Reggio
Calabria, 06 novembre 2015
‘NDRANGHETA: G. di F. e D.I.A. confiscano beni per un
valore di oltre 214 milioni di Euro ad imprenditori ritenuti contigui ad
esponenti delle più efferate cosche operanti nella Provincia di Reggio
Calabria.
Gli uomini del Comando
Provinciale della Guardia di Finanza, unitamente a quelli del Centro Operativo
D.I.A. di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della
Repubblica, hanno eseguito un provvedimento di confisca, emesso dalla Sezione
Misure di Prevenzione del Tribunale, che ha riguardato un ingente patrimonio,
riconducibile a due noti imprenditori reggini, ritenuti
contigui ad esponenti della ‘ndrangheta legati
alle cosche TEGANO e CONDELLO di Reggio Calabria, ALVARO di Sinopoli, BARBARO
di Platì e LIBRI di Cannavò, del valore complessivo stimato di oltre 214 milioni di
Euro.
A seguito di una mirata
attività investigativa e di analisi economico-finanziaria, gli uomini della
Guardia di Finanza e della D.I.A. hanno accertato una palese sproporzione tra
l’ingente patrimonio individuato ed i redditi dichiarati dai soggetti investigati, tale da non
giustificarne la legittima provenienza.
Complessivamente sono
stati confiscati, in Calabria e Lombardia, n. 220 beni immobili, tra
appartamenti, ville e terreni, n. 9
società e n. 22 rapporti finanziari.
Irrogate anche 2 misure
di prevenzione personali della sorveglianza speciale nei confronti dei citati
imprenditori.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel
corso di una conferenza stampa che si terrà, alle ore 11.00, presso gli Uffici
della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, alla presenza del
Procuratore Capo, Dott. Cafiero de Raho.

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