Per capitalizzare la sua popolarità
TORINO, 5 settembre 2014 - «Credo che Matteo Renzi voglia andare al voto in primavera, per capitalizzare la sua popolarità».
Lo ha detto Pippo Civati, parlando con i giornalisti alla festa del Pd di Torino. «Per questo - ha aggiunto - vuole fare le riforme in fretta, procedere speditamente con la riforma costituzionale anche alla Camera».
E sulle critiche di Massimo D'Alema all'operato di Renzi ha dichiarato «io sono unitario, facciano la pace, litigano da sempre».
GOVERNO: ORLANDO, PAESE PASSA DA INFATUAZIONI A DELUSIONI Rasenta instabilità mentale, arbitrari giudizi dopo 6 mesi - «Questo paese passa da infatuazioni a profonde delusioni. Si è passati da adesioni quasi imbarazzanti e conformista a tutto quello che diceva Renzi a critiche pregiudiziali. Si rasenta l'instabilità mentale. Forse sarebbe meglio stare nel mezzo». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, stasera a Torino, alla festa del Pd in un incontro sulla giustizia. «Dico queste cose pensando anche a D'Alema, certo - ha aggiunto - abbiamo alle spalle 20 anni di riforme non fatte e rinviate, non dimentichiamolo. Siamo davvero sicuri che vogliamo fare riforme così importanti come quella della giustizia e della scuola in poche settimane? Certo all'inizio siamo partiti dicendo di voler fare una cosa al mese - ha concluso il ministro - nel senso che si voleva affrontare almeno un grosso tema al mese e questo è stato fatto. Ma da li a portare a termine le riforme ci vuole ancora altro no? Dietro questi commenti così affrettati ci sono pregiudizi più che valutazioni sui contenuti. Ma c'è la faremo perchè questo paese ha davvero tutte le carte per farcela. In questo momento paghiamo anche il -1 di pil. Se avessimo avuto un +1 sono certo che sarebbero state dette cose diverse, ma questa è la politica».
TORINO, 5 settembre 2014 - «Credo che Matteo Renzi voglia andare al voto in primavera, per capitalizzare la sua popolarità».
Lo ha detto Pippo Civati, parlando con i giornalisti alla festa del Pd di Torino. «Per questo - ha aggiunto - vuole fare le riforme in fretta, procedere speditamente con la riforma costituzionale anche alla Camera».
E sulle critiche di Massimo D'Alema all'operato di Renzi ha dichiarato «io sono unitario, facciano la pace, litigano da sempre».
GOVERNO: ORLANDO, PAESE PASSA DA INFATUAZIONI A DELUSIONI Rasenta instabilità mentale, arbitrari giudizi dopo 6 mesi - «Questo paese passa da infatuazioni a profonde delusioni. Si è passati da adesioni quasi imbarazzanti e conformista a tutto quello che diceva Renzi a critiche pregiudiziali. Si rasenta l'instabilità mentale. Forse sarebbe meglio stare nel mezzo». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, stasera a Torino, alla festa del Pd in un incontro sulla giustizia. «Dico queste cose pensando anche a D'Alema, certo - ha aggiunto - abbiamo alle spalle 20 anni di riforme non fatte e rinviate, non dimentichiamolo. Siamo davvero sicuri che vogliamo fare riforme così importanti come quella della giustizia e della scuola in poche settimane? Certo all'inizio siamo partiti dicendo di voler fare una cosa al mese - ha concluso il ministro - nel senso che si voleva affrontare almeno un grosso tema al mese e questo è stato fatto. Ma da li a portare a termine le riforme ci vuole ancora altro no? Dietro questi commenti così affrettati ci sono pregiudizi più che valutazioni sui contenuti. Ma c'è la faremo perchè questo paese ha davvero tutte le carte per farcela. In questo momento paghiamo anche il -1 di pil. Se avessimo avuto un +1 sono certo che sarebbero state dette cose diverse, ma questa è la politica».
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