare lontano». Per il Napoli, dopo la sentenza della Corte di Giustizia Federale e i due punti 'riconquistatì, la prima nota lieta è arrivata con il rientro di Cannavaro e Grava. «Sì siamo stati felici perchè sono due ragazzi straordinari. Li abbiamo applauditi e festeggiati. Adesso concentriamoci per il match. Cannavaro partirà dalla panchina pronto a rientrare. Paolo si è allenato bene ma è stato un mese fuori e per questa partita sarebbe stato imprudente metterlo in campo. Poi dalla prossima settimana ripartirà al massimo».
Il tecnico azzurro spera di avere a disposizione Zuniga che ha avuto la febbre. «Mi fa ben sperare, l'ho visto oggi e sono ottimista. Come caratteristiche è l'ideale per questa partita se fosse al top, credo e spero di recuperarlo, ma vedremo domani». Il Napoli che è balzato al secondo posto a tre punti dalla Juve capolista spera in un passo falso delle avversarie. «Può succedere tutto da qui alla fine. Ma se noi continuiamo a fare ciò che abbiamo sempre fatto giocheremo partita per partita e poi tireremo le somme. È chiaro che per stare a certi livelli bisogna crescere e migliorare -dice Mazzarri-. Non dobbiamo accontentarci mai e sapere che per arrivare in alto ci vuole la mentalità vincente. Adesso avremo due trasferte e se dovessimo proseguire così anche nelle gare esterne sarebbe il miglior rendimento assoluto da quando sono arrivato». Lo stesso Montella ha avuto parole di elogio per il Napoli e per Mazzarri. «Montella era un fuoriclasse da giocatore, l'ho avuto alla Sampdoria a fine carriera e secondo me ha anche avuto poca risonanza per la classe che aveva da calciatore. È sempre stato un ragazzo intelligente ed appena ha avuto la possibilità di allenare ha fatto benissimo. È partito col piede giusto», ha aggiunto Mazzarri.
CALCIO: MAZZARRI, MONTELLA FUORICLASSE ANCHE COME ALLENATORE.
NAPOLI, 19 GEN - «Montella era un fuoriclasse come giocatore e lo è anche come allenatore». È il giudizio di Walter Mazzarri sull'allenatore della Fiorentina, che ebbe come calciatore alla Sampdoria e che domani si troverà di fronte al Franchi nell'anticipo di campionato. «Come calciatore Montella avrebbe meritato di essere più reclamizzato. È un ragazzo intelligente che sa come comportarsi in un ambiente in cui conosce tutti, sa gestire tutte le situazioni e si pone benissimo». «Da ragazzo intelligente qual è - ha concluso il tecnico del Napoli - appena ha avuto la possibilità è riuscito anche nel ruolo di allenatore. Certo due anni sono pochi, è chiaro che dovrà confermarsi a questi livelli anche in futuro».
CALCIO: NAPOLI; MAZZARRI, IN CAMPIONATO PUÒ SUCCEDERE TUTTO 'GIOCHIAMO GARA DOPO GARA, SOLO ALLA FINE SI TIRANO LE SOMMÈ.
NAPOLI, 19 GEN - «Di qui alla fine del campionato può succedere di tutto, in positivo ed in negativo. Ma se continuiamo a fare quello che ci è riuscito fino ad ora, in proiezione non si sa come andrà a finire. Comunque il calcio si fa partita dopo partita ed alla fine si tirano le somme». È il giudizio di Walter Mazzarri sul campionato, dopo la sentenza che ha restituito al Napoli i due punti, avvicinando la sua squadra alla vetta.