Achille Colombo Clerici (Assoedilizia) al Corriere della Sera
AFFITTI: IL 20% DEI NEGOZIANTI NON GARANTISCE IL RAPPORTO DI LOCAZIONE
“Venti negozianti su cento, a Milano, sono locatari “instabili”, non in grado di garantire, nel lungo periodo, la continuita' regolare del rapporto di locazione o perche' danno la disdetta e rilasciano i locali o per insolvenza o perche' sostituiscono a se' altri conduttori, magari meno affidabili”.
E’ questa, in sintesi, la stima di Assoedilizia, secondo il suo presidente Achille Colombo Clerici, in una dichiarazione al Corriere della Sera rilasciata nel corso di una intervista pubblicata il 28 novembre 2012.
Achille Colombo Clerici aggiunge: “Ci sono proprietari che non riscuotono il canone da oltre un anno, ma per varie ragioni stentano a sostituire gli inquilini. Da una parte, in caso di insolvenza, le
azioni di rivalsa e di escomio sono lente e faticose; d’altra parte tra domanda e offerta si è creata una forbice troppo ampia e mettersi a cercare un nuovo conduttore è un rischio che possono permettersi in pochi”.
A chi (commercianti) propone di ridurre gli affitti del 30-40%, ribatte Colombo Clerici: “Facile a dirsi, ma meno a farsi. I proprietari, che sono già oberati da oneri gestionali, amministrativi, fiscali, manutentivi e da insolvenze, hanno gia'ora un bilancio che non presenta margini di utili".
AFFITTI: IL 20% DEI NEGOZIANTI NON GARANTISCE IL RAPPORTO DI LOCAZIONE
“Venti negozianti su cento, a Milano, sono locatari “instabili”, non in grado di garantire, nel lungo periodo, la continuita' regolare del rapporto di locazione o perche' danno la disdetta e rilasciano i locali o per insolvenza o perche' sostituiscono a se' altri conduttori, magari meno affidabili”.
E’ questa, in sintesi, la stima di Assoedilizia, secondo il suo presidente Achille Colombo Clerici, in una dichiarazione al Corriere della Sera rilasciata nel corso di una intervista pubblicata il 28 novembre 2012.
Achille Colombo Clerici aggiunge: “Ci sono proprietari che non riscuotono il canone da oltre un anno, ma per varie ragioni stentano a sostituire gli inquilini. Da una parte, in caso di insolvenza, le
azioni di rivalsa e di escomio sono lente e faticose; d’altra parte tra domanda e offerta si è creata una forbice troppo ampia e mettersi a cercare un nuovo conduttore è un rischio che possono permettersi in pochi”.
A chi (commercianti) propone di ridurre gli affitti del 30-40%, ribatte Colombo Clerici: “Facile a dirsi, ma meno a farsi. I proprietari, che sono già oberati da oneri gestionali, amministrativi, fiscali, manutentivi e da insolvenze, hanno gia'ora un bilancio che non presenta margini di utili".

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