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NAPOLI - Commissione Bilancio su delibera della Corte dei Conti

La commissione Bilancio ha discusso della delibera della Corte dei Conti


Oggi, la commissione Bilancio, presieduta da Manuela Mirra, ha  discusso, con l'assessore al Bilancio Enrico Panini, il direttore  centrale dei Servizi finanziari Raffaele Grimaldi, ed il responsabile  dell'Unità organizzativa autonoma Monitoraggio dell'attuazione del  Piano di Riequilibrio Pluriennale Sergio Aurino, della delibera n. 240  della sezione regionale di controllo della Campania della Corte dei  Conti sulla rimodulazione del Piano di riequilibrio del Comune.

Data la complessità della delibera della Corte dei Conti, la  commissione Bilancio tornerà a trattare l'argomento la prossima  settimana, con l'intervento anche dell'Avvocatura comunale, per  valutare, insieme ai risvolti economico finanziari esaminati, in  parte, oggi, gli aspetti giuridici della questione ed in particolare i  termini del ricorso che il Comune sta predisponendo. Un ricorso alle  sezioni riunite della Corte dei Conti che, come ha spiegato  l'assessore al Bilancio Panini, in parte riguarderà l'aspetto  giuridico connesso ai tempi della riformulazione e rimodulazione del  Piano di riequilibrio, in parte tutti quegli aspetti eccepiti dalla  delibera 240 della sezione regionale della Corte che potrebbero avere  riflessi negativi sui prossimi anni, a partire, ad esempio,  dall'impossibilità di accendere mutui per iniziative importanti come  la ristrutturazione dello stadio. Rispondendo a specifiche domande  poste da alcuni consiglieri - in particolare Lanzotti di Forza Italia  e Moretto di Prima Napoli - sui possibili effetti della delibera della  Corte dei Conti sul processo di assunzione degli idonei del concorso  Ripam (la graduatoria scade a dicembre), l'assessore Panini ha  spiegato che, a meno che non intervengano atti autoritativi espliciti  di divieto, il processo che il Comune ha già deciso - stanziando in  bilancio i fondi necessari e ottenendo la specifica autorizzazione  della commissione presso il Ministero degli Interni - non si  interromperà; il blocco della spesa, infatti, non interviene se il  Comune reputa indispensabili le spese necessarie per completare, con  solo con le maestre, l'organico comunale.
Il direttore dei Servizi finanziari Grimaldi ha introdotto la delibera  della Corte dei Conti, pervenuta al Comune lo scorso 16 ottobre,  definendola l'esito dell'attività di monitoraggio della Corte sul  Piano di riequilibrio pluriennale adottato nel 2013. All'esito di una  attività istruttoria, di due udienze pubbliche e di un accesso alla  documentazione nella sede comunale, la Corte ha imposto l'adozione  entro 60 giorni di alcune misure correttive a partire da specifici  rilievi, il primo dei quali è l'argomento approfondito oggi in  commissione: l'inammissibilità della riformulazione e rimodulazione  del Piano adottata il 22 maggio del 2017 con la delibera di Consiglio  comunale n. 28.
Il responsabile dell'Unità per il monitoraggio del Piano, Aurino, ha  spiegato tecnicamente il rilievo della Corte dei Conti: con la  delibera n. 28/2017, il Comune intese rettificare l'oggetto di una  precedente rimodulazione e riformulazione del Piano di riequilibrio  (effettuato con la delibera n. 15 del 30.9.2016) introducendo il  riferimento al comma 714 bis dell'articolo 1 della Legge di stabilità  del 2015. Questo comma consentiva, entro il 30.9.2016, di riformulare  il Piano se nel frattempo fossero emersi nuovi disavanzi o debiti  fuori bilancio. Con la delibera del maggio 2017 il Comune ritiene di  aver fornito una interpretazione autentica della prima delibera,  mentre la Corte dei Conti la definisce inammissibile, e su questo  aspetto la commissione Bilancio ascolterà anche l'Avvocatura comunale  impegnata nella stesura del ricorso. Inoltre, nella sua delibera, la  Corte ha anche contestato errori nell'originaria riformulazione e  rimodulazione del Piano effettuata con la delibera 15 del 2016  relativamente al riaccertamento straordinario dei residui attivi  imposto dall'armonizzazione dei sistemi contabili. La costituzione di  un congruo Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, collegato  fondamentalmente alla svalutazione dei residui che si attendono dalla  riscossione di tasse e multe, è uno degli aspetti più delicati, ha  aggiunto il direttore Grimaldi, in quanto richiama non solo la  condizione di crisi della città ma anche l'imposizione ai Comuni già  in predissesto, concentrati prevalentemente al Sud, di misure  contabili difficili anche per i Comuni con le finanze in buona salute.



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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di OnlyNews.Info
Cell.: +39 338 10 30 287

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