MAXI-OPERAZIONE
D.I.A. REGGIO CALABRIA: ESEGUITO UN DECRETO DI SEQUESTRO E CONFISCA DI BENI AD
UN IMPRENDITORE DELLA FASCIA JONICA CONTIGUO ALLA COSCA “AQUINO” PER CIRCA 21
MILIONI DI EURO
Il Centro Operativo D.I.A. di
Reggio Calabria ha eseguito il decreto
di sequestro e contestuale confisca di beni, emesso dalla Sezione
Misure di Prevenzione del Tribunale reggino, su proposta del Direttore della
D.I.A., nei confronti di VERDIGLIONE
Bruno, 57enne di Caulonia (RC), noto imprenditore nei settori edilizio,
immobiliare ed alberghiero - attualmente sottoposto agli arresti domiciliari -
ritenuto colluso con la cosca “AQUINO”,
particolarmente attiva nel versante ionico reggino.
VERDIGLIONE
Bruno risulta essere stato coinvolto,
recentemente, in due importanti operazioni di polizia giudiziaria coordinate
dalla DDA di Reggio Calabria, denominate rispettivamente “CINQUE STELLE” e “METROPOLIS”.
Nel procedimento “CINQUE STELLE” il VERDIGLIONE è stato rinviato a giudizio per
trasferimento fraudolento di valori, aggravato dal metodo mafioso, nonché per
essersi prestato a rivestire fittiziamente la titolarità della CONINVEST Srl, società proprietaria
dell’Hotel Parco dei Principi sito a Roccella Ionica. Nell’ambito del
procedimento penale “METROPOLIS” sono stati, invece, contestati allo stesso i reati
di concorso esterno in associazione mafiosa e di trasferimento fraudolento di
valori, anche in questo caso, aggravati dal metodo mafioso.
Quest’ultima
indagine ha consentito di far luce sulle infiltrazioni della criminalità
organizzata dell’alto versante jonico reggino, con particolare riferimento alle
cosche AQUINO e MORABITO, nelle
attività relative alle edificazioni di rinomati complessi edilizi di natura
turistico - alberghiera, realizzati, a partire dall’anno 2005, tramite il
contributo di specifiche figure imprenditoriali e professionali.
L’odierno
provvedimento prende, invece, le mosse da analitiche indagini economico-patrimoniali sviluppate dalla D.I.A. che hanno
fatto emergere la vistosa sproporzione tra il patrimonio riconducibile al VERDIGLIONE
e la sua capacità reddituale.
Sulla
base di ciò, il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto il sequestro con
contestuale confisca del patrimonio riconducibile allo stesso, stimato in circa 21 milioni di euro, e costituito
dal capitale sociale e relativo patrimonio aziendale di 5 società, da 56 immobili (appartamenti e terreni
intestati a persone fisiche e giuridiche), da quote di altri 66 immobili
ad uso aziendale e da rapporti finanziari. Tra i beni colpiti, di particolare interesse, risultano numerosi
appartamenti siti in zone residenziali della fascia ionica reggina e a Roma (un
pregiato appartamento sulla centralissima via Nomentana), una villa seicentesca
in Roccella Ionica di notevole interesse storico-artistico (c.d. villa
Alicastro) e due strutture alberghiere site anch’esse in Roccella Ionica.
Nella stessa ordinanza è stata, altresì,
prevista, nei confronti di VERDIGLIONE anche la misura di prevenzione della sorveglianza
speciale di P.S., per la durata di 3 anni e 6 mesi, con obbligo di
soggiorno nel Comune di residenza o di dimora abituale.
La confisca in parola è l’ultimo atto di una
lunga serie di attività poste in essere dal Centro Operativo D.I.A. di Reggio
Calabria nei confronti di organizzazioni ‘ndranghetistiche
che, nel 2015, hanno portato complessivamente
alla confisca di beni per un valore di oltre 415 milioni di euro.
Reggio Calabria, 30 dicembre 2015
0 Commenti