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L'Europa è (quasi) fatta, ora bisogna fare gli Europei

L’Unione Europea è composta oggi da 28 Stati nazionali. Alcuni, come l’Italia, sono presenti fin dalla nascita dell’organizzazione; altri si sono via via aggiunti, con un accelerazione nel corso degli anni 2000 quando le porte della Ue si sono via via aperte a Paesi dell’ex blocco sovietico. L’ultima nazione ad avere avuto accesso all’Unione è stata, nel 2013, la Croazia.
Dalla Ceca alla Cee
Le sue origini risalgono al 1952, con la nascita della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), a cui aderirono l’Italia, la Francia, la Germania federale e il Benelux (Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo). Nel 1957 il Trattato di Roma diede vita alla Comunità economica europea (Cee).
Verso l’Unione
Nel 1973 alla Cee aderirono Regno Unito, Irlanda e Danimarca. La Grecia si unì nel 1981. Spagna e Portogallo fecero il loro ingresso nella comunità nel 1986. Dal 1992, con l’approvazione del trattato di Maastricht, la denominazione ufficiale diventa Unione Europea. Alla metà degli anni Novanta la comunità si estese a nord a Svezia e Finlandia e inglobò anche l’Austria.
L’allargamento a Est
Fu poi nel 2004 che si ebbe l’allargamento di maggiori proporzioni, con l’arrivo di ben 10 nuovi Stati membri. Tra loro c’erano Paesi che così completavano il distacco da quello che fu il blocco sovietico (le tre repubbliche baltiche Estonia, Lettonia e Lituania; la Polonia; la Repubblica Ceca; la Slovacchia; l’Ungheria) e nazioni che erano geograficamente a ridosso dell’Unione e che con essa avevano rapporti stretti (la Slovenia, Malta e Cipro). Nel 2007 fu la volta di Bulgaria e Romania. Lo scorso anno, infine, della Croazia.
In lista d’attesa
L’Unione Europea, fonte www.corriere.itpotrebbe allargare ulteriormente i propri confini. Tra i Paesi candidati ci sono altri Stati nati dalla divisione dell’ex Jugoslavia -Macedonia, Montenegro e Serbia -, intenzionati a seguire le orme della Slovenia; l’Islanda e la Turchia. Tuttavia l’intera area balcanica potrebbe in futuro essere parte integrante della Ue: Albania, Bosnia-Erzegovina e Kosovo sono considerati al momento candidati potenziali. Un altro Paese che aveva parzialmente espresso la volontà di avvicinarsi alla Ue, l’Ucraina, ha dovuto fare i conti con l’opposizione della Russia e della parte di popolazione filorussa contraria ad un ulteriore spostamento ad ovest del baricentro geo-politico europeo.
L’Unione Europea è composta oggi da 28 Stati nazionali. Alcuni, come l’Italia, sono presenti fin dalla nascita dell’organizzazione; altri si sono via via aggiunti, con un accelerazione nel corso degli anni 2000 quando le porte della Ue si sono via via aperte a Paesi dell’ex blocco sovietico. L’ultima nazione ad avere avuto accesso all’Unione è stata, nel 2013, la Croazia.
Dalla Ceca alla Cee
Le sue origini risalgono al 1952, con la nascita della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), a cui aderirono l’Italia, la Francia, la Germania federale e il Benelux (Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo). Nel 1957 il Trattato di Roma diede vita alla Comunità economica europea (Cee).
Verso l’Unione
Nel 1973 alla Cee aderirono Regno Unito, Irlanda e Danimarca. La Grecia si unì nel 1981. Spagna e Portogallo fecero il loro ingresso nella comunità nel 1986. Dal 1992, con l’approvazione del trattato di Maastricht, la denominazione ufficiale diventa Unione Europea. Alla metà degli anni Novanta la comunità si estese a nord a Svezia e Finlandia e inglobò anche l’Austria.
L’allargamento a Est
Fu poi nel 2004 che si ebbe l’allargamento di maggiori proporzioni, con l’arrivo di ben 10 nuovi Stati membri. Tra loro c’erano Paesi che così completavano il distacco da quello che fu il blocco sovietico (le tre repubbliche baltiche Estonia, Lettonia e Lituania; la Polonia; la Repubblica Ceca; la Slovacchia; l’Ungheria) e nazioni che erano geograficamente a ridosso dell’Unione e che con essa avevano rapporti stretti (la Slovenia, Malta e Cipro). Nel 2007 fu la volta di Bulgaria e Romania. Lo scorso anno, infine, della Croazia.
In lista d’attesa
L’Unione Europea potrebbe allargare ulteriormente i propri confini. Tra i Paesi candidati ci sono altri Stati nati dalla divisione dell’ex Jugoslavia -Macedonia, Montenegro e Serbia -, intenzionati a seguire le orme della Slovenia; l’Islanda e la Turchia. Tuttavia l’intera area balcanica potrebbe in futuro essere parte integrante della Ue: Albania, Bosnia-Erzegovina e Kosovo sono considerati al momento candidati potenziali. Un altro Paese che aveva parzialmente espresso la volontà di avvicinarsi alla Ue, l’Ucraina, ha dovuto fare i conti con l’opposizione della Russia e della parte di popolazione filorussa contraria ad un ulteriore spostamento ad ovest del baricentro geo-politico europeo.
L’EUROPA È (QUASI ) FATTA, ORA BISOGNA FARE GLI EUROPEI
Domenico Salvatore


Da più di mezzo secolo si sente parlare dell’Europa. Non solo, per restare in casa nostra, durante la campagna elettorale comunale, provinciale e più tardi regionale, ma anche nelle elezioni politiche. In seguito, ovviamente pure nelle elezioni europee. Ed in tutti i convegni, criterium, simposium, tavole rotonde, meeting, seminari, assemblee, interviste, saggistica ed altri settori della comunicazione. I free thinkers, sembravano quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo…” Eravamo quattro amici al bar/che volevano cambiare il mondo/destinati a qualche cosa in più/che a una donna ed un impiego in banca/si parlava con profondità di anarchia e di libertà/tra un bicchier di coca ed un caffè/tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi farò./Eravamo tre amici al bar/uno si è impiegato in una banca/si può fare molto pure in tre/mentre gli altri se ne stanno a casa/si parlava in tutta onestà di individui e solidarietà/tra un bicchier di vino ed un caffè/tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi però./Eravamo due amici al bar/uno è andato con la donna al mare/i più forti però siamo noi/qui non serve mica essere in tanti/si parlava con tenacità di speranze e possibilità/tra un bicchier di whisky ed un caffè/tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi sarò./Son rimasto io da solo al bar/gli altri sono tutti quanti a casa/e quest'oggi verso le tre son venuti quattro ragazzini/son seduti lì vicino a me con davanti due coche e due caffè/li sentivo chiacchierare han deciso di cambiare/tutto questo mondo che non va/.Sono qui con quattro amici al bar/che hanno voglia di cambiare il mondo/.E poi ci troveremo come le star/a bere del whisky al Roxy Bar/o forse non c'incontreremo mai/ognuno a rincorrere i suoi guai./”…. un gruppo eterogeneo di persone mosse dagli stessi ideali: la pace, l'unità e la prosperità in Europa… Konrad Adenauer | Joseph Bech | Johan Willem Beyen | Winston Churchill | Alcide De Gasperi | Walter Hallstein | Sicco Mansholt | Jean Monnet | Robert Schuman | Paul-Henri Spaak | Altiero Spinelli. L’idea era nata a Caio Giulio Cesare, ma nessuno mai gli darà la paternità. Poi, venne l'Impero romano (in latino Imperium Romanum) . Lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il V secolo d.C..Le due date che generalmente identificano l'inizio e la fine di un'entità statuale unica sono il 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto, e il 395, allorquando, alla morte di Teodosio I, l'impero viene suddiviso in una pars occidentalis e in una orientalis. L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore legittimo, Romolo Augusto. La vita dell'Impero romano d'Oriente si protrarrà invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453.Nella sua massima espansione, l'Impero si estendeva, in tutto o in parte sui territori degli odierni stati di: Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Belgio, Paesi Bassi (regioni meridionali), Regno Unito (Inghilterra, Galles, parte della Scozia), Lussemburgo, Germania (regioni meridionali e occidentali), Svizzera, Austria, Liechtenstein, Ungheria, Italia, San Marino, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia, Grecia, Bulgaria, Romania, Ucraina (Crimea), Turchia, Cipro, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Georgia, Iran, Azerbaigian, Israele, Giordania, Palestina, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Arabia Saudita (piccola parte).Pur non essendo il più vasto impero mai esistito, spettando tale primato innanzitutto, per grandezza in km², all'Impero Britannico e per continuità territoriale all'Impero Mongolo, e in second'ordine all'Impero russo, quello di Roma è considerato il più grande per gestione e qualità del territorio, organizzazione socio-politica, e per l'importante segno lasciato nella storia dell'umanità. È certamente il più longevo. In tutti i territori sui quali estesero i propri confini i romani costruirono città, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civiltà e al contempo assimilando le popolazioni e civiltà assoggettate, in un processo così profondo che per secoli ancora dopo la fine dell'impero queste genti continuarono a definirsi romane. La civiltà nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi pienamente in età imperiale, è alla base dell'attuale civiltà occidentale.Oltre all'Impero romano d'Oriente, unico Stato successore a pieno titolo dell'Impero romano, le altre entità statuali che si rifecero ad esso, in Occidente (il Regno franco e il Sacro Romano Impero) ed in Oriente (l'Impero bulgaro prima, e successivamente la Russia degli Zar) continuarono ad usare i titoli adottati dall'Impero romano, sino all'epoca delle rivoluzioni e ancora oggi le istituzioni politiche, sociali e giuridiche delle democrazie occidentali si ispirano a Roma ed alla sua storia millenaria.
Governo Ue settembre 2014 Il francese Pierre Moscovici sarà il futuro commissario Ue agli affari economici. Lo ha reso noto Bruxelles.
Il finlandese 'rigorista' Jyrki Katainen sarà il vicepresidente coordinatore di tutti i principali portafogli economici della nuova Commissione targata Juncker.
Frans Timmermans è il primo vicepresidente della Commissione presentata oggi da Jean-Claude Juncker. Attuale ministro degli Esteri olandese, avrà il portafoglio per il miglioramento della normativa, le relazioni istituzionali, lo stato di diritto e la Carta dei Diritti Fondamentali. E' indicato come "braccio destro del presidente".
"Riuscire ad ottenere commissari di sesso femminile è stata un'impresa ardua", ma ora "sono nove", di cui tre vicepresidenti, e "tutte con portafogli chiave come concorrenza, mercato interno, industria, lavoro e commercio", ha detto Juncker presentando il nuovo esecutivo Ue. Che poi ha elogiato il lavoro di Federica Mogherini: "Non sono sorpreso dalle sue qualità" ma "da certi commenti che hanno accompagnato" la sua candidatura. "E' ultracompetente", dice infatti Juncker presentando la sua Commissione e dicendosi "felice" che l'italiana avrà l'ufficio nel palazzo Berlaymont e "parteciperà di più" ai lavori della Commissione.
 Il gabinetto, fonte Ansa, conta poi la danese Margrethe Vestager alla Concorrenza, l'inglese Jonathan Hill ai Servizi Finanziari; il portafoglio per il Mercato Unico e l'Industria va alla polacca Elzbieta Bienkowska, il liberale estone Ansip all'Agenda Digitale, la svedese Malmstrom al Commercio, il tedesco Oettinger all'Economia Digitale, lo spagnolo Canete al Clima ed Energia, l'ungherese Navracsics a Scuola e Cultura, la belga Thyssen al Lavoro e Affari Sociali
LA CANCELLIERA AL BUNDESTAGAngela Merkel ha intanto messo in guardia, oggi nel Bundestag, sulla necessità di continuare sulla strada delle riforme e del rigore, sottolineando che la Commissione europea fa bene a fare pressione per questo obiettivo e ha il sostegno della Germania. "Per raggiungere i nostri obiettivi è necessaria una stretta disciplina della spesa. Questo vale per la Germania e anche per l'Europa".
Cos'è l'Unione europea?
Una partnership economica e politica unica al mondo che unisce 27 paesi
democratici europei.
Quali sono i suoi obiettivi?
Pace, prosperità e libertà per i suoi 495 milioni di cittadini — in un mondo più giusto e più sicuro.
Quali sono i traguardi raggiunti fino ad oggi dall'Unione europea?
L’abolizione delle frontiere interne e il libero scambio, l’euro (la moneta unica europea), una maggiore sicurezza alimentare e una più efficace tutela dell’ambiente,un tenore di vita migliore nelle regioni più povere, un’azione comune contro la criminalità e il terrorismo, telefonate e viaggi aerei più economici, milioni di opportunità per studiare all’estero
Come funziona?
Perché ciò sia possibile, i paesi UE nominano degli organi che garantiscono il funzionamento dell'UE e ne adottano la legislazione. I più importanti sono:
ISTITUZIONI DELL’UE RUOLO DELLE ISTITUZIONI
•Il Parlamento europeo
(che rappresenta i popoli europei, esprime la volontà
democratica dei cittadini dell’ue);
•Il Consiglio dell'Unione europea
(che rappresenta i governi nazionali dei singoli
stati membri);
•La Commissione europea
(che rappresenta l'interesse comune europeo che ha
inoltre il compito di difendere).
•Il Consiglio Europeo che definisce l’indirizzo politico generale
Funzioni delle istituzioni
Parlamento europeo Potere legislativo
Consiglio (dei ministri) dell’UE
Commissione potere esecutivo
Corte di giustizia potere giudiziario
Consiglio europeo organo di indirizzo



Istituzioni
L'Unione europea si articola intorno alle istituzioni inizialmente previste nell'ambito delle Comunità europee e dei suoi organi specifici. Riorganizzate dal trattato di Lisbona, fonte Wikipedia,le istituzioni sono attualmente sette:la Commissione europea, rappresenta gli interessi generali dell'UE, è formata da un Commissario per Stato membro, con sede a Bruxelles. Dura in carica cinque anni, compreso il Presidente: i componenti sono nominati dal Consiglio europeo, ma devono avere l'approvazione del Parlamento europeo. Dal 2014, il Presidente è democraticamente eletto dal popolo. Detiene il potere esecutivo; il Parlamento europeo, composto dai rappresentanti dei cittadini degli stati membri eletti a suffragio universale diretto (prima dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona si faceva riferimento ai popoli dell'unione) da tutti i cittadini dell'Unione ogni cinque anni, compreso il Presidente che per prassi rimane in carica due anni e mezzo. Ai sensi del Trattato ha sede a Strasburgo, città della Francia, ma svolge i suoi lavori anche a Bruxelles (dove si trova un altro emiciclo) e a Lussemburgo (sede del segretariato). Ogni singolo Stato stabilisce in autonomia le modalità di svolgimento delle elezioni e il metodo di ripartizione dei seggi. Condivide il potere legislativo insieme al Consiglio dell'Unione Europea, con funzioni simili a quelle di una "camera bassa"; il Consiglio dell'Unione europea (o "Consiglio dei ministri"), formato da un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale che si occupa della stessa materia a livello statale (ad esempio al Consiglio dei ministri convocato per urgenza economica parteciperanno tutti i ministri dell'economia, ambientale quelli dell'ambiente ecc.), con sede a Bruxelles. La presidenza è assegnata a uno Stato membro e ruota ogni 6 mesi (dal 1º luglio 2014 l'Italia svolge questa funzione). Detiene il potere legislativo insieme al Parlamento europeo, con funzioni simili a quelle di una "camera alta";il Consiglio europeo comprende un rappresentante per ogni stato: il Capo di Stato (se si tratta di repubbliche semipresidenziali o presidenziali) o quello di Governo (se si tratta di monarchie o repubbliche parlamentari). I capi di stato e di governo sono assistiti dai ministri degli esteri e da un membro della Commissione, con sede a Bruxelles. Il Presidente, nominato dal Consiglio europeo stesso, dura in carica due anni e mezzo. Ha la funzione di dare un indirizzo generale alle politiche europee;
    la Corte di giustizia dell'Unione europea, che vigila sull'applicazione del diritto comunitario, con sede a Lussemburgo;
    la Corte dei conti europea, che verifica il finanziamento delle attività dell'UE, con sede a Lussemburgo;
    La Banca centrale europea, che è responsabile per la politica monetaria europea, con sede a Francoforte sul Meno.
Cronologia dell'integrazione europea


    9 maggio 1950: La Dichiarazione Schuman esprime la volontà di un'Europa Unita che porterà all'istituzione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio.
    18 aprile 1951: I sei stati fondatori nel 1951 (Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo) firmano il trattato di Parigi, che istituisce ufficialmente la CECA.
    23 maggio 1952: I sei stati firmano il trattato istitutivo della Comunità europea di difesa.
    30 agosto 1954: L'Assemblea nazionale francese rigetta la CED, che non entrerà mai in vigore.
    1º giugno 1955: Dal 1º al 3 giugno si svolge la fondamentale Conferenza di Messina.
    25 marzo 1957: I Trattati di Roma istituiscono la Comunità economica europea.
    1º luglio 1968: Entra in vigore l'unione doganale.
    1º gennaio 1973: Danimarca, Irlanda e Regno Unito aderiscono alla CEE.
    10 giugno 1979: Prime elezioni a suffragio universale diretto del Parlamento europeo.
    1º gennaio 1981: La Grecia aderisce alla CEE.
    19 giugno 1983: I dieci paesi aderenti alle Comunità europee adottano la Dichiarazione solenne sull'Unione europea.
    1º gennaio 1986: Portogallo e Spagna aderiscono alla CEE.
    3 ottobre 1990: L'unificazione tedesca comporta l'adesione automatica della oramai ex Repubblica Democratica Tedesca alla CEE.
    7 febbraio 1992: I dodici stati CEE firmano il Trattato di Maastricht, che istituisce l'Unione europea.
    1º novembre 1993: Entra in vigore il Trattato di Maastricht, che istituisce l'Unione europea.
    1º gennaio 1995: Austria, Finlandia e Svezia aderiscono all'Unione europea.
    26 marzo 1995: In Francia, Benelux, Germania, Spagna e Portogallo entrano in vigore gli accordi di Schengen.
    22 luglio 1997: La Dichiarazione sull'UEO istituisce una cooperazione rafforzata fra UE e UEO.
    2 ottobre 1997: I quindici stati membri dell'Unione firmano il trattato di Amsterdam.
    26 ottobre 1997: Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per l'Italia.
    1º novembre 1997: Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per l'Austria.
    1º giugno 1998: Entra in attività la Banca centrale europea (BCE).
    1º gennaio 1999: Entra in vigore l'euro.
    1º maggio 1999: Entra in vigore il Trattato di Amsterdam.
    1º gennaio 2000: Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per la Grecia.
    25 marzo 2000: Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.
    19 aprile 2000: Regno Unito e Spagna firmano un accordo che estende la cittadinanza dell'Unione a Gibilterra, che diventa il primo territorio esterno del Regno Unito a entrare nei confini dell'UE.

    11 dicembre 2000: I quindici stati membri firmano il Trattato di Nizza.
    15 dicembre 2001: I quindici paesi dell'UE adottano la Dichiarazione di Laeken che prevede la creazione della Convenzione europea.
    1º gennaio 2002: L'euro diviene la valuta corrente di dodici paesi dell'Unione e anche di San Marino, Vaticano e Monaco, oltre che de facto nei territori del Montenegro e del Kosovo (all'epoca entrambi parte della confederazione di Serbia e Montenegro) e in Andorra.
    1º gennaio 2003: L'Unione succede all'ONU, in Bosnia ed Erzegovina, alla guida del contingente di pacificazione della regione.
    1º febbraio 2003: Entra in vigore il Trattato di Nizza.
    1º maggio 2004: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria aderiscono all'UE.
    29 ottobre 2004: Viene firmato a Roma il trattato che adotta una costituzione per l'Europa.
    1º gennaio 2007: Bulgaria e Romania aderiscono all'UE. La Slovenia adotta l'euro.
    25 marzo 2007: L'UE compie 50 anni: in un vertice informale viene adottata la Dichiarazione di Berlino per cercare di sbloccare l'impasse costituzionale.
    23 giugno 2007: Il Consiglio europeo trova l'accordo sul Trattato di riforma che sostituirà la Costituzione europea.
    13 dicembre 2007: I capi di stato e di governo firmano il trattato di Lisbona.
    21 dicembre 2007: Gli accordi di Schengen entrano in vigore anche per l'Estonia, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Slovenia e l'Ungheria.
    1º gennaio 2008: Cipro e Malta adottano l'euro, portando la zona euro a quindici membri.
    1º gennaio 2009: La Slovacchia adotta l'euro, portando la zona euro a sedici membri.
    1º dicembre 2009: Entra in vigore il Trattato di Lisbona.
    1º gennaio 2011: L'Estonia adotta l'euro, portando la zona euro a diciassette membri.
    1º aprile 2012: Il diritto d'iniziativa dei cittadini europei consente a un milione di cittadini europei di prendere direttamente parte all'elaborazione delle politiche dell'UE, invitando la Commissione europea a presentare una proposta legislativa.
    1º luglio 2013: La Croazia entra nell'Unione europea
    1º gennaio 2014: La Lettonia adotta l'euro, portando la zona euro a diciotto membri
    1º gennaio 2014: Il Principato di Andorra inizia a coniare monete euro proprie.
    1º gennaio 2014: Mayotte, dopo aver cambiato il suo status da collettività d'oltremare a dipartimento d'oltremare francese nel 2011, diventa ufficialmente territorio dell'Unione europea


    Stati membri dell'UE
    (anno di adesione)
    Austria (1995)
    Belgio (1952)
    Bulgaria (2007)
    Cipro (2004)
    Croazia (2013)
    Danimarca (1973)
    Estonia (2004)
    Finlandia (1995)
    Francia (1952)
    Germania (1952)
    Grecia (1981)
    Irlanda (1973)
    Italia (1952)
    Lettonia (2004)
    Lituania (2004)
    Lussemburgo (1952)
    Malta (2004)
    Paesi Bassi (1952)
    Polonia (2004)
    Portogallo (1986)
    Regno Unito (1973)
    Repubblica ceca (2004)
    Romania (2007)
    Slovacchia (2004)
    Slovenia (2004)
    Spagna (1986)
    Svezia (1995)
    Ungheria (2004)

    Verso l'adesione all'UE

    Paesi candidati
    Albania
    Ex Repubblica iugoslava di Macedonia
    Islanda
    Montenegro
    Serbia
    Turchia

    Paesi candidati potenziali
    Bosnia-Erzegovina
    Kosovo*
    * Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell'UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo


L'euro

L'euro è la prova più tangibile dell'integrazione europea. Adottato da 18 dei 28 paesi dell'UE, è utilizzato ogni giorno da circa 334 milioni di persone. I suoi vantaggi sono evidenti a chiunque faccia viaggi all'estero o acquisti online su siti basati in un altro paese dell'UE.
Cooperazione monetaria in seno all'UE

L'Unione economica e monetaria implica il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio, una politica monetaria comune e l'adozione di una moneta comune, l'euro. L'euro è stato introdotto il 1° gennaio 1999 come moneta virtuale, utilizzabile solo per pagamenti senza contanti e a fini contabili. Le banconote e monete sono entrate in circolazione il 1° gennaio 2002.
Paesi che utilizzano l'euro

L'euro (€) è la valuta ufficiale di 18 dei 28 paesi membri dell'UE. I paesi che costituiscono la cosiddetta area dell'euro (o eurozona) sono:

    Austria
    Belgio
    Cipro
    Estonia
    Finlandia
    Francia
    Germania
    Grecia
    Irlanda
    Italia
    Lettonia
    Lussemburgo
    Malta
    Paesi Bassi
    Portogallo
    Slovacchia
    Slovenia
    Spagna

Per saperne di più sui paesi membri dell'UE e l'euro.
Oltre 175 milioni di persone nel mondo utilizzano valute ancorate all'euro.
Vantaggi dell'euro
Una moneta unica offre numerosi vantaggi, come l'eliminazione dei tassi di cambio fluttuanti e delle spese di cambio. Facilita il commercio transfrontaliero e si traduce in un'economia più stabile, sinonimo di crescita e di una scelta più ampia per i consumatori. Una moneta comune favorisce inoltre i viaggi e gli acquisti in altri paesi. Sulla scena mondiale, l'euro rafforza il peso dell'UE, in quanto seconda valuta per importanza internazionale dopo il dollaro americano.
Gestione dell'euro
La Banca centrale europea, istituzione indipendente, è responsabile della politica monetaria dell'UE. Il suo principale obiettivo è mantenere la stabilità dei prezzi. La BCE fissa inoltre una serie di tassi d'interesse di riferimento English per l'area dell'euro. Sebbene le questioni fiscali e i bilanci continuino ad essere gestiti a livello nazionale, i governi hanno elaborato norme comuni per le politiche di bilancio English (en) al fine di coordinare i loro interventi a favore della stabilità, della crescita e dell'occupazione.
La crisi economica e finanziaria
Da quando è scoppiata, nel 2008, fonte europa.eu, la crisi economica English (en) mondiale ha richiesto interventi energici e ripetuti da parte dei governi dei paesi UE, della Banca centrale europea e della Commissione. Tutti questi attori hanno collaborato per sostenere la crescita e l'occupazione, tutelare i risparmi, mantenere un flusso di credito accessibile per le imprese e le famiglie, garantire la stabilità finanziaria ed istituire un sistema di governance migliore per il futuro.

Domenico Salvatore



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