Reggio Calabria, lunedì 31dicembre 2012
Mimmo
Bulzomì cede il timone dopo otto anni di impegno al servizio dello sport e del
sociale
Salvatore
Dionesalvi alla guida della Federciclismo Calabria
COSENZA – Salvatore Dionesalvi è il nuovo presidente del Comitato Regionale Calabria della Federazione Ciclistica Italiana. Lo ha eletto l’Assemblea regionale delle 43 società aventi diritto al voto, riunitasi a Cosenza nel salone delle conferenze del Coni.
Su 45 voti a disposizione
(2 società hanno il doppio voto), l’avvocato cosentino Dionesalvi, già
componente della Procura federale Fci, se ne è aggiudicati 33, mentre lo
sfidante Gerardo Sena (presidente nel biennio 2004-2005) non è andato oltre i
10 voti. Due le schede nulle.
Confermati i due
vicepresidenti uscenti: Cosimo Varacalli (32 voti) e Lucio Cariati (29), che
hanno tenuto a debita distanza Franco La Sorte che di voti ne ha riportati 14
voti. Una scheda bianca.
Tra i consiglieri due nomi
nuovi: Ivan Bruno eletto con 32 voti e Lorenzo Procopio con 29. Alle loro
spalle: Maurizio Paonessa 11 voti, Francesco Pizzuti 10 e Antonio De Vito 2.
Una scheda bianca .
Scrutinate anche le schede
relative al delegato dei direttori sportivi all’Assemblea Nazionale. Con 6 voti
Fernando Arlia ha preceduto Antonio Bevacqua (4). All’Assemblea nazionale della
Federciclismo in programma il 12 gennaio a Levico Terme, in provincia di
Trento, la Calabria sarà inoltre rappresentata dai delegati delle società
affiliate Carlo Parisi (Reggio Calabria), Bartolo Latella (Cosenza), Nicola
Paolì (Vibo Valentia) e Francesco Pizzuti (Catanzaro).
A presiedere l’Assemblea,
Pasquale Latella, coadiuvato dal vicepresidente Francesco Giordano, dal
segretario Luciano Ricucci e dagli scrutatori Salvatore Ferro, Aldo Tariti e
Damiano Varacalli.
Dopo otto anni, dunque,
Mimmo Bulzomì – assente per motivi di salute - ha passato il testimone della
Federciclismo Calabria a Salvatore Dionesalvi, incassando l’approvazione
all’unanimità della propria relazione, letta dal vicepresidente Cosimo
Varacalli.
Nel ripercorrere le tappe
della gestione Bulzomì, sono stati ricordati gli anni difficili vissuti a causa
della forte contrazione di risorse e contributi, che non hanno comunque
impedito la ricostruzione di un Comitato messo in ginocchio da oltre otto anni
di commissariamento. Ricostruzione fondata sul forte senso civico impresso
all’attività sportiva grazie ad iniziative importanti come “Una bici per Platì”, “Pinocchio in bicicletta” nelle scuole
primarie e le collaborazioni con l’Admo.
Senza dimenticare il legame stretto con la Calabria con campioni come Francesco
Moser e Claudio Chiappucci, protagonisti di iniziative sociali che hanno
proiettato la Calabria alla ribalta delle cronache nazionali. La relazione di
Bulzomì ha, inoltre, evidenziato il contributo del Comitato regionale, in
termini di proposte e valutazioni critiche, alla Legge regionale sullo sport,
rispetto all’attività di promozione culturale della bicicletta che risente
dell’assenza di impianti e piste ciclabili in Calabria. Carenze fronteggiate
dalla Federciclismo calabrese grazie all’intensa attività promozionale ed
all’organizzazione di corsi e seminari per direttori sportivi e giudici di
gara. In una regione con una tradizione economica non solida, Mimmo Bulzomì può
vantare il primato di aver riequilibrato un bilancio in perenne sofferenza, ma
soprattutto di aver regalato alla Calabria competizioni internazionali di
altissimo livello, che anche nel 2013 animeranno il calendario calabrese. Prime
tra tutte le tappe del Giro d’Italia il 7 e l’8 maggio e il Campionato Italiano
su strada Allievi, in programma il 7 luglio a Cassano Jonio.
Il dopo Bulzomì,
naturalmente, si annuncia nel solco della tradizione inaugurata dallo storico
patron della ”Corsa del Sole”. Salvatore Dionesalvi annuncia, infatti, “un
Comitato senza porte”, ovvero “aperto e trasparente”, “che metta fine alle
polemiche e voli alto”. Insomma, un Comitato regionale “a dimensione
familiare”.
Francesco Parisi
Nella
foto: da sinistra: Lorenzo Procopio, Lucio Cariati, Salvatore Dionesalvi,
Cosimo Varacalli e Ivan Bruno
Francesco Parisi
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