
PISA, 14 Gennaio 20134 - Lo stalking? Può derivare da una gelosia delirante causata da uno squilibrio mentale. È il risultato di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Pisa, pubblicato sulla rivista CNS Spectrums della Cambridge University Press. Legati a tale squilibrio ci sarebbero anche altri comportamenti aggressivi estremi come il suicidio o l'omicidio. Secondo i ricercatori Donatella Marazziti, Michele Poletti, Liliana Dell'Osso, Stefano Baroni e Ubaldo Bonuccelli, chiarisce una nota dell'ateneo pisano, «le radici neuronali della cosiddetta 'sindrome di Otellò si troverebbero in un'area della corteccia frontale, una zona del cervello che sovrintende complessi processi cognitivi e affettivi». Grazie a un modello teorico elaborato dagli scienziati osservando pazienti schizofrenici, alcolisti e malati di Parkinson, nei quali sono molto comuni le manifestazioni di gelosia delirante, spiega Marazziti, è stato possibile raggiungere i primi dati, ma avverte la ricercatrice, «l'indagine empirica delle basi neurali della gelosia è solo all'inizio e ulteriori studi sono necessari per chiarirne le radici biologiche». Se infatti, sottolinea, «la gelosia Š un sentimento del tutto naturale, il punto Š individuare lo squilibrio biochimico che trasforma questo sentimento in un'ossessione pericolosa». La speranza, conclude Marazziti, è che «una maggiore conoscenza dei circuiti cerebrali e delle alterazioni biochimiche che sottendono i vari aspetti della gelosia delirante, possa aiutare ad arrivare a un'identificazione precoce dei soggetti a rischio».
YARA: PM PRESENTA NUOVA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PER FIKRI.
Il pm di Bergamo Letizia Ruggeri ha presentato stamattina una nuova richiesta di archiviazione del fascicolo a carico di Mohammed Fikri, l'operaio marocchino unico indagato nelle indagini sulla morte di Yara Gambirasio. Il pm ha presentato la domanda dopo che tutta la documentazione richiesta dal gip è stata consegnata. Tra i documenti anche la nuova traduzione dell'intercettazione telefonica controversa e che inizialmente aveva portato all'arresto di Fikri, poi rilasciato. Anche i 5 nuovi periti hanno escluso che l'immigrato abbia pronunciato la parola 'uccisà e si stava solo lamentando perchè l'interlocutore all'altro capo del telefono non rispondeva. Ora spetta al gip Ezia Maccora pronunciarsi.
CAVALLO LO COLPISCE CON UN CALCIO, FINISCE ALL'OSPEDALE NEL BOLOGNESE, ROMENO STAVA LAVORANDO IN STALLA MANEGGIO.
Colpito da un calcio di un cavallo mentre lavorava in una stalla, un romeno di 27 anni è stato portato all'ospedale per una ferita all'addome: le sue condizioni sono state considerate di media gravità. È successo ieri mattina in un maneggio a Sasso Marconi, primo Appennino bolognese, e sono intervenuti i carabinieri. L'uomo è stato comunque tenuto in osservazione al Maggiore di Bologna.
ELEZIONI: BERLUSCONI, CONFRONTO TV? BERSANI HA PAURA EX PREMIER, CERTI TEMONO DISCUSSIONI CON CHI NE SA PIÙ DI LORO.
«C'è una forzatura da parte di Bersani perchè la legge elettorale non prevede l'indicazione del candidato-premier ma del capo della coalizione, è tra capi delle coalizioni che si devono svolgere i dibattiti, ma la paura fa 90 e i vari signori temono di confrontarsi con me che sul tavolo della discussione ne sa molto più di loro». Lo ha affermato il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, commentando, in un'intervista a Antenna Sicilia, le motivazioni del rifiuto del segretario del Pd a un confronto televisivo.
ELEZIONI: BERLUSCONI, CAMBIARE COSTITUZIONE PER RENDERE PAESE GOVERNABILE.
«Se noi non riusciremo a cambiare la Costituzione portando l'Italia a essere finamnete un paese governabile, non ci sarà alcuna possibilità di uscire da questa situazione difficile in cui ci ha cacciato questo governo di tecnici». Lo ha detto il leader Pdl Silvio Berlusconi ad Antenna Sicilia.
RUBY: GIUDICI, NO A SOSPENSIONE, PROCESSO VA AVANTI. RESPINTA L'ISTANZA DELLA DIFESA DI BERLUSCONI.
I giudici del Tribunale di Milano hanno respinto l'istanza della difesa di Silvio Berlusconi di sospendere fino al voto di febbraio il processo sul caso Ruby per motivi elettorali e anche la richiesta di legittimo impedimento dell'ex premier per oggi. Il dibattimento quindi va avanti.
RUBY: GELMINI, PRETESTUOSE TESI PM.
«È del tutto evidente il ruolo politico di leader della coalizione di centro-destra di Silvio Berlusconi ed è del pari noto come sia il Presidente del Pdl. Appaiono quindi pretestuosi i richiami della pubblica accusa del cosiddetto processo Ruby». Lo afferma Maria Stella Gelmini.
CASO RUBY: GIUDICI IN CAMERA DI CONSIGLIO DA QUATTRO ORE.
I giudici della quarta sezione penale di Milano sono da quasi quattro ore in camera di consiglio per decide se accettare o respingere le istanze presentate dai legali della difesa di Silvio Berlusconi, imputato nel processo sul caso Ruby. Stamane i legali hanno chiesto il legittimo impedimento per l'udienza di oggi, essendo l'ex premier impegnato in una riunione del Pdl. Non solo: hanno chiesto la sospensione del processo per legittimo impedimento perchè Berlusconi è candidato come capo della coalizione del centrodestra. Una sospensione, non solo «per motivi giuridici» ma anche di «opportunità» a cui si è opposto il sostituto procuratore Ilda Boccassini ricordando che Berlusconi non è candidato premier e non ha presenziato spesso al processo. I giudici sono chiamati a decidere anche se Ruby dovrà o meno testimoniare: la difesa dell'ex premier è pronta a rinunciare limitandosi ad acquisire i verbali. Ruby, insieme al compagno Luca Risso, attende fuori dall'aula la decisione delle toghe. È in mattinata non è mancata una nota di colore: un pensionato ha indossato la maschera dell'ex premier e ha imitato Berlusconi prima di essere allontanato dalle forze dell'ordine.
GRILLO A BERSANI E CASINI, CHI PAGA CARTELLONI PUBBLICITÀ? LEADER M5S, NOI ABBIAMO RINUNCIATO A RIMBORSI ELETTORALI.
Beppe Grillo, dal suo blog, torna ad attaccare i partiti per l'uso dei «contributi elettorali» («quelli bocciati da un referendum e chiamati 'rimborsì per prendere lessicalmente per il culo gli italiani») e domanda, nello specifico a Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini quali «banche, lobby hanno anticipato» il denaro. «Una risposta sarebbe gradita e anche una rinuncia scritta ai rimborsi elettorali come per ora ha fatto solo il M5S - conclude - Faccioni a scrocco, rispondete!». «Sono tornati i faccioni. Quello triste di Gargamella Bersani non ti molla in tutte le metropolitane, quello sfacciato di chi ha le spalle sempre coperte di Azzurro Caltagirone campeggia negli svincoli autostradali, e via via faccioni nuovi, usati, di foglie di fico, restaurati. La domanda sorge spontanea. Chi li paga? Vi Š il legittimo sospetto che possano essere anticipi dei contributi elettorali, quelli bocciati da un referendum e chiamati 'rimborsì per prendere lessicalmente per il culo gli italiani», si legge sul blog del leader a 5 stelle. «Ma se sono anticipi, chi anticipa? Privati, banche amiche, lobby. Decenza vorrebbe che gli indecenti faccioni spieghino come pagano le imponenti affissioni che deturpano il Paese - conclude Grillo - Una risposta sarebbe gradita e anche una rinuncia scritta ai rimborsi elettorali come per ora ha fatto solo il M5S. Faccioni a scrocco, rispondete!».
BOLOGNA: PRENDE A BASTONATE CONVIVENTE E AGGREDISCE CARABINIERI, ARRESTATO.
Maltrattamenti in famiglia, lesioni, ingiuria, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Queste le accuse con cui i carabinieri di Bologna hanno arrestato un 53enne incensurato che ha spaccato la testa alla propria convivente, dopo una lite, e aggredito i militari giunti sul posto. Il fatto è avvenuto sabato scorso intorno alle 16.30 in un appartamento di via Massarenti, sotto le Due Torri. Ad attendere i militari, ferma davanti al cancello d'ingresso del condominio in questione, c'era la donna sanguinante che ha raccontato di essere stata colpita alla testa con una scopa. Il compagno è quindi uscito di casa e ha aggredito i carabinieri minacciandoli di morte. Un maresciallo è anche stato afferrato per il collo e scaraventato violentemente contro il cancello di ferro del cortile. Per placare la furia dell'uomo, che continuava a dimenarsi e a divincolarsi dal tentativo dei militari di ammanettarlo, è stata chiamata un'altra pattuglia dell'arma, grazie alla quale l'uomo è stato immobilizzato e accompagnato in caserma, quindi in carcere. La donna è stata medicata all'ospedale Sant'Orsola-Malpighi e ricoverata nel reparto di terapia intensiva breve. Secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori, la donna avrebbe subito dall'uomo analoghe violenze fisiche e psichiche nel corso degli ultimi 2 anni. Anche i Carabinieri intervenuti per primi sono stati accompagnati presso una struttura sanitaria, dove sono stati medicati e dimessi con una prognosi di 7 giorni ciascuno per contusioni al collo.
ANIMALI, EARTH: «ROMA SI RICONFERMA CAPITALE DEL NON RISPETTO».
Roma, 14 GEN - «Mentre in Italia imperversa la bufera sui circhi che utilizzano gli animali come attrazione, con i comuni di Ferrara, Modena, Alessandria ed altri che emanano ordinanze sempre più restrittive per la presenza dei circhi sul proprio territorio cittadino, Roma sembra essere la Capitale dell'attività circense con ben cinque strutture che oramai da mesi esibiscono animali per il divertimento delle persone. Il Circo Orfei su Viale Palmiro Togliatti, il circo Spagna in zona Porta di Roma e poi ancora circhi nel sesto municipio in zona Largo Preneste, su Via Appia all'altezza di Capannelle e nell'ottavo municipio in zona Borghesiana. Gli spettacoli itineranti sembrano pubblicizzare la propria attività con affissioni selvagge e volantini che sporcano il suolo pubblico». Lo comunica, in una nota, Earth. «Non vogliamo certo che il circo scompaia - dichiara Valentina Coppola, presidente di EARTH - ma il circo delle risate è quello fatto dai clown, dai funamboli, dai magnifici trapezisti e lanciatori di coltelli, non certo quello degli animali segregati e costretti ad una vita innaturale nei carrozzoni in viaggio» «EARTH - prosegue la nota - rileva che il regolamento di Roma Capitale sul benessere animale prevede il rilascio di permessi ai Circhi con animali solo dopo verifica da parte dell'ufficio competente dell'idoneo stato di detenzione degli stessi, in ragione di ciò l'associazione ha inviato istanza di accedere agli atti ed estrarre copia delle verifiche effettuate prima di concedere il permesso di attendarsi a ben cinque circhi con animali».
MUTUI: CENTRALE RISCHI, IN 2012 DOMANDA DIMEZZATA (-42%).
Nel 2012 la domanda di mutui ipotecari si è praticamente dimezzata rispetto agli anni precedenti. Secondo il barometro Crif (Centrale rischi finanziari) sul 2011 il crollo è del 42 per cento. Ancora più profondo il divario rispetto al 2010 e al 2009 (in entrambi a i casi -53%) e al 2008 (-49%). L'ultimo mese del 2012, dicembre, si è chiuso con un -27%: terzo mese consecutivo a evidenziare comunque un lieve rallentamento del calo delle richieste. In flessione anche il numero delle richieste di prestiti. Nel confronto tra 2012 e 2011 il decremento è del 4%. Facendo riferimento al 2008, quindi prima che la congiuntura economica negativa si consolidasse, emerge una diminuzione complessiva del 18 per cento.
MAFIA: SINDACO CORLEONE 'CONSEGNÀ CITTÀ A PARENTI VITTIME VENTENNALE ARRESTO RIINA,STRADE INTITOLATE A GIULIANO E CASSARÀ.
Corleone non è più il paese di Totò Riina, ma quello di Ninni Cassarà, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Boris Giuliano, Mario Francese, Antonino Saetta e tutte le altre vittime di Cosa nostra. Nel ventesimo anniversario dell'arresto del capo dei capi, il sindaco del comune noto per aver dato i natali a boss del calibro di Provenzano e Bagarella, 'consegnà la città ai familiari delle vittime della mafia e chiede loro perdono. Oggi, nell'ambito del «Festival della Legalità in Tour» che si concluderà domani, a vent'anni dall'arresto di Riina, è stato il giorno del ricordo. A rievocare i propri cari e l'impegno profuso sul fronte della legalità in quella che nell'immaginario collettivo è stata per decenni la «capitale della mafia» ci sono Giovanni Chinnici, Giulio Francese, Maria Leotta Giuliano e Roberto Saetta, in rappresentanza dei familiari delle tante vittime dei Corleonesi. A loro si è rivolto il sindaco, Leoluchina Savona: «Io - ha detto leggendo una lettera aperta - vi chiedo scusa a nome di tutti i corleonesi, vi chiedo perdono per il sangue che è stato versato. Quel sangue, però, non è stato versato invano: nei vent'anni che ci separano dall'arresto di Totò Riina, nei sette che fra poco si compiranno dalla cattura di Bernardo Provenzano, quel sangue è servito a tutti noi per ricordare che una sola può essere la strada, uno solo il campo da scegliere». Nel corso dell'iniziativa è stata intitolata una strada alla memoria di Boris Giuliano, alla presenza della vedova Maria Leotta Giuliano: «Oggi - ha affermato il sindaco - dedicheremo una strada a Boris Giuliano, domani un'altra via sarà intitolata alla memoria di Ninni Cassarà. Ma io vi consegno ciascuna strada, ciascun vicolo, ciascuna casa di Corleone: ve le consegno con l'impegno di essere i vostri fratelli, i vostri genitori, i vostri mariti e mogli che vi sono stati strappati dalla ferocia dei boss. Prendetela, riconquistatela insieme a noi, per sancire la vittoria del Bene contro il Male supremo, contro la violenza cieca di chi ha impugnato le armi per uccidere uomini di Stato, uomini di Chiesa, uomini di civilta». «Ai mafiosi - ha concluso il sindaco - oggi, chiedo la resa, chiedo di lasciare questa terra e di abbandonare questa lotta. Chiedo loro di ammettere la sconfitta, di consegnarsi nella consapevolezza che questa terra, finalmente, un giorno sarà liberata».
WELFARE: GOVERNO AD ASSOCIAZIONE, 275 MLN NON SOLO PER SLA SOMMA STANZIATA PER NON AUTOSUFFICIENTI, QUOTA GRAVI DISABILITÀ.
Il sottosegretario alle Politiche sociali Maria Cecilia Guerra risponde a Fulvio De Nigris, direttore del Centro studi per la ricerca sul coma dell' associazione 'Gli amici di Lucà, che le aveva indirizzato una lettera aperta in cui esprimeva preoccupazione circa l'intenzione di destinare 275 milioni non a tutte le gravissime disabilità, ma in maniera prevalente ai malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica): un provvedimento che De Nigris definisce iniquo perchè «creerebbe discriminazione e disparità sociale in una popolazione, quella dei disabili e dei loro familiari, già duramente provata». «La legge di stabilità - replica Guerra, la cui risposta è stata diffusa dall'associazione - dispone che i 275 milioni siano destinati agli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienzè, inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica. Quindi è la norma stessa che non pone un vincolo a favore dei soli malati di Sla. Penso sia imprescindibile riservare una quota del fondo alle persone in condizione di disabilità gravissima, e cioè in condizione di dipendenza vitale da assistenza continua e vigile 24 ore su 24, e darne una tipizzazione, in linea con quanto suggerito anche dalle associazioni in questi mesi. Non so ancora se sarà questo Governo o il prossimo a concludere l'iter della ripartizione, a cui stiamo comunque lavorando». «Non bisogna lavorare per patologie - replica Fulvio De Nigris, che è anche membro dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità presso il Ministero delle Politiche Sociali - ma occorre riconoscere i valori di cura e di assistenza di famiglie che hanno carichi maggiori di altre e richiedono il potenziamento di servizi e la continuità dell'assistenza, tenendo conto che la non autosufficienza non è soltanto dipendenza vitale, ma anche dipendenza relazionale, affettiva e sociale».
PENSIONI: UILP, DECISIONE INPS SU INVALIDI FRUTTO MOBILITAZIONE SINDACATO, SI CONTINUERÀ A FAR RIFERIMENTO A REDDITO PERSONALE.
«Consideriamo positivamente la decisione dell'Inps di continuare a far riferimento al reddito personale per il diritto alla prestazione per gli invalidi civili al 100%». Romano Bellissima, segretario generale Uil Pensionati, commenta così il ritiro della circolare Inps secondo cui gli invalidi civili al 100%, per avere la pensione di invalidità, avrebbero dovuto fare riferimento al reddito familiare e non a quello personale. «Si tratta di un risultato positivo - prosegue Bellissima - frutto della mobilitazione della Uilp e di tutto il sindacato. In questo modo, si ripristina l'equità e si restituiscono dignità e diritti a persone in situazioni di grande difficoltà». «Sulla complessa condizione delle persone invalide - conclude poi - non possono essere assunti provvedimenti estemporanei, senza riflessione e senza il coinvolgimento delle parti sociali».
CRISI: UN NUMERO VERDE PER SITUAZIONI DI DISAGIO LEGATE AL LAVORO,AD ATTIVARLO SPERANZAALLAVORO E ADICONSUM CON I FAMILIARI DELLE VITTIME.
Un numero verde al quale rivolgersi per segnalare situazioni di difficoltà e disagio legate alla sfera lavorativa ed economica. Ad attivarlo è «Speranzaallavoro», l'associazione fondata dalla Filca-Cisl, il sindacato degli edili, dall'associazione di consumatori Adiconsum e dai familiari delle vittime dell'indifferenza al lavoro. Il numero verde sarà presentato mercoledì 16 gennaio a Roma. «Speranzaallavoro - spiegano Salvatore Scelfo e Ofelia Oliva, segretari nazionali della Filca e dell'Adiconsum - è impegnata su tutto il territorio nazionale a supporto della persona, soprattutto in momenti di grande difficoltà economiche come questo. Grazie alla sinergia con il Psiop, l'Istituto di psicoterapia, l'associazione è in grado di offrire assistenza specialistica di tipo psicologico, legale, amministrativo, supporto alle organizzazioni, orientamento nella ricerca di lavoro ed può sostenere le necessità emergenti nel mondo del lavoro». Presidente di Speranzaallavoro è Laura Tamiozzo, figlia di un imprenditore suicida per la crisi.
INDUSTRIA: CONSUMATORI, CALO PRODUZIONE CAUSA POLITICA ECONOMICA. IN 2012-2013 AGGRAVI PER FAMIGLIE PARI A 3.823 EURO.
Il «forte calo» che ha colpito la produzione industriale è la conseguenza di un «politica economica che non ha fatto nulla per contrastare la caduta verticale del potere di acquisto delle famiglie», che hanno subito «aggravi pari a 3.823 euro», nel biennio 2012-2013. Federconsumatori e Adusbef commentano così i dati diramati oggi dall'Istat sulla produzione industriale, sottolineando che la situazione delle famiglie è stata aggravata anche per l'adozione di «misure inique come l'aumento dell'Iva». Per le associazioni dei consumatori, il calo della produzione industriale «continua ad incidere negativamente sul versante dell'occupazione, alimentando nuovi record del tasso di disoccupazione e cassa integrazione, nonchè contribuendo sempre di più alla contrazione del potere di acquisto delle famiglie». Infatti, le famiglie italiane, nel 2012, hanno dovuto far fronte a una spesa di 2.333 euro, mentre si prospetta una spesa pari a 1.490 euro nel 2013. Cifre che non tengono conto, spiegano poi Federconsumatori e Adusbef, delle «ricadute nascoste», come quelle dovute alla crescita del debito pubblico, «pari a 102,304 miliardi di euro». Quanto al versante industriale, «a risentire particolarmente di questo andamento - spiegano i consumatori - è il mercato dell'auto», visti anche i costi sempre più alti per il mantenimento di un'automobile, aumentati aumentati nel 2012, secondo le nostre stime, di 481 Euro per un'auto a benzina e di 538 Euro per un'auto a gasolio«. Dunque, questo »circolo vizioso« dovrà essere interrotto dal prossimo Governo »solo con interventi per il rilancio della domanda di mercati, attraverso il sostegno alle famiglie a reddito fisso, e misure concrete per la ripresa degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca«, concludono Federconsumatori e Adusbef.
FUMO: LEGGE SIRCHIA COMPIE 10 ANNI, -15 MLN KG SIGARETTE VENDUTE.
Dieci candeline sulla torta per la legge Sirchia. Il provvedimento che prevede il divieto di fumo in bar, ristoranti, uffici e tutti gli altri luoghi aperti al pubblico è infatti stato approvato il 16 gennaio 2003, anche se poi ci sono voluti altri due anni prima della definitiva entrata in vigore, per dare il tempo agli esercenti di adeguarsi. Una legge rivoluzionaria, varata fra non poche polemiche, che alla lunga ha cambiato le abitudini degli italiani. In meglio, a leggere i dati del rapporto 2012 dell'Istituto superiore di sanità sul fumo: in Italia dal 2003 al 2011 si è passati da circa 100 milioni di kg di sigarette vendute a poco più di 85. E ancora: il numero dei fumatori è passato dal 27,6% del 2003 al 20,8% del 2012. Quasi 7 punti percentuali in meno. «Bisogna ricordare - spiega all'Adnkronos Salute Roberta Pacifici, dell'Osservatorio droga fumo e alcol dell'Iss - che la legge nasce non per far smettere di fumare, ma per proteggere i cittadini dai danni del fumo passivo. È chiaro però - sottolinea l'esperta - che ha rappresentato un incentivo a smettere per molti. Un'ulteriore motivazione, una spinta in più». Secondo l'esperta, la legge ha avuto anche un grande valore educativo. «Oggi - spiega Pacifici - fumare in un ristorante o al cinema è impensabile. Inoltre, a differenza di altri provvedimenti, questa sul fumo è stata una legge applicata senza scorciatoie. Anche perchè sono gli stessi cittadini a controllare che venga rispettata». Secondo l'indagine Doxa-Iss, a fumare oggi in Italia sarebbero 10, 8 milioni (20,8%). Di questi, 6,1 milioni sono uomini e 4,7 milioni donne. Malgrado i buoni risultati, c'è però un dato che fa riflettere. Secondo l'ultimo rapporto Istat, in Italia sono i giovani e le signore di mezza età i più incalliti. La quota di chi non riesce a rinunciare a sigari e sigarette è infatti nettamente più elevata fra i giovani 25-34enni (35,9%) e fra le signore di 45-54 anni (23,4%). Secondo l'Istat, i non fumatori rappresentano la maggioranza della popolazione di 14 anni e più (54,2%), con evidenti differenze di genere: il 41,2% degli uomini e il 66,3% delle donne. In un anno, la quota di popolazione adulta che ha detto addio al tabacco è aumentata di un punto e mezzo percentuale.
AUTO: CODACONS, MERCATO BLOCCATO, CONCESSIONARIE NON RISPETTANO QUOTAZIONI, E GLI ITALIANI COSTRETTI A VENDERE PER PROBLEMI ECONOMICI.
Il mercato dell'auto è «in caduta libera», con le famiglie «costrette» a vendere la loro per difficoltà economiche. Il mercato, però, è anche bloccato a causa dei concessionari che «non danno i soldi che spetterebbero» a chi vuole vendere un'auto «rispetto alle quotazioni Eurotax». Il Codacons commenta così i dati resi noti oggi dall'Istat, secondo cui la produzione industriale di autoveicoli ha registrato a novembre una flessione tendenziale del 14,1%. «Solitamente - spiega il Codacons - la differenza tra la quotazione per la vendita e l'acquisto è di circa il 20%». Infatti, un concessionario normalmente «dà il 20% in meno rispetto al valore dell'auto e al prezzo a cui poi la venderà». Uno scarto, questo, che «dovrebbe servire a coprire i costi ed i guadagni del rivenditore». In pratica, «o il commerciante può fare un affare d'oro o, in questo momento, non compera. Questa è »solo una delle tante possibili fregature per chi decide oggi di vendere la sua auto, magari per difficoltà economiche«, dice ancora l'associazione. Dunque, per evitare »fregature«, il Codacons »ha deciso di aprire uno sportello per dare consulenze e rispondere a tutti i possibili quesiti dei consumatori in tema di auto e moto«.
MADE IN ITALY: COLDIRETTI, A NOVEMBRE CROLLATA PRODUZIONE ALIMENTI = IL CALO VA DAL 12% PER L'OLIO DI OLIVA AL 6% PER IL VINO.
«Crolla la produzione degli alimenti made in Italy alla base della dieta mediterranea che fanno segnare un calo che va dal 12% per l'olio di oliva al 6% per il vino, ma si riduce drasticamente anche il raccolto di mele del 15,2% e di pere del 34%». È quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat sulla produzione industriale a novembre. Se la vendemmia, sottolinea la Coldiretti, «si è attestata sui valori minimi da quasi 40 anni per un totale di appena 40 milioni di ettolitri, la produzione italiana di olio di oliva è scesa a 4,8 milioni di quintali e quella di pomodoro da conserva si è ridotta del 12% attorno alle 4,4 milioni di tonnellate». Si tratta in questi casi, continua la Coldiretti, «degli effetti dell'andamento climatico anomalo che nell'ultimo anno, a causa del gelo invernale, della siccità estiva e dei nubifragi autunnali, ha provocato un crollo dei raccolti. Nel complesso - stima la Coldiretti - la produzione nazionale è in grado di garantire quest'anno attorno al 75% del fabbisogno alimentare degli italiani». Il rischio, denuncia la Coldiretti, «è ora quello di un aumento delle importazioni di ingredienti di diversa qualità da spacciare come made in Italy come il concentrato di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti dall'estero. »Un pericolo che - conclude la Coldiretti - evidenzia la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata, voluto con una legge nazionale all'inizio dell'anno approvata all'unanimità dal Parlamento italiano, ma non applicata«.
AGRICOLTURA: ISMEA, COSTI +0,4% A NOVEMBRE, +3,6% SU ANNO.
Aumentano dello 0,4% i costi agricoli a novembre su ottobre, segnando un balzo del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2011. Lo mette in evidenza l'Ismea, precisando che a risentire maggiormente dei rincari sono stati ancora una volta gli allevamenti, penalizzati sia dai rialzi dei mangimi (+1,5% su base mensile e +12,5% rispetto allo scorso anno), sia dall'inasprimento dei costi legati all' approvvigionamento dei capi da ristallo (+3% nella dinamica mensile, +6,8% in quella tendenziale). Per i prodotti energetici le rilevazioni Ismea di novembre indicano, in controtendenza, un assestamento al ribasso dei prezzi (-0,3% su ottobre), mentre resta positivo, e superiore alla media il divario dell'indice con novembre 2011 (+3,9%). Non emergono, invece, variazioni mensili dei prezzi per le altre voci di costo. Gli sviluppi tendenziali appaiono però positivi per concimi e sementi, entrambi rincarati dell'1,7% sul novembre 2011, segnalando valori più elevati dell'1,3% su base annua anche per gli antiparassitari.
INDUSTRIA: ITALIA, PRODUZIONE NOVEMBRE -7,6% ANNO, -1% MESE Istat, produzione primi undici mesi -6,6%
La produzione industriale a novembre in Italia ha registrato un calo del 7,6% su base annua (dato corretto per gli effetti di calendario) e dell'1,0% rispetto a ottobre. Lo rileva l'Istat. Si tratta del quindicesimo ribasso consecutivo su base annua, con la discesa tendenziale che accelera a confronto con il mese precedente. Nella media dei primi undici mesi del 2012, rileva l'istituto di statistica, la produzione industriale Š scesa del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (dato corretto per gli effetti di calendario).
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