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Le MNews 'Tutto calcio' del 14 Gennaio 2013.

CALCIO: PRANDELLI, CAMPIONATO PIÙ VIVO MA JUVE RESTA FAVORITA, CT AZZURRO, 'FIORENTINA MERITAVA DI VINCERE ULTIME DUE PARTITÈ.

Roma, 14 Gennaio 2013.  «Un campionato più vivo aiuta il calcio, i nostri tifosi e tutto il movimento. Molte squadre affrontano le big a viso aperto, è un segnale molto positivo ed è molto più divertente». Cesare Prandelli commenta così gli ultimi sviluppi del campionato di serie A. La Lazio e il Napoli hanno approfittato del mezzo passo falso della Juventus a Parma. «Lazio e Napoli sono due squadre che in questi anni hanno dimostrato di avere qualità e stanno dando continuità al loro lavoro. Ma la Juve resta la favorita per lo scudetto proprio per la sua continuità», dice il ct azzurro prima di soffermarsi sulle recenti difficoltà dei bianconeri. «L'allenatore può dare determinazione, carattere e filosofia di gioco a una squadra, ma è il calciatore che interpreta il ruolo nella maniera migliore e quindi i giocatori di grande qualità mancano tutti», sottolinea alludendo ai recenti infortuni di Chiellini e Marchisio. Prandelli assegna «un voto positivo al campionato». «Ieri ho visto il Parma affrontare la Juve a viso aperto e giocare un calcio molto propositivo. La Fiorentina di Montella? Non sta succedendo nulla di particolare, è una delle squadre rivelazione del campionato e chi ha visto le ultime due partite sa che molto probabilmente avrebbe meritato due vittorie. I critici devono continuare ad elogiare questa squadra».

CALCIO: PRANDELLI, BALOTELLI? AZZURRI DEVONO GIOCARE CON CONTINUITÀ.


«Ho parlato con Mario (Balotelli, ndr) e ho sempre detto che il suo unico riferimento deve essere Mancini. Lui lo ha voluto al Manchester City e lui può rimproverarlo, è l'unica persona che può farlo crescere. L'interesse del Napoli? Non posso fare il 'fanta Balotellì. Certo, per qualsiasi giocatore della nazionale sarebbe molto meglio giocare con continuità». Il ct dell'Italia, Cesare Prandelli, commenta così -a margine dell'assemblea elettiva della Figc- le voci di mercato che accostano l'attaccante del City al club partenopeo.

CALCIO: MILAN; GALLIANI, SERVE TEMPO PER TORNARE AL VERTICE AD ROSSONERO, BALOTELLI? ABBIAMO CINQUE PUNTE, STIAMO BENE COSÌ.

«Al Milan serve un pò di tempo per tornare al vertice del calcio, ma sono sicuro che ce la faremo». Questa la convinzione dell'ad rossonero, Adriano Galliani, intervenuto a margine dell'Assemblea elettiva della Federcalcio, in corso a Roma. «Abbiamo deciso di cambiare pelle - ha spiegato Galliani - puntando su ragazzi emergenti. Lo abbiamo spiegato ai tifosi e mi sembra lo stiano capendo. Abbiamo sistemato i conti, stiamo seguendo il fair-play stabilito dall'Uefa, il bilancio è in pareggio e a Genova abbiamo schierato un attacco giovanissimo, con un'età media di vent'anni. Andremo avanti così, stiamo investendo su calciatori giovani anche in questo mercato di gennaio e siamo sicuri che nel medio periodo arriveranno grandi risultati». Per quanto riguarda il mercato, Galliani ha escluso colpi nella finestra di gennaio: «Se non parte nessuno non arriva nessuno - ha spiegato l'ad rossonero -. Un rinforzo a centrocampo? Numericamente siamo in eccesso. Balotelli? Ho sempre detto che, se fosse partito un solo attaccante, cosa che si è verificata con la cessione di Pato, saremmo rimasti così. Abbiamo cinque attaccanti per due-tre ruoli, vanno bene. Magari faremo qualche investimento per il prossimo anno».


CALCIO: GALLIANI CHIUDE A BALOTELLI, ATTACCO MILAN È A POSTO.  'GIOVANI NOSTRA LINEA, CI VORRÀ UN PÒ DI TEMPO PER TORNARE AL TOP'.


«Attacco giovane? È la linea del Milan, abbiamo deciso di cambiare pelle e di puntare su ragazzi emergenti. Lo abbiamo spiegato ai tifosi che lo stanno capendo. Certo, il Milan avrà bisogno di un pò di tempo per tornare al vertice ma sono sicuro che ce la faremo». Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, conferma la nuova linea strategica del club rossonero. «Abbiamo i conti a posto, stiamo seguendo i criteri stabiliti dalla Uefa, siamo in pareggio di bilancio e ieri (contro la Sampdoria, ndr) abbiamo schierato un attacco con un'età media di 20 anni. Andremo avanti così, stiamo facendo investimenti su questo tipo di giocatori anche in questo mercato di gennaio e siamo sicuri che nel medio periodo arriveranno grandi risultati», dice Galliani, a margine dell'assemblea elettiva della Figc, prima di fare il punto sul mercato. «Se non parte nessuno non arriva nessuno. Nemmeno a centrocampo? No, siamo in eccesso. Balotelli? Ho sempre detto che se fosse partito un solo attaccante saremmo rimasti così», dice il dirigente del Milan, che finora ha venduto solo Pato al Corinthians. «Cinque attaccanti per 2-3 ruoli vanno bene. Faremo qualche investimento per l'anno prossimo magari già da gennaio», dice alludendo ad affari come quello di Saponara, giocatore dell'Empoli che si trasferirà al club rossonero a fine stagione.


CALCIO: NAPOLI; DE LAURENTIIS, SCUDETTO? IO CI CREDO SEMPRE 'NOI PARTECIPIAMO PER VINCERE, MA PROCLAMI INUTILÌ.

«Se credo allo scudetto? Non dico di no: noi partecipiamo sempre per vincere». Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, guarda al campionato con fiducia alla luce dei risultati e del terzo posto della sua squadra. «Ma è inutile fare proclami - sottolinea - ci sono diverse squadre che possono conquistare lo scudetto. Noi andiamo avanti gara per gara, abbiamo 13 punti in più dello scorso anno. Ma tutto può accadere». Del mercato dice che «se siamo così in alto vuol dire che non siamo così scarsi, e poi a gennaio bisogna pagare un giocatore più del suo valore. Mazzarri è un allenatore intelligente che sa gestire bene i suoi». E come il tecnico il presidente chiude la polemica nata dalle dichiarazioni di Marchisio su presunta antipatia con il Napoli: «A noi non sta antipatico nessuno, la competizione mi diverte, pensate quanta antipatia ho suscitato nel cinema. Meglio essere antipatici, voglio stare tra quelli vincenti». Dello stallo in Lega il patron del Napoli non si preoccupa: «c'è bisogno che si formino nuove realtà. Siamo in una fase in cui bisogna attendere prima di cambiare il presidente».


CALCIO: FALCAO APRE AL PSG, PER I BOOKMAKER SI CHIUDE A 3,75.

«Il Psg ha un progetto molto ambizioso e la Francia è un Paese fantastico». Parola di Radamel Falcao che in un'intervista a un'emittente francese apre le porte a un futuro parigino. Le dichiarazioni del colombiano trovano subito sponda sulla lavagna dei bookmaker inglesi che è stata praticamente ribaltata. Secondo la sigla Skybet il Psg potrebbe addirittura chiudere a gennaio per Falcao e, come si legge su Agipronews, la quota su Radamel a Parigi è crollata da 11,00 a 3,75 dopo le sue dichiarazioni. Nettamente al rialzo l'offerta sul Chelsea, fino a qualche giorno fa favorito a 2,00 e adesso schizzato a 8 volte la scommessa.


CALCIO: ABETE, PALLONE NON È RESPONSABILE MALI DEL PAESE CANDIDATO PRESIDENZA FIGC:'NOSTRI CLUB PAGANO TASSE PER 900 MLN.

 «Siamo un'organizzazione che riceve 64 milioni di contributi, nessuno dei quali va alle società professionistiche, che dal canto loro versano allo Stato da sole 900 milioni di euro di imposte». Giancarlo Abete, candidato unico alla presidenza della Federcalcio, nel suo discorso all'assemblea elettiva ha difeso così il mondo del calcio, spesso accusato di essere il simbolo di un Paese in crisi. «Il calcio italiano è al quarto posto nel ranking della Fifa. La nostra è una storia gloriosa, tra campionati del mondo, europei e olimpiadi. Abbiamo cercato di mantenere alta la competitività in un momento di bassa competitività del Paese, avvitato su se stesso per colpa della crisi - ha spiegato Abete - Siamo un paese sportivo e calcistico da sempre tra i primi 10 al mondo. Tanti giudicano senza farsi un esame di coscienza, penso invece che dobbiamo essere fieri per quello che siamo. Accettando critiche, tante legittime, ma respingiamo al mittente le generalizzazione, la demonizzazione di un mondo fatto da 1,4 milioni di tesserati».

CALCIO: LEGA; MATARRESE AI CLUB, NON AVETE RISOLTO NULLA EX PRESIDENTE ACCLAMATO MEMBRO ONORARIO FIGC.

«Vedo che non avete risolto nulla, avete messo in croce Beretta e siete punto a capo». Antonio Matarrese dal palco dell'assemblea elettiva della Figc punge i club di A in stallo nell'elezione del capo della Lega: l'ex presidente delle società del massimo campionato, nominato per acclamazione membro onorario della federazione, fa appello agli stessi club x andare avanti. «Non è facile gestire la lega di A, ci sono interessi grossi - ha detto Matarrese - l'invito che faccio è di ritrovarvi». Poi l'invito all'unità nella rielezione di Giancarlo Abete in Figc: «È l'ultima occasione del calcio italiano per risorgere. Abete è l'uomo che si è mosso bene e tutti voi dovete aiutarlo».

CALCIO: FIGC; MACALLI 'SOSTENIAMO ABETE, CI FIDIAMO DI LUÌ PRESIDENTE LEGA PRO: DA NOI NESSUNA LISTA DELLA SPESA.

«Noi sosteniamo il presidente Abete. Ci fidiamo di lui, con lui vogliamo collaborare. E non abbiamo posto alcuna condizione, nè presentato alcuna lista della spesa». Lo ha detto il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, nel corso dell'assemblea generale della Figc, chiamata a confermare Giancarlo Abete alla guida del calcio italiano. «Dire che il calcio italiano non fa riforme è sbagliato - ha rilevato Macalli ai delegati riuniti al Marriott Park Hotel di Roma, riferendosi al nuovo format della Lega Pro di 60 squadre in tre gironi -. Noi abbiamo fatto una riforma importante, epocale, anche se non abbiamo un clamore mediatico, ma non abbiamo fatto solo questo: siamo in prima linea nella lotta alla frode sportiva, per la solidarietà e per tante cose che premiano i nostri presidenti». «La nostra idea di sostenere il candidato Abete è fatta nel presupposto che di lui ci fidiamo e con lui vogliamo lavorare» ha concluso il numero uno della Lega Pro.


CALCIO:TOMMASI, PRONTI A DARE CONTRIBUTO ANCHE SU GIUSTIZIA PRESIDENTE AIC: SIA SEVERA MA NIENTE GENERALIZZAZIONI.

«La voce che arriva dal campo sia utile a portare avanti le riforme». È l'auspicio del presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, fatto dinanzi all'assemblea generale della Figc, chiamata a confermare Giancarlo Abete alla guida del calcio italiano. «Noi siamo una componente con una una prerogativa di campo e non è facile portare la nostra esperienza - ha detto Tommasi ai delegati riuniti al Marriott Park Hotel di Roma -, nonostante questo abbiamo cercato di portare finora il nostro contributo. Un calciatore di Serie A come Simone Perrotta ha dato la sua disponibilità e cercheremo di valorizzare la sua presenza in consiglio federale per avere una voce tale che può fare bene a tutti noi». Tra i punti fondamentali dell'Aic ci sono «la tutela sanitaria, una delle nostre priorità», come ha rilevato il massimo rappresentante dei calciatori, ricordando la morte del calciatore del Livorno Piermario Morosini, e il vincolo nei dilettanti nei contratti firmati dai minorenni, «un tema spinoso per cui è necessario trovare una dimensione sportiva alle regole». E poi ancora la riforma della giustizia sportiva, dopo anche le vicende del calcioscommesse. «Come accade in politica, basta un giocatore e tutta la categoria è macchiata. Ma fare di tutta un'erba un fascio non è la cosa migliore», fa notare Tommasi. «Noi dobbiamo ringraziare la giustizia sportiva quando è severa - ha quindi aggiunto -, ma dobbiamo evidenziare la preoccupazione per l'impatto che le condanne sportive hanno sulle carriere degli atleti. Per questo, è necessario che ogni decisione vada presa nella maniera più giusta». «Come calciatori, sappiamo di avere grosse responsabilità verso il movimento e verso il pubblico. Ne siamo consapevoli e siamo pronti a dare il nostro contributo facendo squadra con le altre componenti, auspicando nello stesso tempo che la giustizia sportiva sia in grado di individuare i colpevoli», ha concluso Tommasi.


CALCIO: MATARRESE AI PRESIDENTI DI SERIE A, NON AVETE RISOLTO NULLA. 'BERETTA MESSO IN CROCE, AIUTATE ABETE E INIZIATE AD ESSERE UOMINÌ.

«Vedo che non avete risolto nulla...». Antonio Matarrese si rivolge così ai presidenti dei club di serie A nel corso del suo intervento all'assemblea elettiva della Figc, di cui oggi sarà nominato membro d'onore. Matarrese era il presidente della Lega calcio prima della scissione con la B e dell'era di Maurizio Beretta. «Dissero 'adesso basta, arriva un manager perchè tu non servì. È giusto, ma vedo che avete messo in croce Beretta e state punto e a capo...», aggiunge Matarrese. «In realtà -sottolinea- non è facile gestire la Lega serie A perchè ci sono interessi grandi. Ma quello che ho fatto io non me lo può togliere nessuno. Oggi bisogna ridare slancio. Ho ascoltato con grande rispetto gli interventi dei presidenti, bisogna essere più concreti. Bisogna dire: 'questo è il programma e lo affidiamo ad Abete». Secondo Matarrese «per il calcio italiano questa è l'ultima occasione per risorgere. Abete si è mosso bene ma dovete aiutarlo. E che fanno i presidenti della serie A? Non avete avuto la pazienza di dialogare meglio con Abete. Dite quello che dovete, poi iniziate a lavorare seriamente. Iniziate -conclude Matarrese- ad essere uomini».


CALCIO: NICCHI, STOP PER RAZZISMO? ANCHE PER VIOLENZE SU ARBITRI.

«Se fermiamo il calcio per il razzismo, dobbiamo fermarlo anche per le violenze nei confronti degli arbitri». Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione italiana arbitri (Aia), si esprime così nell'intervento durante l'assemblea elettiva della Figc in corso all'hotel Marriott di Roma. «Io sono uno dei pochi che non si divertono la domenica, quando arriva la notizia di un ragazzo finito in ospedale perchè ha arbitrato una partita. Ci dobbiamo preoccupare per la sicurezza degli arbitri, non è più sopportabile questa situazione» legata anche al clima che si respira nel calcio di vertice: «Prima che i giocatori facciano la doccia, ci sono già analisi sugli episodi e sulle decisioni dei direttori di gara». «Gli arbitri sono una certezza e non una problematica per questo sistema. La nostra battaglia servirà per portare cultura e regole», afferma ancora Nicchi. «Siamo una categoria limpida e indipendente, abbiamo compreso gli errori del passato e abbiamo imparato lezioni importanti. Gli arbitri offrono un servizio tecnico e, allo stesso tempo, sono portatori di regole e cultura. Mi auguro che nel prossimo quadriennio si possa parlare di temi concreti. Abbiamo problemi che il presidente federale conosce: i rimborsi spese, ad esempio, sono fermi a 19 anni fa e questo non è più sostenibile», aggiunge.


CALCIO: NICCHI, FLOCCARI? SE SI FISCHIA NON SI SBAGLIA PRESIDENTE ARBITRI: 'TRA COSE POSITIVE CI PUÒ STARE ERRORÈ.

«Quando si vede un episodio del genere in area di rigore, io dico sempre che ogni volta che si fischia non si sbaglia». Il presidente degli arbitri, Marcello Nicchi, commenta così l'episodio in Lazio-Atalanta, sul gol di Floccari viziato da un fallo di mano, ma convalidato dal direttore di gara Peruzzo. «Sono episodi che vanno governati dal campo - spiega il n.1 dell'Aia, presente all'assemblea elettiva della Figc - ed è inutile parlare di volontarietà o meno del tocco di mano. Non so cosa sia accaduto nella valutazione dell'arbitro, ma ci può anche stare che non abbia visto e in questo caso mi dispiacerebbe. Con episodi così non si sbaglia a fischiare». Il giudizio però sulla giornata di campionato resta positivo. «Ho visto molte cose positive e l'errore ci può stare - aggiunge Nicchi - È stata una giornata normale, ma ho visto tanti ragazzi che stanno crescendo e facendo bene».

CALCIO: NICCHI, MANO DI FLOCCARI SU GOL? SE SI FISCHIA NON SI SBAGLIA.

«Floccari? Sono episodi che vanno governati dal campo ed è inutile parlare di volontarietà o meno del tocco di mano. Non so ad ora cosa sia accaduto nella valutazione dell'arbitro, ma ci può anche stare che non abbia visto e in questo caso mi dispiacerebbe. Ma quando si vede un episodio del genere in area di rigore io dico che ogni volta che si fischia non si sbaglia». È il giudizio di Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione italiana arbitri, in merito alle polemiche sul gol segnato dall'attaccante della Lazio contro l'Atalanta che l'arbitro Peruzzo ha convalidato nonostante un tocco di mano. Il giudizio complessivo di Nicchi sull'ultima giornata di campionato è ad ogni modo positivo. «In mezzo a tante cose positive ci può stare qualche errore, è stata una giornata normale ma è emerso che ci sono ragazzi che stanno crescendo e che stanno facendo molto bene. Mi ha fatto molto piacere vedere il quasi esordiente arbitro Di Bello che con grande personalità ha diretto Bologna-Chievo. E poi vedere gli arbitri di spessore che stanno facendo bene il loro lavoro. Poi qualcosa -ammette- può sfuggire». Nicchi torna poi sullo stop alle gare in caso di razzismo. «L'Osservatorio ha fatto chiarezza su una cosa già chiara, l'arbitro non ha nessuna facoltà di sospendere le gare in modo definitivo, questo è demandato a chi rappresenta la forza pubblica. Noi facciamo il nostro lavoro per debellare tutto quello che non fa parte dello sport, come il razzismo e la violenza».

CALCIO: FIORENTINA; VISITE LARRONDO, IN ATTESA UFFICIALITÀ.

Visite mediche per l'attaccante argentino Marcelo Larrondo, preso dalla Fiorentina per completare il reparto offensivo. Il giocatore, proveniente dal Siena, dovrebbe mettersi a disposizione di Montella già nelle prossime ore, in attesa dell'ufficialità da parte dei due club.


CALCIO: BERETTA, CI SONO PRESUPPOSTI PER NUOVA STAGIONE RIFORME. 'RIVEDERE GIUSTIZIA SPORTIVA, RESPONSABILITÀ OGGETTIVA E OMESSA DENUNCIÀ.


«Penso che ci siano i presupposti per una nuova stagione di riforme. È fondamentale rivedere la disciplina del controllo di più società e la questione delle cosiddette seconde squadre». Lo ha detto Maurizio Beretta, presidente della Lega A, nel corso del suo intervento all'assemblea elettiva della Figc, in corso all'hotel Marriott di Roma. Beretta ha anche ribadito la necessità di «una riforma della giustizia sportiva e di alcuni punti chiave come la terzietà degli organi giudicanti, garanzie della difesa e specializzazione dei giudici. Penso che si possano e si debbano affrontare alcuni punti sensibili come la responsabilità oggettiva e l'omessa denuncia, ripensare a un sistema di sanzioni che attualmente non tiene conto dei meccanismi che si sono creati». Beretta si è poi soffermato sull'attuale sistema di sanzioni disciplinari nei confronti dei dirigenti di club. «Non è più accettabile che con le inibizioni i presidenti delle società non possano partecipare all'attività della Lega, non possiamo confondere sanzioni le sportive con altro».

CALCIO: FENUCCI, LEGA? CAOS NON È PAROLA GIUSTA LAVOREREMO PER TROVARE CANDIDATO.


«Caos non è la parola giusta, c'è dialettica interna alla Lega tra chi voleva il rinnovamento attraverso un candidato giovane con esperienza nei diritti tv e altri che non erano d'accordo». Lo ha detto l'ad della Roma, Claudio Fenucci, ai microfoni di Sky sulla mancata elezione di Abodi alla presidenza della Lega di Serie A. «Su questo candidato si era creato un certo consenso non solo tra club grandi e piccoli ma non si è riusciti ad averne uno più ampio e lavoreremo per un altro candidato che abbia lo stesso profilo. Non sarà breve e facile ma l'importante ma bisogna impegnarci nel cercare la persona giusta». Sulle riforme da attuare in Lega Fenucci aggiunge: «aspettando la legge che ci consenta di velocizzare l'iter per la costruzione degli stadi, servirà lavorare anche sulla riforma della giustizia sportiva, poi ci sono tantissime altre cose rilevanti per questo sistema, come riportare al centro del calcio i propri tifosi».


CALCIO: LOTITO, PETKOVIC SORPRESA? SOLO PER I MISCREDENTI.


«Petkovic è una sorpresa solo per i miscredenti». Claudio Lotito, presidente della Lazio, si gode il secondo posto in classifica ed esalta il tecnico biancoceleste Vladimir Petkovic, artefice principale dell'ottima stagione capitolina. «Non è una sorpresa per me, visto che l'ho scelto io -dice Lotito all'hotel Marriott, dove partecipa all'assemblea elettiva Figc-. È in grado di gestire lo spogliatoio non solo dal punto di vista tecnico, ma anche psicologico e morale». La Lazio, dopo 20 giornate, è staccata di soli 3 punti dalla Juventus. «La Juve non ha paura della Lazio e non deve averne -dice il presidente mantenendo un profilo basso-. Noi pensiamo al nostro percorso, tenendo i piedi per terra. Dobbiamo andare avanti con umiltà e concentrazione, con lo stesso atteggiamento mostrato sinora». Il mercato di gennaio, dice, non poterà rivoluzioni. «Nello spogliatoio c'è un equilibrio tecnico-morale che potrebbe essere compromesso dall'inserimento di nuovi giocatori, bisogna preservare l'equilibrio esistente. Noi costruiamo sul cemento, non sulla sabbia: abbiamo una base solida e su questa interveniamo in maniera oculata».

CALCIO: MUSEO FIORENTINA, IN MOSTRA I VECCHI STIPENDI DEI CALCIATORI, RACCOLTI E ACQUISITO MIGLIAIA DI CIMELI E DOCUMENTI.


Saranno esposti in una speciale mostra i vecchi bilanci della Fiorentina, insieme agli stipendi dei calciatori e ad una grandissima quantità di documenti d'epoca, acquisiti dalla fondazione del Museo Fiorentina. Lo ha annunciato il Presidente, Andrea Claudio Galluzzo, in occasione dell'Assemblea 2012 del Senato Viola. Sono già nella disponibilità dell'ente oltre 2300 cimeli, più di 60.000 documenti, 1500 volumi di Biblioteca, 7000 testate di Emeroteca, 40,000 fotografie, 5 incisioni, 30 quadri e 6 video. Sandro Mencucci, Amministratore Delegato della Fiorentina, Vice Presidente e Consigliere della fondazione, ha sottolineato come «la fondazione rappresenti a pieno titolo il braccio culturale di ACF Fiorentina e che attraverso di essa, con la piena approvazione della famiglia Della Valle, la società viola si sia aperta ad istanze di carattere culturale e benefico provenienti dalla città e messa a dialogare con tutti i soggetti attivi a Firenze». Sono state illustrate inoltre, durante l'incontro, le attività dell'anno 2012 ed è stata presentata la programmazione 2013 da parte dell'ente polimuseale.


CALCIO: BOOKIE, VITTORIA INTER SU BOLOGNA IN COPPA ITALIA A 1,48.
In campionato ha ritrovato la bussola, ora l'Inter prova a ripartire anche in Coppa Italia. Di fronte, nel quarto di finale a San Siro, c'è un'altra squadra che si è rialzata dopo un periodo no. Contro il Bologna - che sabato ha steso per 4-0 il Chievo Verona - le quote, riporta Agipronews, sono però tutte per i nerazzurri, favoriti sul tabellone di Iziplay a 1,48, contro il 4,00 per il pareggio e il 6,40 offerto sul blitz degli emiliani. I precedenti recenti tra le due squadre sono tutti o quasi nel segno dell'Over, arrivato otto volte negli ultimi dieci scontri diretti. Un incontro con almeno tre marcature complessive si gioca a 1,72, mentre una partita da Under (massimo due gol) sale a 1,92.

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