Quintali di merci accumulati, conservati in pessime condizioni igieniche e venduti poco distante da viale ToscanaF
Milano,
20 agosto 2017 – Ogni mattina la coda davanti a 'Pane Quotidiano' per
ricevere la busta con i generi alimentari che l’associazione
distribuisce ai poveri della città. Subito dopo gli alimenti finivano
sul banco di due sorelle di origine egiziana che li smerciavano o
barattavano con altri prodotti poco lontano da viale Toscana.
Un mercato illegale organizzato alle spalle dei più bisognosi a cui
gli agenti dell’Unità Antiabusivismo della Polizia locale hanno posto
fine. Le due donne, con regolare permesso di soggiorno, sono state
identificate e sanzionate per la vendita abusiva di merce, con
l’applicazione anche del provvedimento di allontanamento di 48 ore
disposto dalla “legge Minniti”.
Gli agenti della Polizia Locale hanno accertato che le due donne,
entrambe con regolare permesso di soggiorno, ogni giorno accumulavano
(per poi rivenderli) notevoli quantitativi di alimenti acquistandoli per
pochi soldi da persone, per lo più nordafricani e senegalesi, che
simulando uno stato di bisogno ricevevano quotidianamente
dall’associazione benefica alimenti e bevande.
L’Unità Antiabusivismo ha sequestrato quintali di alimenti tra cui
latte, uova, salumi, pesce, yogurt e formaggi, in gran parte avariati:
tutti prodotti conservati in pessime condizioni igieniche, spesso
esposti al sole durante la vendita.
Oltre ai generi alimentari la Polizia Locale ha posto sotto sequestro
quintali di merce usata di ogni genere, tra cui capi di abbigliamento,
scarpe, pentolame vario, spesso sporchi e maleodoranti, che le donne
mettevano in vendita incuranti del rispetto delle norme di igiene.
La Polizia Locale, oltre alle due donne che gestivano il mercato
illegale, ha identificato e sanzionato anche gli altri responsabili
collegati all’attività illecita.
I controlli degli agenti dell’Unità Antiabusivismo hanno effettuato
anche una serie di controlli in via Martini dove sono stati posti sotto
sequestro cinque banchi di vendita abusivi e sequestrati oltre 5.200
pezzi, in particolare generi di bigiotteria, accessori per cellulari e
orologi. La merce era posta in vendita con marchio contraffatto o senza i
requisiti di tutela dei consumatori previsti dalla legge.
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