Un giovane di 19 anni, A.F., figlio di un imprenditore agricolo, A.R.,
di 64 anni, e' stato ferito con alcuni colpi di fucile alle gambe da
una persona non identificata a Casignana, nella Locride. A.F. e' stato
raggiunto dai colpi nel momento in cui e' uscito da casa dopo che
aveva sentito un colpo di fucile che era stato sparato contro il
furgone del padre. I carabinieri della Compagnia di Bianco, in merito
al movente, non escludono alcuna ipotesi.
CASIGNANA(RC) GAMBIZZATO DA SCONOSCIUTO, A COLPI DI FUCILE, A.
FALCOMATÁ 19 ANNI FIGLIO DI UN IMPRENDITORE AGRICOLO A.ALCOMATÁ. 64
ANNI
Domenico Salvatore
CASIGNANA (RC) 08 gennaio, 14:56-Appena ha sentito le detonazione,
esplose contro il furgone di famiglia, un Ford Transit, parcheggiato
per la notte, davanti all'abitazione, istintivamente si è affacciato
sull'uscio di casa, per vedere che cosa fosse successo. Sebbene
l'assaltatore del…"Genio Pionieri", abbia rivolto il…'Fal', contro il
'disturbatore, mirando però alle gambe. Il grave episodio di sangue si
è verificato in pieno centro abitato, ma nessuno "ovviamente" ha
sentito, nè visto niente. Il gioco delle tre scimmiette vale
sempre…non vedo, non sento, non parlo. Colpito agli arti inferiori, il
giovane si è accasciato al suolo in una pozza di sangue, gridando
aiuto ed invocando soccorso. I primi sono stati i familiari. Poi,
un'ambulanza del 118, con cui è stato avviato verso l'ospedale 'Guido
Candida' di Locri. Del caso, si occupano i Carabineri della locale
stazione, coordinato dal capitano Francesco Donvito, comandante della
Compagnia di Bianco, che si muove sotto le direttive del t. Colonnello
Giuseppe De Liso, comandante del Gruppo di Locri. Tutti, agli ordini
del colonnello Lorenzo Falferi, comandante provinciale. Il rapporto
dell'Arma Benemerita, verrà inviato alla dottoressa Rosanna Sgueglia,
p.m. coordinato dal procuratore capo della Repubblica di Locri f.f.
Salvatore Cosentino; in attesa dell'arrivo del titolare, nominato dal
CSM, Luigi D'Alessio. Casignana è un comune dirimpettaio di San Luca,
famoso per la villa romana e negli ultimi tempi anche per la
discarica, che consente a numerosi comuni di conferire i rifiuti
solidi urbani. In quell'operazione ("Black Garden"), rimase
invischiato pure il sindaco Pietro Crinò, arrestato; una delle quattro
persone, finite ai domiciliari, nell'ambito dell'inchiesta su un
traffico illecito di rifiuti. Sebbene, qualche volta, sia stato pure
alla ribalta della cronaca. Il 14 marzo 1998 venne ucciso in contrada
Palazzi, Antonio Frammartino. Per quel delitto venne indagato,
arrestato, condannato ed iincarcerato, Francesco Rinaldo. Il 6 gennaio
2005, sempre a Palazzi di Casignana, veniva ammazzato il ventenne
Salvatore Favasuli, che avrebbe pagato con la vita, l'aver intrapreso
una relazione sentimentale con l'allora fidanzata dell'imputato. Per
quell'omicidio, venne condannato a 30 anni di reclusione Domenico
Giorgi, 30 anni. La pena, è stata inasprita dai giudici della prima
sezione della Corte di Assise di Appello (Bruno Finocchiaro
presidente, Gabriella Cappello consigliere, sostituto procuratore
generale Fulvio Rizzo. In primo grado, Giorgi, era stato condannato a
18 anni di carcere. Il gup di Locri, aveva escluso l'aggravante della
premeditazione. La sentenza era stata impugnata dal pubblico ministero
per Cassazione. Casignana ebbe un momento di notorietà nazionale, sia
pure per circostanze drammatiche e tragiche; per la vicenda della
bambina Sara Sarti 4 anni e mezzo, morta il 24 agosto 2009 a Locri,
in provincia di Reggio Calabria. Per il suo decesso, furono inquisiti
4 medici dell'ospedale calabrese. I genitori, Caterina Nicita e
Alessandro Sarti, addolorati ed angosciati ritenevano, che la bambina
fosse morta fra sofferenze atroci dopo che il giorno prima i nonni
l'avevano portata al pronto soccorso dell'ospedale di Locri e fosse
stata mandata a casa, senza essere nemmeno sottoposta a una visita,
che potesse definirsi tale. Ma prima ancora delle decisioni di merito
del Tribunale, la famiglia della piccola, pretendeva che si celebrasse
un processo per fare luce sulla vicenda. Martedì 24 aprile 2012 i
carabinieri del Comando provinciale, del Ros e dello squadrone
eliportato Cacciatori di Calabria, catturarono a Casignana, piccolo
Comune della Locride, il latitante Rocco Trimboli, detto 'Piseia', 45
anni, di Platì. Trimboli, inserito nell'elenco dei latitanti
pericolosi e ricercato. Le indagini sono orientate a capire, se si
tratti di un classico caso di rakett delle estorsioni, di una vendetta
privata o del'iniziativa singola, di qualche "cane sciolto". Anche nei
piccoli centri gl'imprenditori, devono pagare il pizzo, se vogliono
dormire sonni tranquilli? Se, altra causale, non venga ascritta. Era
un avvertimento. Infatti il picciotto incaricato di compiere la
lugubre missione, non ha mirato ad altezza d'uomo, ma alle gambe. Quel
che non quadra in questa storia è il…"doppio" avvertimento. Il camion
ed il figlio dell'imprenditore, in contemporanea. Sarebbe bastato
infatti, sforacchiare il furgone. Cosa, che comunque è accaduta.
Domenico Salvatore
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