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CORSI (PDL): IMBRATTATA LA TARGA IN MEMORIA DI FABIO PERISSINOTTO. SONO SENZA PAROLE.

VI MUNICIPIO ,CORSI (PDL): IMBRATTATA LA TARGA IN MEMORIA DI FABIO PERISSINOTTO. SONO SENZA PAROLE.
"Non ho parole per descrivere lo sdegno e l'incredulità per quanto è accaduto.Ingiurie sulla targa di Fabio Perissinotto a largo Preneste"

Ripeto Fabio Perissinotto è un eroe del Prenestino e per questo deve essere ricordato.
Chi ha imbrattato la targa a ricordo del suo sacrificio si qualifica per quello che è : un vigliacco.

 

A questo punto chiedero'un consiglio straordinario del VI Municipio nell'area verde di Largo Preneste per esprimere lo sdegno e la ferma condanna del vile gesto.,,


E' quanto dichiara in una nota Francesco Corso capogruppo PDL del VI Municipio.

Fabio Perissinotto

Il finanziere perse la vita il 5 novembre 2002 a seguito dei traumi riportati nel corso di un incidente stradale lungo la superstrada  379, in direzione sud, all'altezza dello svincolo di Santa Sabina. Il finanziere era a bordo di un'auto insieme ad altri colleghi e inseguivano dei delinquenti a bordo di un'altra macchina. Il tutto avvenne in pochi attimi sotto gli occhi sbalorditi dei colleghi.
Erano tre i colleghi che hanno vissuto con Perissinotto gli ultimi suoi momenti di vita. Loro hanno riportato solo ferite durante lo scontro. Gli uomini delle Fiamme gialle erano impegnati in un'operazione di prevenzione e contrasto al contrabbando di tabacchi lavorati esteri e di controllo del territorio.
Quel giorno la pattuglia dei finanzieri veniva superata a forte velocità da un'autovettura Lancia Thema, segnalata alcune ore prima. Gli uomini in fuga erano armati ed erano accusati di rapina.
Immediatamente i finanzieri si lanciavano all'inseguimento dell'automezzo. Nelle conciliate fasi dell'inseguimento la Lancia Thema, nel tentativo di evitare lo scontro con una Pegeout che sopraggiungeva in senso contrario, perdeva il controllo e finiva di traverso. L'Alfa Romeo 15 delle Fiamme Gialle, per evitare, a sua volta lo scontro frontale con la Lancia Thema e con la seconda autovettura, sterzava bruscamente e a causa anche del fondo stradale reso viscido dalla pioggia, finiva la sua corsa fuori strada.
Lì, dentro l'autovettura si consumava la tragedia: il finanziere scelto Perissinotto moriva. I suoi compagni invece erano gravemente feriti. I quattro furono trasportati in ospedale ma Perissinotto dopo il ricovero in rianimazione morì.
Il presunto responsabile della rapina era un uomo che un tempo era un elemento di spicco della Scu che qualche giorno prima del decesso del finanziere era fuggito dalla località protetta in cui viveva. Quando fu catturato dichiarò che era dispiaciuto per la scomparsa del militare


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