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Convegno “1982 – 2012. Trent’anni di Missioni all’estero” - Sala della Protomoteca – Campidoglio 29 Novembre 2012

"1982 – 2012. Trent'anni di Missioni all'estero"
Sala della Protomoteca – Campidoglio
29 Novembre 2012
Questa mattina presso la Protomoteca del Campidoglio si è tenuto il
Convegno: "1982 – 2012. Trent'anni di Missioni all'estero", all'evento
organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa hanno partecipato i
massimi gradi delle forze armate tra cui il Generale Biagio Abrate
Capo di Stato Maggiore della Difesa, e il Generale di C.A. Claudio
Graziano Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, presenti in sala
numerose autorità militari, politiche, e rappresentanti delle
istituzioni italiane ed estere, del mondo accademico e della
comunicazione.
Ha aperto il Convegno il Sindaco di Roma Gianni Alemanno che nel suo
breve saluto ai presenti ha sottolineato: "la credibilità di una
nazione e della sua politica è frutto della preparazione ed efficacia
delle sue Forze Armate e l'Italia in questi 30 anni è cresciuta in
professionalità e qualità". Dopo il saluto del sindaco Alemanno ha
preso la parola il Generale di Corpo d'Armata Franco Angioni che ha
ricordato l'importanza che ha rivestito per il nostro Paese la
missione in Libano nel 1982, con una punta di emozione ha ricordato
quella esperienza bella ma drammatica; - era il 23 settembre 1982,
quando la missione in Libano iniziò e si concluse il 19 febbraio 1984
– di quel periodo ha fotografato ogni momento, quelli complessi,
carichi di tensione e rischio per il pericolo.
Nel 1982 fu l'inizio per l'esercito italiano di una trasformazione
delle sue funzioni, divenne sempre più moderno e qualificato, dal
servizio militare di leva si passò a professionisti addestrati per
ogni tipo di operazione in teatri d crisi internazionale.
Il Gen. Angioni ha chiuso l'intervento accompagnato da un lungo
applauso. Dopo l'intervento applauditissimo del Gen. Angioni ha preso
la parola il Generale Biagio Abrate Capo di Stato Maggiore della
Difesa che nella sua lunga relazione ha sciorinato tutte le missioni
in corso sotto l'egida dell'ONU, NATO e UE dove sono presenti le
nostre forze armate, Libano, Kosovo, Afghanistan principali aree di
crisi, ma ci ha tenuto a ricordare che i nostri 6000 militari sono
presenti anche in altre aree minoritarie. Inoltre ha ribadito, quanto
sia stata importante la presenza dei nostri soldati e il valore che
hanno espresso nel difficile compito loro assegnato. "I nostri soldati
- lo ha calorosamente rimarcato il Gen Abrate, hanno saputo meritarsi
la riconoscenza delle popolazioni locali e la stima dei nostri partner
internazionali per la capacità di inserirsi in punta di piedi in
culture, religioni, usi e costumi diversi, - portando ovunque la
solidarietà e l'umanità del popolo italiano".
La missione in Libano – ha proseguito il generale Abrate, – "segnò
l'inizio di un nuovo corso non solo per la politica militare, ma per
la stessa politica estera italiana". Il Generale Abrate ha concluso
ringraziando il Generale Angioni ricordando la missione in Libano,
"una iniziativa di grande valore, culturale e divulgativo, di cui sono
particolarmente grato al Generale Angioni, della cui straordinaria
energia e della cui proverbiale determinazione, le Forze Armate, a
distanza di trent'anni, continuano a beneficiare".
Le ultime parole con cui si ha concluso il suo intervento, ha
provocato applausi a scena aperta tra i numerosi alti ufficiali
presenti in sala, alcuni di essi, al termine del suo intervento si
sono portati sotto il palco per complimentarsi per il suo accalorato
intervento, in cui si è colto l'amore verso Patria nel suo significato
più puro e per aver rimarcato la gratitudine verso il generale
Angioni, per la straordinaria determinazione di cui a distanza di
trent'anni le Forze Armate, continuano a beneficiare.
Il convegno si e sviluppato in due panel:
al primo panel dal tema: "L'evoluzione dello scenario geopolitico" si
sono confrontati - la Sen. Roberta Pinotti (Vice Presidente della
Commissione Difesa del Senato) parlando di Afghanistan, ha ricordato
con orgoglio un aneddoto, in un incontro con dei parlamentari afgani
chiese loro se anche gli italiani si fossero macchiati di eccessi
verso la popolazione, un deputato rispose alzando un foglio bianco e
disse "la missione italiana è come questo foglio… senza macchie." -
L'Amb. Francesco Maria Greco (Ambasciatore d'Italia presso la Santa
Sede) - ha trattato i rapporti su "estero e difesa" e ha ricordato
l'importanza delle missioni militari all'estero che rispecchiano il
pensiero politico e la corrente di pensiero dell'opinione pubblica.
- Il Prof. Vittorio Emanuele Parsi (Docente Università Cattolica di
Milano) - ha trattato la "Crisi mediorientale e gli sviluppi futuri".
Il Prof. Parsi parlando degli ultimi eventi della Striscia di Gaza, ha
detto - "Il conflitto arabo israeliano, passando per guerre infinite,
continua a essere il principale elemento di permanenza nel quadro
strategico militare - ha proseguito - "viviamo in un mondo in cui le
forze armate sono sempre più necessarie e indispensabili" e ha
elencato i teatri in cui le nostre forze armate sono state impegnate
in missioni internazionali: Afghanistan, Iraq, Kosovo, Bosnia,
Macedonia, Albania, Libano ecc. ecc . Parlando di forze armate si è
soffermato sugli errori di valutazione geopolitiche e come esempio ha
preso Israele, un paese in eterno conflitto senza soluzione, eppure
persiste nell'azione di forza per risolvere i problemi endemici.
Israele per arrivare ad una soluzione dovrebbe allentare la pressione
militare e affidarsi più a quella politico diplomatica e per
avvalorare le sue parole ha sottolineato l'esempio dell'Egitto dove
stato il popolo a mettere fine a 50 anni di dittatura occupando Piazza
Tahrir. La prima parte del convegno prima della pausa si è chiusa con
l'intervento del Generale di C.A. Claudio Graziano, Capo di Stato
Maggiore dell'Esercito. Una breve biografia del Gen. Graziano, è stato
comandante del battaglione nel Mozambico nel 1992, della Multinational
Brigade ISAF in Afghanistan e della missione UNIFIL in Libano dal 2007
al 2010 – il Gen. Graziano ha sottolineato l'importanza del nostro
esercito trasformatosi da leva a professionisti, e oggi i nostri
professionisti sono presenti con i nostri partner in molti teatri di
crisi.
Dopo un breve Coffee Break, il convegno è ripreso con il secondo panel
dal tema: Cooperazione e Sviluppo: un'opportunità? A cui hanno
partecipato:
- Elisabetta Belloni (Direttore generale per la Cooperazione allo
sviluppo del Ministero degli Affari esteri) la quale ha trattato il
tema della Cooperazione: ""La Cooperazione è la chiave che
contribuisce alla stabilità internazionale"
- il Prof. Edward Luttwak (Politologo Economista, ex consulente dello
US National Security Council, del Chief of Staff della White
Houseianca), il Prof. Luttwak, si è soffermato sui cambiamenti negli
scenari geopolitici dal Medio Oriente, al Sud Asia e le previsioni dei
prossimi anni. Luttwak nel periodo in cui è stato Consulente del
Segretario per la Difesa degli Stati Uniti per l'Afghanistan ha
elogiato le nostre forze armate: "non ho mai trascritto dossier su
loro operato"- "In Afghanistan, comunque vadano le cose l'Italia
risulta vincitrice". "L'Italia ha iniziato la missione in Afghanistan
con forze armate semi professioniste, e ne sta uscendo con un esercito
di professionisti".
On. Paolo Romani, (ex ministro dello Sviluppo economico nel Governo
Berlusconi), ha quantificato gli impegni economici dell'Italia per
partecipare alle missioni internazionali in 1 miliardo e 200 milioni
l'anno. La crisi economica secondo Romani dovrebbe farci ripensare ad
una rimodulazione delle nostre forze armate nei teatri di crisi.
Maurizio Compagnone
Opinionista de "La Gazzetta italo brasiliana"

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