Invece
di dare seguito alla insufficiente e grossolana spiegazione sul falso
parametro, rilasciata dall'assessore al
bilancio in consiglio comunale, da Palazzo san Giorgio ci si affanna a
rimarcare come una conquista l’ennesima pantomima mediatica.
Proprio
rispetto alla scusante, improvvisata in consiglio comunale, si era già
evidenziato come non soltanto nell'anno 2014 ma anche negli anni precedenti il
parametro non sia stato rispettato, come nello stesso 2012, annualità
richiamata in modo fuorviante; dunque fatti e numeri in piena contraddizione a
dimostrazione di come, anche su questa grave vicenda, si operi irregolarmente.
Nonostante
la Giunta sia ricca di giurisprudenti, gli amministratori sinistroidi ritengono
che le documentazioni rilevate direttamente dal sito ministeriale, che illustrano
inequivocabilmente un indice di bilancio inesatto, non abbiano valenza quando dimostrino
la loro pressa pochezza? Eppure era stato proprio lo stesso assessore a
sbandierare la valenza del primo atto di verifica di bilancio quale simbolo di
veridicità e trasparenza contabile, risultando oggi clamorosamente smentito nei
fatti dall’ennesima vicenda che merita approfondimenti e verifiche anche in
sedi diverse da palazzo San Giorgio e rispetto alla quale la Giunta si è
pronunciata ignorando la tanto declamata trasparenza e correttezza nell'azione
amministrativa.
Eppure
in altri temi e su considerazioni molto meno evidenti la sinistra in consiglio
comunale ha tuonato e reclamato ispezioni ed esecuzioni esemplari con tanto di gogna
mediatica e strumentale.
Dulcis
in fundo, abbiamo registrato gli epiteti offensivi e fuori luogo del compagni
della “svolta”, indirizzati verso quel mondo della militanza politica e della
società civile che, anche fuori dal Municipio, intende sostenere battaglie di
legalità e partecipazione popolare; ma non erano forse loro stessi, a parti
inverse nei ruoli istituzionali, i teorici e sostenitori accaniti della
cittadinanza attiva e di quella mobilitazione associativa che quotidianamente e
su temi prettamente amministrativi occupava spazi pubblici e mediatici
inveendo, contro il governo di centro destra?
Cogliamo
l'occasione per evidenziare al meldestro sindaco che, “a Destra”, ognuno è
“qualcuno”, in sintonia con l'insegnamento del buon Cartesio che filosoficamente
dettava il “cogito ergo sum” a significare come ogni essere pensante è, nel suo
interrogarsi sull’ esistenza, una identità umana dignitosa e libera, principio
etico questo che molti accoliti sinistroidi pare disconoscano.
Nel
merito di una vicenda così grave e per fornire serie giustificazioni rispetto
alla interrogazione promossa dal consigliere Ripepi al posto di sproloqui
unilaterali, cui il sindaco è avezzo, sarebbe auspicabile un Consiglio comunale
aperto al confronto pubblico ed al dibattito
con la Città.
Mariangela Cuzzola
DestraPerReggio – Movimento politico militante
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