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Bologna, la neonata trovata in un cassonetto, non sarebbe in pericolo di vita.

'La Procura procede per tentato omicidio'. 'Pensavano fosse un cucciolo di un animale'. Questo hanno raccontato le prime due persone che hanno soccorso la neonata.

BOLOGNA, 19 Gennaio 2013 - La neonata trovata in un cassonetto a Bologna non sarebbe - a quanto si apprende - in pericolo di vita. Dall'ospedale Sant'Orsola non sono state ancora fatte comunicazioni ufficiali. La piccola si trova in una culla termica nel reparto di terapia intensiva neonatale.


NEONATA IN CASSONETTO: PROCURA PROCEDE PER TENTATO OMICIDIO 'INVITO ALLA MADRE, SI PRESENTI AL PRONTO SOCCORSÒ.


«La Procura procede per tentato omicidio». Lo rende noto il procuratore aggiunto e portavoce della Procura di Bologna Valter Giovannini, in riferimento alla neonata trovata in un cassonetto. «Quanto è avvenuto - prosegue - è un atto di grande crudeltà. L'invito alla madre è di presentarsi al pronto soccorso per essere assistita, potendo ella stessa soffrire di postumi seri post-parto».

 «Solo una volta individuata la donna - continua Giovannini - si potrà valutare l'ipotesi di tentato infanticidio, che presuppone un totale stato di abbandono materiale e psicologico connesso al parto». La bambina aveva il cordone ombelicale strappato, non annodato. Elemento che dice agli investigatori che la volontà omicidiaria è fuori discussione, perchè non è stata fatta neppure la più elementare operazione per evitare la fuoriuscita di sangue. La piccola era in condizioni di ipotermia. La squadra mobile della polizia ha già acquisito le immagini delle telecamere e sta verificano quando era stato vuotato il cassonetto. È probabile che la bambina, in un sacco di iuta chiusa, sia stata gettata in mattinata.

NEONATA IN CASSONETTO: SOCCORRITORI,'PENSAVAMO A UN CUCCIOLÒ L'HA TROVATA UN BARISTA, 'SENSAZIONE BRUTTISSIMA E BELLISSIMÀ.


Pensavano fosse un cucciolo di un animale. Questo hanno raccontato le prime due persone che hanno soccorso la neonata lasciata dentro un cassonetto nel centro di Bologna: il titolare di un bar, Michele Campaniello, e Alberto Grossi, dipendente del garage 'San Pietrò, proprio in via Carbonara, a pochi metri dal bidone. A trovarla è stata il barista, che lavora nella vicina via Altabella: «Alle 12 ho parcheggiato l'auto nel garage per andare al lavoro: uscendo, ho sentito come dei guaiti, pensando che fosse un piccione o un cucciolo. Quindi ho aperto il cassonetto per vedere, poi la zip di questa busta ed è spuntato un lembo sporco di sangue, ho realizzato che era un bambino». Così ha avvisato Grossi e i due hanno chiamato il 118, seguendo le istruzioni: hanno portato la piccola al riparo nel garage, attendendo l'ambulanza, senza toccarla. «È stata una cosa - dice il barista - bruttissima e bellissima allo stesso tempo. Per me chi l'ha buttata non voleva che venisse trovata, lì non passa quasi nessuno». «Ho il cuore che mi batte ancora a mille, anch'io ho avuto due bambini», dice Grossi. «Poco prima - ricorda - mi è sembrato di aver visto qualcuno avvicinarsi al cassonetto e buttare qualcosa, ma non ci giurerei». I due hanno tenuto il 'fagottò al caldo: «l'ambulanza è arrivata in 3-4 minuti, sono stati molto professionali. Ah, è una bambina? Spero che stia bene, stasera io e Michele vogliamo andarla a trovare all'ospedale».

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1 Commenti

  1. Trovo questo gesto veramente crudele , mi fa piangere lo ammetto....prego per lei e spero sia forte e riesca a vivere , tante mamme sono pronte a prendersi cura di questa piccina buttata come un rifiuto. io l'amo già ..
    Silvia serra

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