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Roccaforte del Greco, un paese dove regna sovrana la solitudine ... dei numeri PRIMI

Ritrovare i luoghi dopo decenni è sempre una forte emozione. Un colpo al cuore. Il corpo vibra, la mente riavvia la pellicola e ti fa riscoprire fotogrammi inaspettati. Un turbinio di colori che si posizionano in maniera diversa e sempre bella. Come in un caleidoscopio. Ogni immagine, una forma, tanti colori, tante sfumature, Ed è bello immergersi e scuotere le stesse immagini che cambiano colore e formazione senza mai ripetersi. E' forse questa la bellezza dei ricordi. Sono uguali e mai si ripetono.

Dopo l'entusiasmo, i sorrisi iniziali. Passata la novità scopri la routine. Una scansione metodica, uguale che cede il posto alla malinconia, alla cattiveria.

Esserci significa rompere la monotonia, cambiare le cose. E spesso si ha paura di cambiare. Si tenta di tenere ad ogni costo quello che si ha e senza rendersene conto si sfiorisce e ci si accompagna al nulla.

Vita è socializzare, condividere. Incontrarsi, confrontarsi. Scontrarsi. Ritrovarsi. Perdersi.

Spesso ripercorro le viuzze, assaporo i gusti, mi immergo tra i profumi, i rumori che mi hanno "cresciuto". In perfetta solitudine ritrovo i miei compagni di sempre. Mio padre. la mia mamma, gli amici di infanzia. Sono lì. Ci sono sempre. Mi danno forza e coraggio.

Un'infanzia luminosa che si scontra con le strade incupite e deserte di un oggi a rischio. Un oggi senza prospettiva. Un futuro inesistente un presente fatto di solitudine. Una solitudine pesante soprattutto per "i numeri PRIMI".

Per coloro i quali sprecano il loro talento. Per chi non ha la possibilità di esprimere il proprio potenziale. Che razza di frustrazione sarà mai questa.

Continua ....

Luigi Palamara

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