Si è svolto ieri, alle ore 18:00, presso la Cartolibreria Demaio di
Bagnara Calabra, l'incontro tematico intitolato "La letteratura è la
differenza" promosso dall'omonima cartolibreria e da Disoblio
Edizioni, durante il quale sono intervenuti: prof. Aldo Parrello
(Cartolibreria Demaio), Salvatore Bellantone (Disoblio Edizioni),
Carmelo Barbaro (Scrittore).
L'incontro, come ha spiegato l'editore Salvatore Bellantone, ha
inaugurato un ciclo di appuntamenti letterari e incontri con l'autore
dal nome "Lib(r)eriamoci", il cui senso è: in primo luogo, di
sperimentare per alcuni istanti la liberazione dall'ignoranza, dalle
difficoltà, dagli interrogativi che coinvolgono quotidianamente il
singolo individuo nel corso della propria vita, per mezzo dei libri e
della letteratura; in secondo luogo, di lanciare il messaggio
simbolico, specialmente per i più giovani, di conoscere e di
frequentare la Cartolibreria, intendendola come il luogo nel quale è
possibile incontrare sempre nuovi "amici", importanti per la propria
formazione intellettuale, umana e comunitaria, i libri.
Il prof. Aldo Parrello ha ringraziato i presenti e ha manifestato la
propria felicità nell'ospitare questa iniziativa proprio all'interno
della Cartolibreria, allo scopo di, proprio partendo dai libri,
specialmente quelli di autori conterranei, cominciare a guardare la
nostra società con occhi nuovi e gettare le basi, attraverso l'umile
confronto con i libri e gli scrittori, di una comunità direzionata al
proprio miglioramento sul piano della coscienza civica, della
sensibilità e del pensiero.
Facendo circolare tra i presenti una scelta di aforismi sui libri e
sulla letteratura, lo scrittore Carmelo Barbaro ha sottolineato come
la scrittura sia figlia inevitabile della lettura e come, quindi, non
ci possa essere una reale presa di coscienza di sé e di tutto ciò che
ci sta attorno se non partendo proprio dai libri. Per questo motivo,
conducendo i presenti all'interno di un viaggio nella letteratura
mondiale, ha evidenziato come in quest'ultima ci siano tutti gli
strumenti necessari al singolo individuo per comprendere il passato,
il presente, per indagare se stesso e per capire verso quale direzione
futura occorra orientare il proprio cammino. Poi, Carmelo Barbaro ha
spiegato come i racconti "Piccoli mondi – Q&U" costituiscano per lui
l'inizio di un'esplorazione critica della nostra società e dell'animo
umano, allo scopo di mettere a fuoco, portandoli letterariamente
all'estremo, quei momenti cruciali nei quali, ai suoi occhi, si gioca
il nostro destino comune e sui quali, dunque, occorre riflettere
attentamente, per generare scelte "differenti", utili cioè all'intero
pianeta e a tutte civiltà che convivono in esso.
È stato, per concludere, un incontro pieno di spunti e fatto di parole
semplici, che hanno messo in risalto come mediante i libri avvenga una
prima grande liberazione: la comprensione cioè che al mondo non si è
mai da soli, anzi, si è sempre legati agli altri – coloro che sono
stati, che sono, che saranno – e per questo motivo occorre regolare le
proprie condotte, nella consapevolezza che si è una parte
infinitamente interconnessa a tutte le altre, con le quali si scrive
già la medesima storia.
Bagnara Calabra, l'incontro tematico intitolato "La letteratura è la
differenza" promosso dall'omonima cartolibreria e da Disoblio
Edizioni, durante il quale sono intervenuti: prof. Aldo Parrello
(Cartolibreria Demaio), Salvatore Bellantone (Disoblio Edizioni),
Carmelo Barbaro (Scrittore).
L'incontro, come ha spiegato l'editore Salvatore Bellantone, ha
inaugurato un ciclo di appuntamenti letterari e incontri con l'autore
dal nome "Lib(r)eriamoci", il cui senso è: in primo luogo, di
sperimentare per alcuni istanti la liberazione dall'ignoranza, dalle
difficoltà, dagli interrogativi che coinvolgono quotidianamente il
singolo individuo nel corso della propria vita, per mezzo dei libri e
della letteratura; in secondo luogo, di lanciare il messaggio
simbolico, specialmente per i più giovani, di conoscere e di
frequentare la Cartolibreria, intendendola come il luogo nel quale è
possibile incontrare sempre nuovi "amici", importanti per la propria
formazione intellettuale, umana e comunitaria, i libri.
Il prof. Aldo Parrello ha ringraziato i presenti e ha manifestato la
propria felicità nell'ospitare questa iniziativa proprio all'interno
della Cartolibreria, allo scopo di, proprio partendo dai libri,
specialmente quelli di autori conterranei, cominciare a guardare la
nostra società con occhi nuovi e gettare le basi, attraverso l'umile
confronto con i libri e gli scrittori, di una comunità direzionata al
proprio miglioramento sul piano della coscienza civica, della
sensibilità e del pensiero.
Facendo circolare tra i presenti una scelta di aforismi sui libri e
sulla letteratura, lo scrittore Carmelo Barbaro ha sottolineato come
la scrittura sia figlia inevitabile della lettura e come, quindi, non
ci possa essere una reale presa di coscienza di sé e di tutto ciò che
ci sta attorno se non partendo proprio dai libri. Per questo motivo,
conducendo i presenti all'interno di un viaggio nella letteratura
mondiale, ha evidenziato come in quest'ultima ci siano tutti gli
strumenti necessari al singolo individuo per comprendere il passato,
il presente, per indagare se stesso e per capire verso quale direzione
futura occorra orientare il proprio cammino. Poi, Carmelo Barbaro ha
spiegato come i racconti "Piccoli mondi – Q&U" costituiscano per lui
l'inizio di un'esplorazione critica della nostra società e dell'animo
umano, allo scopo di mettere a fuoco, portandoli letterariamente
all'estremo, quei momenti cruciali nei quali, ai suoi occhi, si gioca
il nostro destino comune e sui quali, dunque, occorre riflettere
attentamente, per generare scelte "differenti", utili cioè all'intero
pianeta e a tutte civiltà che convivono in esso.
È stato, per concludere, un incontro pieno di spunti e fatto di parole
semplici, che hanno messo in risalto come mediante i libri avvenga una
prima grande liberazione: la comprensione cioè che al mondo non si è
mai da soli, anzi, si è sempre legati agli altri – coloro che sono
stati, che sono, che saranno – e per questo motivo occorre regolare le
proprie condotte, nella consapevolezza che si è una parte
infinitamente interconnessa a tutte le altre, con le quali si scrive
già la medesima storia.
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