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'Ndrangheta, fermato: «Preparami queste cose ... che glielo devo andare a mettere al maresciallo , sotto la macchina proprio, vicino la caserma'.

'LA DEVO FARE AL MARESCIALLO E AL SINDACO INDAGATO INTERCETTATO'. GLIELA METTO SOTTO L'AUTO VICINO CASERMA'.

COSENZA, 22 Dicembre 2012 - «Preparami queste cose ... che glielo devo andare a mettere al maresciallo dei carabinieri a Trebisacce, in questi giorni di festa, sotto la macchina proprio, vicino la caserma. Gliela devo fare una a lui e un'altra al sindaco».
 A dirlo, in un colloquio intercettato dai carabinieri, è Giuseppe Lo Fiego, di 57 anni, una delle sei persone fermate stamani dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, mentre parla in auto con Federico Salmena (56), anche lui destinatario dello stesso provvedimento.
 La conversazione risale ad appena due giorni fa ed è quella che ha spinto i magistrati della Dda di Catanzaro ad accelerare i tempi e ad emettere un provvedimento di fermo nei confronti di quelli che vengono indicati i componenti di una cosca emergente operante nell'alto Ionio cosentino dediti ad estorsioni con modalità particolarmente violente, visto l'utilizzo di bombe e molotov quali strumenti di intimidazione.

Pochi minuti prima, lo stesso Lo Fiego si lamenta dell'aumento dei controlli da parte dei carabinieri e dei tentativi di far collaborare commercianti e imprenditori vittime delle estorsioni cominciate ad inizio dicembre: «hai capito? A Trebisacce stanno girando tutti i carabinieri ... bar ... cose ... in borghese e tutto a chiedere so sono andati a cercare soldi ... se qualcuno deve pagare ... 'che noi lasciamo una persona fissà ha detto ... come arrivano voi non dovete pagare». Gli altri fermati sono Mimmo Armentano, di 36 anni, Francesco De Leo (57), Francesco Ugolini (36), e Antonio Farina (43).

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